Nu Genea – Fabrique, Milano – 9 marzo 2023

Nu Genea – Fabrique, Milano – 9 marzo 2023
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Le onde del Mar Mediterraneo arrivano fino alla periferia di Milano. Il duo partenopeo formato da Massimo Di Lena e Lucio Aquilina incanta il club del capoluogo lombardo con un’esibizione ipnotica ed energica

Prendete la canzone napoletana. Tagliatela a fettine sottili sottili e mettetela da parte. Fate la stessa cosa con la world music. Mescolate tutto con abbondanti ritmi etnici ed echi elettronici e il gioco è fatto: avete ottenuto il suono dei Nu Genea.

Sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 2014, il progetto musicale dei musicisti e dj partenopei Massimo Di Lena e Lucio Aquilina, ha cercato di incorporare un numero impressionante di atmosfere e influenze sonore tanto dall’Europa quanto dal bacino del Mediterraneo.

Un’eterogeneità che abbraccia un’area di mondo davvero grande: dall’elettronica di Berlino, la loro seconda casa, alle frenetiche ritmicità africane, passando per le evanescenti sonorità arabe e la solarità napoletana.

Giunti al loro terzo album in studio – Bar Mediterraneo, uscito nel maggio 2022 per Carosello Rocords ndr – Di Lena e Aquilina hanno deciso di alzare il tiro dei propri show dal vivo con una live band di tutto rispetto. Al posto del solito dj set, il duo ha infatti chiamato a raccolta un gruppo di musicisti davvero eccellenti in grado di tradurre sul palco l’incredibile energia vitale presente nelle sue canzoni.

Dopo il tour autunnale tra Europa, Australia e Nuova Zelanda andato in scena tra ottobre e dicembre del 2022, i Nu Genea tornano nel vecchio continente con il Bar Mediterraneo Club Tour 2023. Dodici date nei locali più cool di tutto il continente europeo: dall’Estragon di Bologna a Le Cigale di Parigi.

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Le date del Bar Mediterraneo Club Tour 2023

Una tournée, quella compiuta dal duo partenopeo, giunta in grande stile anche a Milano, con due date sold-out al Fabrique, una delle sale da concerto più grandi di tutto il capoluogo lombardo.

Signore e signori benvenuti nel Bar Mediterraneo

Già tre quarti d’ora prima del concerto il Fabrique è talmente pieno che se qualcuno dovesse gettare a terra uno spillo non raggiungerebbe il pavimento in linoleum del locale. Alle casse dei bar presenti sui due lati del club si susseguono code e tamponamenti che ricordano l’autostrada A1 il 15 di agosto.

Nell’attesa, la dj Sara Mautone intrattiene il variegatissimo pubblico, formato da uomini e donne di tutte le età, con una selezione musicale davvero variopinta, che ben si addice con il mood della serata. Sui corpi della gente proveniente da tutta Italia che si accalca sotto al palco svettano le immancabili divise del Napoli SSC, le magliette e le felpe del raffinatissimo merchandise dei Nu Genea, dal sapore fortemente vintage.

La band sale sul grande palco del Fabrique che son quasi le 22:00, in leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia. Il suo arrivo viene accolto da un fragorosissimo boato del pubblico. Si parte con l’ipnotico pattern di percussioni glocal e i lunghi bordoni pianistici di “Vesuvio“. Il pubblico canta la sua melodia iniziale con la stessa intensità di un coro da stadio.

Nu Genea live al Fabrique, Milano (9 marzo 2023)

La meravigliosa insegna azzurra con scritto a caratteri cubitali “Bar Mediterraneo” finalmente si accende: lo spettacolo ha inizio. Proprio come accade nei loro dischi, i Nu Genea offrono nei loro live una vera e propria torta multistrato sonora. L’etnicità africana e araba, la vitalità partenopea e il magnetismo dell’elettronica si fondono in maniera così visceralmente complementare da lasciare senza fiato.

Nonostante le ammalianti melodie che fuoriescono dall’impianto audio del Fabrique il pubblico, a parte qualche caso isolato, sembra un po’ moscio. Sono pochissime infatti le persone che accennano qualche timido passo di danza. Una staticità causata probabilmente dall’incredibile quantità di gente assiepata nel parterre del locale.

