Tre dipinti di Paul Cézanne presto all’asta
Dopo 90 anni, i pezzi di Cézanne tornano sul mercato
Tre dipinti di Paul Cézanne saranno messi all’asta a novembre. Ad occuparsene sarà Christie’s, la più grande compagnia di aste al mondo, in occasione di un asta dedicata all’arte di fine Ottocento.
Le tre opere, provenienti dal museo svizzero di Langmatt, saranno vendute per guadagnare almeno 45 milioni di dollari. Il fine di tale somma è rendere certa la continuazione dell’attività museale a Baden. Inoltre, sottolineiamo che i dipinti non comparivano sul mercato da 90 anni.
“Le vendite di opere di musei sono una questione delicata. Siamo colpiti dall’attenzione e dalla cura con cui il Langmatt ha scelto cosa mettere in vendita”. Così ha commentato Dirk Boll, vicepresidente di Christie’s per l’arte moderna e contemporanea.
Le nature morte all’asta
Ad avere un ruolo centrale per l’asta è Fruits et Pot de Gingembre, con un valore stimato tra i 35 e 55 milioni di dollari. Si tratta di una natura morta rappresentante un barattolo di zenzero, vicino a un panno, in un ambientazione rustica. Come in molte delle opere di natura morta di Cezanne è possibile notare la presenza di frutta. La luce proviene da destra e va a illuminare tutti gli oggetti presenti sul tavolo, che paiono in un equilibrio precario.
Alcuni tratti della corrente impressionista sono riscontrabili nel dipinto, come la volontà di rappresentare la realtà in maniera più realistica tramite l’affidamento ai fenomeni percettivi della luce e del colore.
Realizzato tra il 1890 e il 1893, il dipinto fa parte di un periodo d’oro in cui Cézanne creò le sue opere più elaborate, tra cui i Giocatori di Carte e La Montagne Sainte-Victoire. Quest’ultimo soggetto è riscontrabile in una serie di dipinti del pittore per una durata di oltre 20 anni, poiché si trattava di un luogo a lui familiare e parte della sua infanzia. Infatti, anche dopo la vendita della residenza dei Cézanne (Jas de Bouffan), il pittore poté continuare a ritrarre la veduta della valle tramite un atelier nella cava di Bibémus.
Quatre pommes et un Couteau
Il secondo quadro, Quatre Pommes et un Couteau, ha al centro la mela, uno dei soggetti quotidiani preferiti di Cezanne, la stima è tra sette e dieci milioni di dollari. Il dipinto (di soli 22 x 26 cm) rappresenta quattro mele e un coltello, ed è parte delle opere che seguono il suo periodo di crisi interiore. Infatti il pittore aveva recentemente fronteggiato avvenimenti tragici, tra cui la fine di amicizie per lui di vitale importanza, e soprattutto la morte della madre con la conseguente vendita di Jas de Bouffan.
I piccoli tocchi di pennello conferiscono profondità alle mele di diversi colori, e seppure non è considerata tra le sue più importanti rappresentazioni di natura morta, è particolarmente intrigante la rappresentazione dello spazio. Si crea infatti una linea obliqua tra l’ombreggiatura delle mele e il coltello, infine alcuni oggetti vengono volutamente rappresentati non nella loro completezza.
L’opera dal sapore di mare
La Mer à l’Estaque è la terza opera in questione. Del 1878-1879, il dipinto figura una veduta sul Mediterraneo e un pittoresco villaggio di pescatori. La vendita è prevista per un prezzo dai 3 a i 5 milioni.
Il golfo dell’Estaque, così come la montagna, è un tema ricorrente nell’operato di Cezanne. Il primo incontro tra il pittore e la vista del paesaggio dall’Estaque avvenne infatti già nel 1964, quando la madre affittò una casa al centro del villaggio per passare le vacanze.
In una lettera del 1876 a Pissarro Cezanne descrive il la vista panoramica offerta da quel luogo, e la presenza del forte sole.
Il dipinto ritrae un villaggio sul golfo di Marsiglia, e anche in questo caso l’artista utilizza piccole pennellate. Ad emergere sono alcuni colori, tra cui l’azzurro e un verde vivido, possiamo osservare rispetto al periodo delle nature morte l’utilizzo di colori nettamente più chiari e meno in contrasto tra loro.
Sagome morbide e fluide, come le chiome degli arbusti, si contrappongono ad altre più squadrate, come le case. Inoltre le figure sono semplificate e fanno riferimento a forme geometriche semplici come il triangolo o il rettangolo.
La prospettiva non è realistica, è data dal semplice rimpicciolimento di alcuni oggetti rispetto ad altri e il mare sembra trovarsi sopra al borgo di case.
a cura di
Eleonora Maria Cavazzana
fonte immagine di copertina ANSA
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