La delicatezza del “Fabbricante di Lacrime”

La delicatezza del “Fabbricante di Lacrime”
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Il Fabbricante di Lacrime è il libro d’esordio di una giovane ragazza italiana, conosciuta con lo pseudonimo di Erin Doom (“doom” significa sfortuna o condanna in inglese…che voglia dirci qualcosa di sé?). Erin, inizialmente, scrisse il libro sul sito di storie Wattpad, dove vinse anche il Watty Award. La sua storia ha un totale di 6 milioni di letture e a gennaio è uscito il suo secondo romanzo Nel Modo in cui Cade la Neve.

La copertina del libro
Trama

Tra le mura del Grave l’orfanotrofio in cui Nica, la protagonista, è cresciuta si raccontano molte storie. La più famosa è quella della fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano con gli occhi di vetro che ha forgiato tutte le angosce umane.

Nica, però, ha 17 anni e per lei è arrivata l’ora di lasciarsi alle spalle l’infanzia con tutti i suoi traumi e le sue fiabe. Il suo sogno più grande è quello di avere una famiglia e, finalmente, quel desiderio si sta per realizzare. La coppia Milligan ha deciso di adottarla…insieme ad un altro ragazzo. Con lei dal Grave i coniugi decidono di adottare anche Rigel, un orfano inquieto e distaccato.

Rigel è intelligente, cinico e misterioso. Suona il pianoforte come se stesse raccontando una storia triste ed è bellissimo, come un angelo caduto. Anche se i due ragazzi condividono un passato fatto di oscurità e d’assenza d’affetto sembra che non riescano a convivere.

Eppure Nica, che è dolce come il miele e coraggiosa, riesce a sondare il cespuglio spinoso che è l’anima di Rigel così come i suoi stessi incubi. Scoprirà che se si ha il coraggio di alzare la testa, si troverà un cielo pieno di stelle.

Ma chi è veramente il fabbricante di lacrime?

Il fabbricante di lacrime è il nome del protagonista di una fiaba che si raccontano nel libro e che, come un’ombra, fa da sfondo all’intera vicenda. Questa figura rappresenta colui che sa leggerti dentro, che ti fa provare emozioni molto forti. È una persona che crea le tue lacrime, positive o negative, e al quale sei legato da un rapporto molto stretto, quasi mistico. Molti tradurrebbero il fabbricante di lacrime come un Twin Flame.

I due protagonisti si riconosceranno a vicenda nell’artigiano della fiaba, e sono sicura che molti di noi hanno incontrato nelle loro vite una persona simile. Nica, all’inizio, vede il misterioso signore come l’uomo nero della sua favola ma capirà poi la bellezza nascosta dietro la capacità di qualcuno di farti provare emozioni tanto forti.

Nel libro sia lei che Rigel sono il fabbricante di lacrime ed è per questo che Nica capirà che sono fatti l’uno per l’altra.

Qualche opinione

Per questa particolare rappresentazione della relazione che spesso due amanti (ma non solo) possono avere, il libro ha un’originalità tutta sua. Nonostante la base, cioè il succo della storia, sia molto mainstream: l’amore tra il bad boy e la ragazza-angelo. Lui è oscuro, all’apparenza irascibile, violento, cinico e arrogante ma sotto sotto, una volta compreso, rivela una profondità d’animo straordinaria.

Nica è la classica ragazza delle storie molto dolce e speranzosa che, nonostante certi traumi, ha trovato in sé e nel mondo la forza di vedere il bello delle cose. Nella realtà una personalità come quella di Nica non esiste, per fortuna. Dico “per fortuna” per un solo motivo: il personaggio manca totalmente di quell’amor proprio che, nella realtà, una giovane donna di 17 anni avrebbe. La tenacia con cui si fa maltrattare nella prima parte del libro è incredibile.

Un’altra cosa che fa fatica a presentarsi nella realtà è l’estrema dolcezza di Nica. Anche le ragazze più dolci di questa terra hanno della cattiveria in sé, perché siamo umani e non siamo né buoni né cattivi. Rigel, per questo, è il personaggio più completo e realistico in quanto lotta continuamente contro il suo passato e il suo presente ma sa essere dolce con chi gli vuole bene.

È comunque una storia e quindi possiamo far passare ad Erin la zuccherosa personalità della protagonista. Qualche problema di glicemia si potrebbe trovare anche nello stile dell’autrice che, ogni tanto, è talmente smielato da far venir voglia di farsi un caffè amaro…

Nel totale, però, la particolarità del Fabbricante di Lacrime, che ti fa apprezzare moltissimo il libro, è la scrittura poetica e delicata. Nella descrizione delle vicende Erin Doom sembra quasi un piccolo fantasma che osserva quello che avviene senza imporsi nella scena, senza rimarcare la sua presenza di creatrice. Come se volesse lasciare della privacy ai personaggi. Una sorta di telecamera nascosta.

Il Fabbricante di Lacrime è una piccola e grande storia di guarigione, amore e amicizia.

E ricordate: non si può mentire al fabbricante di lacrime

Erin Doom

a cura di
Sara Sattin

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Sara Sattin

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