Il concerto scorrere liscio come l’olio grazie a una scaletta frutto di un’attenta alchimia tra i pezzi di Bar Mediterraneo e quelli di Nuova Napoli“, il secondo album in studio della band. Con “Marechià” e le sue freschissime e accattivanti atmosfere vintage, i Nu genea danno ai 3.100 spettatori un assaggio di estate anticipata.

Le titletrack del loro terzo album chiude la prima parte del concerto. Nessuno dei sette musicisti sul palco ha ancora rivolto parola al pubblico. È la musica che parla al posto loro. E va benissimo così.

Il mare del Fabrique

A metà della loro esibizione Fabiana Martone, la talentuosissima cantante jazz ingaggiata dai Nu Genea per il tour promozionale di Bar Mediterraneo, saluta il pubblico.

Buonasera a tutti. Benvenuti al Bar Mediterraneo e buon ascolto con la nostra “Nuova Napoli“.

La lunghissima jam à la Grateful Dead suonata dal gruppo in coda alla traccia che dà il titolo al suo secondo disco, accompagna l’arrivo sul palco del Fabrique di Marzouk Mejiri, musicista tunisino trapiantato in Italia da oltre 22 anni, grande amico e collaboratore dei Nu Genea.

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Marzouk Mejri

Assieme a loro canta “Straniero“, una delle tracce più suggestive di tutto Bar Mediterraneo. Durante un intermezzo del pezzo Mejiri prende parola per rivolgere un pensiero a tutte quelle persone che in questi anni, hanno perso la vita tra le onde di quel mare.

Questa canzone la dedichiamo a tutti coloro che credono in un mare che unisce e non divide le persone.

Una dichiarazione che riesce a strappare un sentito applauso da parte di tutto il pubblico presente nel locale.

La miccia si accende (e si spegne)

Dopo questo momento di raccoglimento, la band attacca con la travolgente “Tienaté“. Finalmente il pubblico si desta dal suo torpore e impazzisce a dovere. Un’orgia di corpi salta e balla a tempo con il ritmo coinvolgente cantando a squarciagola “Purajè, Purajè, purajè / Puraier’ riciv’ rimman'”.

L’energia cinetica sviluppata dal pubblico viene tenuta altissima con il terzetto di brani formato da “Doje Facce“, “Amore” e “Alli Galli“. In tutti e tre i brani la voce di Fabiana Martone si libra alta nel cielo strappando applausi altrettanto fragorosi.

I Nu Genea in un’immagine di repertorio (Acieloaperto – 29 luglio 2022) a cura di Roberta Paolucci 

Dopo essere momentaneamente usciti di scena, i Nu Genea ritornano sul palco sospinti dalle urla di incitamento dei 3.100 del Fabrique. La band archivia il concerto con un’infuocata versione di “Je Vulesse“, impreziosita da una lunghissima outro elettro-tribale piena zeppa di synth, ipnotici giri di basso e ritmi primitivi.

Dopo aver concluso la lisergica jam, i sette musicisti si inchinano al proprio pubblico, godendosi il meritatissimo abbraccio del Fabrique. Le luci si alzano, i fan ritardatari si accalcano davanti al baracchino del merchandising per accaparrarsi un poster, una maglietta o una coppia di tazzulelle ‘e cafè brandizzate Bar Mediterraneo (idea geniale).

La cosa che ti fa capire quanto l’atmosfera del golfo di Napoli non abbandoni i Nu Genea anche in trasferta è l’appezzottata dei rivenditori di poster (falsi) fuori dall’ingresso del locale. Una scena che allarga ulteriormente il sorriso dei fan del gruppo, reduci da una performance a dir poco incantevole.

Setlist

  1. Vesuvio
  2. Parev’ Ajere
  3. Praja Magia
  4. Disco Sole
  5. Marechià
  6. Bar Mediterraneo
  7. Nuova Napoli
  8. Obsession
  9. Gelbi
  10. Straniero
  11. Tienaté
  12. Doje Facce
  13. Amore
  14. Alli Galli
  15. Je Vulesse

a cura di
Luca Barenghi

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