“I due Ma, padre e figlio”, il difficile dialogo interculturale raccontato da Lao She

“I due Ma, padre e figlio”, il difficile dialogo interculturale raccontato da Lao She
Condividi su

Scritta nel 1929 “I due Ma, padre e figlio” è una delle opere più conosciute del maestro del realismo cinese Lao She. Un’opera, in parte autobiografica, che mette in luce le difficoltà di chi deve necessariamente adattarsi ad una cultura diversa dalla propria

Nel romanzo I due Ma, padre e figlio, tutti i pregiudizi che gli occidentali nutrono nei confronti della Cina dei primi del Novecento vengono messi nero su bianco per denunciare, ancora una volta, l’incapacità di un vero dialogo interculturale. Il senso di alienazione e smarrimento dell’immigrato trapiantato in un ambiente a lui non affine, e i vari ostacoli che complicano la comunicazione tra diverse culture rendono l’opera di Lao She ancora oggi incredibilmente attuale.

I due Ma, la caricatura perfetta dell’immigrato

I protagonisti di questo 小说 (romanzo) sono due immigrati di origine cinese a Londra: i signori Ma. Il padre, Ma Zeren, e il figlio, Ma Wei, scoprono di aver ereditato un negozio di antiquariato cinese da un loro parente a Londra. Con non poca titubanza, la famiglia Ma decide di lasciare Pechino con la speranza di trovare serenità e stabilità economica in Inghilterra. Del resto, la Cina nella prima metà del Novecento era una nazione in tumulto scossa dalle lotte intestine e dalla crisi economica.

Una volta giunti a Londra, i due Ma sono costretti ad ambientarsi in una città che li affascina e li respinge allo stesso tempo. Storditi dal clima londinese metropolitano e dalle incomprensibili convenzioni sociali, i Ma tentano di imparare i codici di comportamento e le nuove abitudini dal reverendo Evans, missionario già stato in trasferta in Cina, ma soprattutto dalla famiglia Wendell, che ospita i Ma. Questa è composta solo da una madre rimasta vedova e dalla giovane figlia.

Complice il tempo passato insieme e i tentativi di allietare la convivenza interculturale, sia il padre che il figlio si innamorano delle signore di casa Wendell. Se il giovane Ma non troverà mai la forza di confessare i suoi sentimenti alla ragazza, il padre e la signora Wendell riusciranno ad avvicinarsi sempre di più, ma la sola simpatia non basta a colmare le divergenze culturali portate dal peso dei pregiudizi e delle convenzioni sociali.

Una commedia ironica contro i pregiudizi culturali

Dallo stile brillante e semplice, I due Ma, padre e figlio è una commedia ironica dalle sfumature amare, che riesce ad unire insieme due punti di vista tra loro discordanti: quello della società ospitante e quello della società ospitata. Se da un lato, è evidente lo sforzo dei due protagonisti nel riuscire ad adattarsi a tutte le norme non scritte che appartenevano alla Londra del Novecento, dall’altro le signore Wendell incarnano tutte le preoccupazioni di un paese perennemente alle prese con stimoli che vengono da altre culture e che rischiano di minare i valori fondanti della propria. Sia i Ma che le Wendell hanno paura di perdere la propria identità in questo incrocio di civiltà diverse, poiché temono di non sentirsi più promotori delle usanze proposte dalla nazione d’origine.

L’apertura verso lo scambio tra culture spaventa le signore Wendell, a discapito di chi, come i Ma, è costretto, per le ragioni più diverse, a migrare altrove. Non bastava la fatica di omologarsi agli usi e costumi londinesi dei Ma per riuscire a smentire le dicerie nei confronti dei cinesi, ed essere considerati persone al pari di tutti. L’accettazione del nuovo e la propensione verso l’inclusione di elementi culturali diversi, richiedevano un’apertura mentale impensabile per la Londra del Novecento.

La signora guarda di sottecchi padre e figlio. “Questi due cinesi non sono brutti come quelli che si vedono nei film” pensa, ma questa constatazione le fa venire un dubbio: “Che non siano cinesi?”.

I due Ma, un romanzo dalle tematiche senza tempo

E’ impensabile per noi vivere in una nazione che non sia ricca di intrecci culturali, ma le difficoltà incontrate dai Ma sono le stesse degli immigrati di oggi.

Imparare ad accettare, e rispettare, le peculiarità di altre civiltà senza essere condizionati dalla propria cultura di appartenenza è la sfida più impegnativa richiesta da un mondo sempre più globalizzato.

Lao She usa la sua abilità nel raccontare la natura fragile dell’essere umano per spingere il lettore a prendere una posizione: continuare a ritenere vere le immagini storpiate nel confronti del immigrato, o sforzarsi di andare oltre a questo “velo” per arrivare ad apprezzare la diversità che non ostacola i propri valori culturali ma li arricchisce. Un libro nato come denuncia silenziosa che porta un messaggio di inclusione verso il prossimo.

Quando sei arrivato, anch’io ti credevo un terribile mostro, perché è quel che la gente dice dei cinesi. Ora so bene che non hai niente di malvagio, ma questo la gente non lo sa

a cura di
Elisa Manzini

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – “Bugie di Famiglia” di Nella Frezza
LEGGI ANCHE – “Prima persona singolare”, la voce dell’Io di Haruki Murakami
Condividi su

Elisa Manzini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *