Il diritto di leggere: libri accessibili per tutti! 

Il diritto di leggere: libri accessibili per tutti! 
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Daniel Pennac nel suo libro Come un romanzo ha individuato dieci diritti del lettore:

1 Diritto di non leggere;
2 Diritto di saltare le pagine;
3 Diritto di non finire un libro;
4 Diritto di rileggere;
5 Diritto di leggere qualsiasi cosa;
6 Diritto al bovarismo;
7 Diritto di leggere ovunque;
8 Diritto di spizzicare;
9 Diritto di leggere ad alta voce;
10 Diritto di tacere.

Il primo è il diritto di non leggere perché, appunto, leggere non è, e non deve essere, un obbligo. Ma qualora si scegliesse di farlo, chiunque dovrebbe poter applicare i successivi nove diritti!

Questo presuppone che, non avendo tutti le stesse abilità/capacità e quindi possibilità di accedere alla lettura, servono testi adatti ad ogni esigenza. 

Libri accessibili

Un’importante risorsa a questo scopo sono i libri accessibili. Tra questi ci sono quelli ad alta leggibilità, stampati con caratteri particolarmente comprensibili, utilizzando un font specificamente dedicato a chi ha difficoltà di lettura. Vi sono i testi in CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa) che si adattano ai bisogni specifici del lettore e sono tradotti attraverso simboli grafici, creando quelli che vengono definiti IN-book

Ci sono poi i libri in braille e gli audiolibri.

L’editoria europea si sta sempre più muovendo nella direzione dell’accessibilità, tema che in Italia è già stato affrontato con la creazione della Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili). 

Le opere LIA si trovano sul catalogo della Fondazione, dove alcune si possono scaricare gratuitamente per provare, ma esistono anche servizi e piattaforme di prestito bibliotecario digitale in Italia, in cui si trovano anche gli e-book certificati come accessibili da LIA.

 La piattaforma MLOL – Media Library Online, ad esempio, sul sito rende visibile il bollino LIA. 

In vista del 2025, quando entrerà in vigore l’European Accessibility Act (la normativa sui requisiti di accessibilità dei prodotti e servizi che coinvolge il mondo dei libri, in particolare gli e-book) anche le case editrici italiane si dovranno organizzare in questo senso, e molte lo stanno già facendo.

In Italia tra le case editrici attente a questo tema un esempio particolarmente interessante è, secondo me, quello offerto da La Meridiana con il suo progetto Lettori alla Pari.

Il progetto Lettori alla Pari 

Lettori alla Pari promuove il diritto di tutti, e tutte, alla lettura partendo dal presupposto che ognuno ha bisogno di accedere in autonomia alla lettura di un testo in modi differenti, a seconda della propria abilità fisica e mentale.

L’obiettivo è quindi, in primo luogo, quello di consentire a ogni persona di poter leggere; oltre a promuovere, stimolare e far conoscere un’editoria già orientata alla pubblicazione di libri accessibili, attraverso l’organizzazione di iniziative (come ad esempio la biblioteca itinerante, laboratori, letture ad alta voce E attività di formazione).

Destinatari delle diverse attività sono tutti coloro che hanno voglia di leggere e far leggere: bambini, genitori, insegnanti, librai e autori. Protagonisti alla pari del progetto sono anche i lettori con disabilità, che collaborano alla costruzione di un programma più vicino alle loro esigenze.

Il progetto Lettori alla Pari prevede, inoltre, la pubblicazione di libri accessibili in simboli CAA destinati ad un pubblico di giovani-adulti.

Sono testi che permettono una maggiore accessibilità alla lettura per disabilità di ogni tipo (da quelle cognitive a quelle linguistiche) e per chi, da straniero, ha bisogno di uno strumento per avvicinarsi alla comprensione della lingua.

Come ad esempio A Said piaceva il mare di Roberto Parmeggiani: una raccolta IN-Book che fa parte della collana Parimenti. Proprio perché cresco, accessibile anche ai giovani lettori con disabilità linguistiche o cognitive.

Said guarda l’orizzonte e sogna. Andrea trova rifugio in un libro. Gabriele riceve un aiuto inaspettato. Rico fa i conti con la sua rabbia e la sua passione, il calcio. Maya cerca l’imperfezione nelle cose attraverso lo scatto della fotocamera.

Tra i diritti elencati da Daniel Pennac l’ultimo, per me, definisce al meglio il momento della lettura: un’occasione che ognuno di noi può dedicare al silenzio, rimanendo per un po’ fuori da ogni situazione reale per andare in luoghi o in panni che non ci appartengono ma che possiamo per una volta provare.

E questo diritto di scegliere la compagnia di un libro non può essere negato a nessuno. 

Per questo è importante conoscere tutti gli strumenti che ci sono a disposizione affinché arrivino a coloro che vogliono scegliere di leggere.

E a tutti, buona lettura!

a cura di
Anna Francesca Perrone

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