“Immaginari” quando il pop è d’autore

“Immaginari” quando il pop è d’autore
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In uscita il prossimo 11 novembre “Immaginari” l’ultimo album di Canarie, la band fondata da Paola Mirabella e Andrea Pulcini. Un lavoro eclettico, un lungo viaggio interiore attraverso paesaggi musicali diversi, un felice naufragio tra mondi cinematografici e letterari, testi evocativi e taglienti. Tra echi di Franco Battiato e ballate acustiche che naufragano fino all’afrofunk, passando per le chitarre elettriche di un desert rock che ricorda i Tinariwen. “Immaginari” è un’esplorazione tra isole cinematografiche e mondi letterari, un tuffo nel pop d’autore che si esprime con testi evocativi e taglienti.

“C’è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore. L’uomo non può tornare mai allo stesso punto da cui è partito, perché, nel frattempo, lui stesso è cambiato” (Andrej Tarkovskij)

Sedici canzoni che attraversano i diversi mondi di Paola Mirabella e Andrea Pulcini esplorando sonorità musicali, indagando relazioni sentimentali, fotografando attimi di felicità tra inquietudini e solitudini quotidiane, con la copertina disegnata dalla magia di Gianluigi Toccafondo, da sempre interprete visivo della band. L’album, interamente scritto e prodotto da Paola e Andrea, è stato registrato al Jedi Sound Studio di Roma da Jesse Germanò, che ha curato anche il mix del precedente disco con Andrea Suriani e Pierluigi Ballarin

Cover “Immaginari” di Gianluigi Toccafondo

Un caldo universo musicale in cui scaldarsi tra onde pop, ballate acustiche e fulmini desert rock

“Immaginari” è un percorso iniziato in primavera con la prima parte dell’album anticipato dai singoli “Universo” e “Brodo“, continuato in estate con “Scirocco”  e proseguito con “Cannibali“. Otto nuove tracce costruiscono ora la seconda parte del disco; un nuovo capitolo dalle atmosfere più autunnali, tra cuori congelati e foglie che cadono giù come capelli, domeniche di pioggia e ghiacciai emotivi che non si riescono a sciogliere di notte, come tutti vorremmo. Rimanere intrappolati nelle oscure stanze della propria anima può aiutarci a comprendere meglio i nostri silenzi, ma anche indurre a chiederci se il nostro cuore sia ancora affamato o definitivamente congelato, come canta Andrea Pulcini in “Piccola sinfonia d’autunno”.

Domina il disco l’eclettismo musicale del gruppo: se nella prima parte si passa dalle atmosfere suadenti di Richard Hawley a momenti di alt-rock vicini a King Gizzard e Tame Impala, anche in questo nuovo capitolo si ascoltano stili e generi diversi. Tra echi di Franco Battiato e ballate acustiche si naufraga fino alle chitarre elettriche di un desert rock che ricorda i Tinariwen, passando per l’afrofunk tipico di Mulatu AstatkeLa sfida rimane quella di coniugare ingredienti e paesaggi musicali apparentemente distanti nel concentrato temporale della forma canzone, sempre alla ricerca di nuove alchimie.

Sono molti i riferimenti autobiografici che si sciolgono come ombre nei testi sempre evocativi, come diversi gli immaginari letterari e cinematografici a cui si ispira il disco: dalla penna di Gesualdo Bufalino e Dino Buzzati all’ironia velata di cinismo di Vitaliano Brancati ed Ennio Flaiano, dai melodrammi di Fassbinder alle opere di Ingmar Bergman. Tra le diverse anime di Canarie, emerge l’instancabile desiderio di rendere immortali le proprie emozioni, continuando a cantare come cicale.

Perché i sogni non hanno limiti e anche se non si realizzano, di sicuro non ci invecchieranno mai.

TRACKLIST IMMAGINARI
  1. QUADRI RIBELLI
  2. BRODO
  3. TOPEXAN
  4. ESTATE ITALIANA
  5. CICLOPI
  6. BASMATI
  7. UNIVERSO
  8. AVVOLTOI
  9. COCCO
  10.  SCIROCCO
  11. FULMINI
  12. NON È MAI SEMPLICE FARE AMICIZIA
  13. PICCOLA SINFONIA D’AUTUNNO
  14. CANNIBALI
  15. CICALE D’INVERNO
  16. I GHIACCIAI NON SI SCIOLGONO DI NOTTE

a cura di
Francesca Calzà

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Francesca Calzà

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