Botticelli alla Torre PwC di Milano

Botticelli alla Torre PwC di Milano
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Dopo il successo ottenuto nelle date del 26 e 27 novembre e del 3 e 4 dicembre, riapre a Milano, durante le festività di Sant’Ambrogio e dell’Immacolata, la Torre PwC per un evento davvero speciale.

La Torre PwC, progettata da Daniel Libeskind nel cuore del quartiere di CityLife a Milano, è stata, per la prima volta e in via eccezionale per un’iniziativa di tipo culturale, aperta a tutti i cittadini per poter vivere un’esperienza unica: visionare uno dei capolavori del Rinascimento (il Ritratto di Giuliano de’ Medici, capolavoro di Sandro Botticelli) all’interno di un’opera d’arte architettonica potendo, contemporaneamente, godere di una vista mozzafiato sulla città a 130 metri d’altezza.

L’iniziativa, completamente gratuita, ha riscosso un successo inimmaginato.
Infatti sono state aggiunte in via eccezionale due date, il 7 e l’8 dicembre, e nel giro di 2 minuti dall’apertura delle prenotazioni i 2600 biglietti disponibili sono andati sold out.

PwC Italia è un’organizzazione che conta oltre 7.000 professionisti impegnati a garantire alle imprese servizi fiscali, legali, di revisione e di consulenza. In collaborazione con Accademia Carrara, museo del collezionismo che annovera le più affascinanti raccolte d’arte con capolavori dal Quattrocento all’Ottocento, ha dato il via a queste giornate di cultura e bellezza ospitando, come già detto, il Ritratto di Giuliano de’ Medici (1478-1480), uno dei capolavori della Fondazione bergamasca, della quale PwC Italia è diventata co-fondatore da aprile 2022.

L’iniziativa si colloca nell’ambito delle attività sociali e di restituzione di valore alle comunità territoriali nelle quali PwC Italia opera, con l’obiettivo, tra gli altri, di valorizzare il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, e avvicinare le nuove generazioni.

L’ingresso alla Torre PwC è stato consentito a gruppi di 35 persone ogni 15 minuti.
Nella hall bassa i visitatori hanno potuto ammirare le sculture LED, disegnate anch’esse da Daniel Libeskind, ospitanti in formato digitale 25 opere della collezione dell’Accademia Carrara, tra le quali spiccano alcune opere simbolo di Raffaello, Giovanni Bellini, Tiziano, Lorenzo Lotto, Sofonisba Anguissola, Giovan Battista Moroni e Giuseppe Pellizza da Volpedo.

Le scale mobili, poi, hanno condotto gli ospiti alla hall alta dove grazie agli ascensori, in pochi secondi, si raggiunge il ventisettesimo piano per immergersi nel percorso espositivo e nella visita dell’opera di Botticelli, godendo anche di un panorama straordinario.

Ritratto di Giuliano de’ Medici

Il protagonista del dipinto è Giuliano de’ Medici, figlio di Cosimo il Vecchio e fratello di Lorenzo il Magnifico, ucciso nella congiura dei Pazzi nel 1478.

“Era molto gentile e pieno d’umanità, aveva grande rispetto per il fratello, oltre a forza e virtù. Queste e altre qualità lo rendevano Quattrocento.”

Giuliano è protagonista di una serie di ritratti dello stesso Botticelli, di Benozzo Gozzoli e, in versione scultorea, di Verrocchio.

Nell’opera esposta appare a mezzo busto, assorto ed elegantemente vestito di rosso, sullo sfondo di una finestra aperta verso il cielo. Rivolto a sinistra, il giovane gentiluomo ci appare quasi di profilo e colpisce per lo sguardo basso, le palpebre socchiuse e la bocca serrata in una espressione malinconica: elementi che suggeriscono possa trattarsi di un ritratto realizzato post-mortem.
Il dipinto è con ogni probabilità una seconda versione rispetto a quello di uguale impostazione oggi alla National Gallery of Art di Washington, nel quale però differente è lo sfondo dove si vede una finestra con un’anta chiusa ed un’altra aperta: soluzione che potrebbe derivare, nella Firenze umanistica del secondo Quattrocento, dalle are funebri romane sulle quali una porta semiaperta indicava il passaggio del defunto nel mondo dell’aldilà.

Ad affiancare l’esposizione del quadro, nelle sale adiacenti, si può vedere un tavolo su cui son posati i bozzetti originali del lavoro di Libeskind e un video che mostra le sue ispirazioni per il design; vi è poi un filmato in timelapse che mostra la costruzione della torre PWC, avvenuta in solo un anno.

Ci sono anche pannelli con ritratti delle persone più illustri nate a Milano o adottate dalla città (da Alda Merini, ad Adriano Celentano, passando per Carla Fracci fino ad arrivare ad Articolo 31, Dargen, SferaEbbasta e i Ferragnez) oltre a immagini storiche della fiera campionaria ancora operativa a pochi metri dalla Torre.

testo e foto a cura di
Emanuela Giurano

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Emanuela Giurano

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