“Masih Yuna”: un amore atemporale

“Masih Yuna”: un amore atemporale
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La cantante malese Yuna racconta nel suo nuovo EP l’amore in un rifugio di ricordi

La Genesi di una cantautrice

Nel cuore del Sud-Est Asiatico emerge un’artista che ha conquistato anche il panorama occidentale: Yuna (il cui nome completo è Yunalis binti Mat Zara’ai) è una cantante malese nata e cresciuta nelle regioni del Kedah e Selangor.
Nonostante la sua laurea in legge, decide di far parte di quel mondo che le apparteneva già da quando comincia a scrivere a 14 anni. Questa propensione all’universo musicale diventa concreta durante i suoi 21 anni, quando da cantautrice condivide i suoi lavori sulla piattaforma Myspace.
Inizia quindi dai like e lo streaming il suo successo, che la portano a creare un generoso spazio all’interno della musica indie malese.
Viene notata da un’etichetta americana nel 2011, dopo la cui proposta decide di trasferirsi a Los Angeles a 23 anni. Nel corso delle sue produzioni intrattiene collaborazioni con artisti dal calibro internazionale: Pharrell Williams, Usher e Tyler, The Creator.
Nel febbraio 2023 esce un singolo in collaborazione con Henry Lau dal titolo Real Love Still Exists; nel mese successivo, esattamente il 17 marzo esce il singolo “Menanti”, prima traccia del suo ultimo EP Masih Yuna, rilasciato il 26 aprile.

Un amore melanconico

Scritto nella sua lingua d’origine, il malese, il suo nuovo EP Masih Yuna è composto da 4 inediti: il primo sopracitato “Menanti” e poi nell’ordine “Masih Sunyi, Asing, Camaraderie.”

Come scrive nella sua pagina Instagram, questo intero lavoro è stato realizzato avendo in mente sua cugina deceduta durante il covid. Di fatto il primo singolo è carico di malinconia, sebbene nelle intenzioni sia una canzone d’amore: non riesce a dormire, vede il suo viso “come un tattoo indelebile che non svanirà” (Bagai tatu yang takkan luntur). Evoca attraverso un intenso connubio di immagini l’attesa di un dolce momento, la ricerca di un confortevole tempo in cui innescare l’eternità del sentimento.
Decora l’amore “Come uccelli della notte che aspettano il tramonto, la luna nel cielo” (Bagai unggas menanti senja bulan di langit).
Continua questo viaggio di ricordi in Masih Sunyi nel quale vi è un’accettazione della sofferenza, un immaginario carico della presenza della persona amata alla quale non ha mai chiesto “più di quello che hai già dato” (Lebih dari yang ka uberi).
Si intensifica la lontananza, una solitudine alienante che in Asing raggiunge la sua trasformazione finale. Percepita come estranea, la persona a cui si sta donando il centro delle attenzioni è ancora amata, tanto da desiderarne il suo ricordi “nel passato, ancora una volta” (ke masa yang lalu, ulang). Si cerca di sostituirla invano, creando intorno solo un vuoto incolmabile.
Alla fine di questo percorso, vi è quasi del risentimento, una travolgente delusione derivata dall’intrappolamento in un Camaraderie, ovvero una reciproca fiducia ed amicizia, che in questo caso è solo un sogno impossibile.

Un ritorno alle origini

Durante il culmine del suo successo, Yuna ha spopolato nelle etichette discografiche americane grazie all’avvicinamento rispetto al genere r&b.
Con questo nuovo EP ci ha dimostrato l’abilità della sua produzione e la volontà di un contatto con la se stessa degli inizi. La riuscita di questo capolavoro indie-pop sta nella scrittura di Yuna e nella volontà di riecheggiare quella ragazza diciannovenne che cominciava a plasmare il suo futuro artistico.
Nel corso di varie interviste ha affermato quanto le sue origini malesi abbiano influenzato il modo di essere percepita e quello in cui credeva di esserlo. Questa sensazione di inferiorità, il difficile inserimento di una cantante sud-est asiatica nel mondo musicale occidentale l’hanno perseguitata; l’unica cosa a cui non è mai stata disposta a rinunciare l’hijab, simbolo di un attaccamento identitario alla sua terra con le sue tradizioni e cultura.

Questa determinazione, accentuata anche dal ritorno in Malesia durante il lockdown, ha avuto modo di esprimersi nello splendido sorgere di questa nuova frontiera musicale, che non è così nuova se pensiamo alla Yuna degli inizi.

Conclusioni

La cadenza, l’oscillazione dei suoni caldi a cui ci ha abituato già dal primo ascolto ci accolgono in un grande abbraccio intriso di note amare ed evanescenti. La sensazione di essere avvolti in qualcosa di inesistente ma che siamo consapevoli essere esistito, la realtà dei ricordi e quella di un presente ancora incubato in essi: queste sono le immagini che trapelano in questo nuovo EP.
Quasi straordinario quanto l’evocazione musicale susciti diverse esperienze sensoriali, una sinestesia emotiva che diventa magicamente universale.
Yuna dice di aver voluto dedicarsi particolarmente ai fan che condividono le sue stesse origini (la scelta della lingua non è d’altronde casuale) e di aver amato ogni minuto della sua scrittura; noi l’abbiamo amato attraverso l’ascolto insieme a lei.



a cura di

Fortunato Neve

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