Scommesse calcio, indagine Torino partita da inchiesta antimafia

Scommesse calcio, indagine Torino partita da inchiesta antimafia
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(Adnkronos) – Il procedimento su presunte scommesse illecite che ha coinvolto tre calciatori è partito nell’ambito di un’inchiesta della Dda, Direzione distrettuale antimafia, che tra i compiti si occupa anche di criminalità organizzata legata ai reati eversione, antiterrorismo, traffico di rifiuti e stupefacenti. Per i calciatori, però, la procura di Torino ipotizza esclusivamente il reato di esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa. L’inchiesta, in particolare, è stata avviata nel 2022 dalla Squadra mobile della Questura di Torino su un presunto giro di scommesse illegali che sarebbero state compiute attraverso piattaforme non autorizzate e ha subito nelle ultime settimane un’accelerazione anche per alcune dichiarazioni social che hanno ipotizzato il coinvolgimento di alcuni esponenti del calcio nel mondo delle scommesse. L'inchiesta condotta dalla procura di Torino, intanto, accende i riflettori sulle scommesse effettuate. Al vaglio, anche puntate da circa 1 milione di euro. Gli inquirenti setacciano telefoni cellulari e tablet dei tre giocatori indagati anche per verificare la presenza di eventuali chat e di tracce lasciate dalla navigazione online. Dalle carte sembrano emergere importi assai elevati delle scommesse, in alcuni casi le puntate su diverse piattaforme digitali si aggirerebbero intorno al milione di euro. Fagioli è già stato sentito dagli investigatori. Per Zaniolo e Tonali non sembra essere imminente la convocazione a palazzo di giustizia, dopo che giovedì, ricevuta la visita della polizia a Coverciano, hanno lasciato il ritiro azzurro. La Juventus intanto ha precisato in una nota che in merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione "non appena ricevuto notizia di un possibile coinvolgimento del proprio tesserato Nicolò Fagioli sul tema delle scommesse ha immediatamente e tempestivamente preso contatto con la Procura Federale della Figc". Intanto, attraverso il Corsera, Fabrizio Corona fa il punto della vicenda che sta scuotendo il calcio italiano rivelando che sarebbero altri 10 i giocatori coinvolti nel caso. Dopo Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali – indagati dalla procura di Torino – l'ex re dei paparazzi ha fatto il nome di Nicola Zalewski, che però non comparirebbe negli atti dell'indagine. "Sappi che sono coinvolti almeno altri 10 calciatori, 5-6 procuratori e ci sono pure le bische clandestine", dice Corona, che per ora non fa altri nomi: "Non posso farli altrimenti vengo indagato". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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