Lasciarsi un giorno a Roma, un film sul “verbo” amare.

Lasciarsi un giorno a Roma, un film sul “verbo” amare.
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Lasciarsi un giorno a Roma è il titolo del nuovo film di Edoardo Leo, distribuito in anteprima al cinema tra novembre e dicembre 2021 e su Sky Cinema dal primo gennaio 2022, che vede come principali protagonisti il regista stesso, Marta Nieto, Claudia Gerini e Stefano Fresi.

Stare con una persona per oltre sette anni può essere un atto di grande eroismo o di grande vigliaccheria.
Elena e Umberto.

Probabilmente è questo l’incipit dal quale bisogna partire per entrare dentro Lasciarsi un giorno a Roma e nella profonda emozione delle storie che Edoardo Leo ha scelto di raccontare.

Due storie d’amore, quelle che scorrono sullo schermo accompagnate dalla bellezza delle musiche di De Gregori e Niccolò Fabi. Due storie d’amore che corrono, si scontrano, s’intersecano e camminano parallele tra le strade di un’eterna Roma.

Quella di Tommaso, scrittore ironico e dalle sfumature malinconiche, e di Zoe, brillante imprenditrice di origini spagnole a capo di un’azienda produttrice nel mondo dei videogame; e quella di Elena, ambiziosa donna e sindaco di Roma, e di suo marito Umberto, uomo dolce e sensibile, vicepreside di un liceo.

Amore. Amore, amore, e ancora amore.
Perché alla fine, dai, di che altro vuoi parlare? Prendendo in prestito un verso di Brunori Sas.
Tommaso e Zoe.

Amore che nasce, che si accende. Amore che scopre, che si conosce. Amore che si guarda e si riconosce. Amore che ci unisce. Ma anche amore che con gli anni ci separa. Soprattutto quando a quel sentimento non riesci a dare le parole. Quando non si è bravi ad aprirsi all’altro, a comunicare. Quando per quieto vivere lasci ai giorni e alla tristezza il malcontento, il peso enorme del tempo, e per paura del conflitto lo vedi allontanare.

Amore che cresce, che cambia, si trasforma. Amore in cui non specchi più la forma.

Quella del tuo sorriso, e di quello dell’altro che ti aveva fatto innamorare. Quella di quel fuoco che avevi sentito così forte dentro, e sul quale a quattro mani avevate posato i vostri rami. Quella della fiducia, così dura da donare. E quella di un desiderio: di una casa, di un matrimonio e di un figlio, magari, di una vecchiaia insieme, mattone dopo mattone, con il rischio di vederla crollare.

Un’opera autentica, delicata e allo stesso tempo spietatamente vera.
Lasciarsi un giorno a Roma.

Un film, Lasciarsi un giorno a Roma, che racconta la realtà. Nuda, cruda e meravigliosa, come solo la vita sa essere. Tra bugie nascoste e schiaffi sul volto, tra egoismi e dipendenze. Tra esplosioni di felicità e lacrime amare, tra dolcezze e mancanze.

Un film da vedere e rivedere. Un film da guardare.

Da dirselo in faccia, nonostante il timore. Che magari dall’altra parte di tutte le nostre paure potrebbero aspettarci splendidi inizi, o al contrario una fine dalla quale poter ricominciare.

a cura di
Gian Marco Manzo

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