La musica come input, rifugio e libertà: l’intervista dei Malamore

La musica come input, rifugio e libertà: l’intervista dei Malamore
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“Piano Martini” è il secondo singolo della Band dopo l’esordio del 2022 con il singolo Malavita, uscito il 18 gennaio scorso.

Malamore sono una band italiana, originaria di Veglie, provincia di Lecce. Le vite di Osvaldo Greco, Matteo Spano, e Giacomo Spedicato si sono incontrate nella musica, sebbene in tempi diversi. Osvaldo (voce e chitarra) e Matteo (batteria) cominciano a suonare insieme durante gli anni delle superiori, coltivando la loro passione per la musica. Giacomo (chitarra e basso) arriva dopo qualche anno, e da questo incontro i tre musicisti cominciano a gettare le basi del progetto Malamore, consolidatosi nel 2018.

Iniziano a suonare in giro e partecipano a diversi contest. In questi anni sviluppano una grande personalità artistica che dà vita al loro primo EP, Malamore, nel 2020, anticipato dai singoli “Tramonti sul mare” e “Fotografia“. Il 18 gennaio esce il nuovo singolo “Malavita”. Il brano “Malavita” ed il rispettivo video interrompono il viaggio sul più bello, richiamano la necessità di raccontare molto altro rispetto a quello già detto.

“Piano Martini” ,fuori il 15 febbraio 2022, riprende il viaggio partendo dagli interrogativi lasciati in sospeso nel video di “Malavita”. Un brano che racconta  come al giorno d’oggi sia spesso molto facile cadere nell’errore di vivere con una maschera. Una maschera che diventa parte integrante del modo di essere di ciascuno di noi e che non riusciamo talvolta ad abbandonare, diventando quasi la nostra normalità.

C’è un filtro ingannevole e inconscio che anticipa le nostre azioni, anche le più semplici e scontate, ma soprattutto imprigiona la vita di ognuno di noi e ne manipola l’interazione. Arriva un momento in cui non solo si diventa consapevoli di questo, ma ci rendiamo conto che non siamo i soli a farlo. E proprio in questo momento si innesca un mix di meraviglia e stupore, ma anche di empatia.

Ma lasciamo la parola ai Malamore.

Ciao ragazzi, bentornati su The SoundCheck! State per lanciare il vostro primo disco. Come si è sviluppato il vostro processo creativo?

Abbiamo capito che era arrivata l’ora di realizzare quest’album durante il primo lockdown. Era già pronto il provino di Malavita e crediamo che sia stato l’input che ci ha dato la voglia di mettere da parte gli sconforti per quello che stava accadendo e trovare la forza per fare nuova musica. Con l’arrivo dell’estate ci siamo trasferiti al mare, dove siamo stati più di due mesi per termire le produzioni. E’ stata un’esperienza che per noi ha significato molto, ci ha reso ancora più uniti.

Immagino che la vostra carriera nella musica sia stato il vostro sogno, ve lo immaginavate così?

Uno STOP lungo due anni non se lo immaginava nessuno. Però siamo pronti a ripartire!

Sicuramente esordire nel mondo della musica con un disco in questo periodo sarà molto difficile. Cosa vi ha spinto e qual è la cosa che vi rende più fieri del vostro lavoro?

Come accade da sempre nelle nostre vite, la musica è l’unico mezzo che ci trasporta in luoghi diversi da quelli in cui viviamo e ci fa distrarre da tutto quello che non troviamo giusto. Lavorare a questo disco durante il lockdown ci ha aiutato molto a superare il brutto momento che stavamo vivendo. Siamo fieri di averlo prodotto come desideravamo. Siamo orgogliosi di farvelo ascoltare.

Ritenete che il videoclip debba avvalorare il vostro messaggio? Considerando che è didascalico, in certo senso, rispecchia perfettamente il messaggio della canzone

In un certo senso sì. I videoclip sono frutto della nostra immaginazione. Per mettere in piedi la storia che vi stiamo raccontando in questi episodi, ci siamo fatti trascinare dalla musicalità dei brani.

Avete dato a Zinzin la forza di reagire nel secondo episodio, ci lascerete sapere qualcos’altro di lui?

L’abbiamo lasciato mentre ascoltava una canzone. Forse è in attesa che arrivi qualcuno? Staremo a vedere.

Riguardo l’uscita del vostro primo disco, come vi aspettate che il pubblico interpreti il messaggio che avete voluto trasmettere?

Il disco verrà distribuito sui canali digitali. Oltre a questo, noi stiamo lavorando per una presentazione live con uno spettacolo molto emozionante. Ci auguriamo che il pubblico si lasci coinvolgere con gli occhi, le orecchie ed il cuore!

a cura di
Desirée Cicero

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