Valentina Iannone: “Ad alta voce” è un grido coraggioso

Valentina Iannone: “Ad alta voce” è un grido coraggioso
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Valentina Iannone è una giovane cantautrice campana che ha da sempre avuto una forte passione per la musica. A soli 5 anni inizia lo studio del pianoforte e a 14 anni scrive il suo primo brano. Per lei la musica è una vera e propria missione da onorare tutti i giorni e in futuro le piacerebbe calcare il palco più importante d’Italia, quello dell’Ariston di Sanremo.

Il suo EP di debutto, Ad alta voce, uscito il 16 dicembre 2020, contiene quattro brani con tematiche sociali differenti ma ugualmente importanti, legate da un unico filo rosso che è la voglia di gridare attraverso la musica che le cose si possono cambiare e che l’indifferenza invece non ci aiuterà.

La title track “Ad alta voce” racconta l’amore per il mondo che ci ospita e il rispetto che dovremmo avere per l’ambiente e anche per noi stessi. Un brano che è un vero e proprio urlo liberatorio nei confronti di chi si lamenta e non agisce. Dobbiamo tutti migliorare il luogo in cui viviamo, per lasciare segni e non cicatrici.

Ecco l’intervista che abbiamo realizzato per voi. Buona lettura!

Ciao Valentina, benvenuta a The Soundcheck! Per iniziare mi piacerebbe chiederti: hai realizzato il sogno che avevi da bambina?

Ciao Ilaria e grazie per il tempo. Innanzitutto, complimenti per il nome della vostra testata giornalistica, mi piace molto! Riporta a quei momenti prima del live che mancano tanto.

Dunque, ho sempre sentito che la Musica è la mia strada e ogni giorno cerco di percorrerla. Rispondendo alla tua domanda, quindi, in parte sì, perché oggi ho ancora la fortuna di poter fare ciò che amo. Aggiungo solo che, pensando alla Musica come una missione di vita, è difficile dire quando il sogno si realizza… ogni singolo istante è un passo in più per quella strada.

Il tuo Ep di debutto “Ad alta voce” contiene quattro brani con tematiche sociali importanti. Ce lo racconti brevemente? Cosa ti ha spinto ad affrontare questi temi?

Ad Alta Voce” è un viaggio che condivido con chiunque vorrà ascoltarlo. Parla di rispetto per ciò che ci circonda, ma soprattutto rispetto per se stessi. Quel rispetto arriva solo se si ha coraggio di vivere fino in fondo ciò che si è dentro. La musica mi spinge a scrivere, a raccontare per cercare di emozionare, di scuotere le anime. Abbiamo bisogno di umanità, di cose semplici, di spontaneità. 

Il nuovo singolo, che prende il titolo dall’intero Ep “Ad alta voce”, è un brano che fa luce su una tematica molto attuale e molto discussa, ovvero la salvaguardia del nostro Pianeta. Data la tua laurea in Scienze Ambientali, mi sembra di capire che per te questo sia un tema molto caldo. Come nasce l’idea di cantare del rispetto per l’ambiente?

Perché sono stanca dell’indifferenza, di chi si lamenta ma poi resta a guardare, di chi si volta dall’altra parte con arroganza, di chi dice che “tanto il mondo va così” che “tanto non cambierà”. Il mio è un “grido” coraggioso attraverso la musica, veicolo che considero potente. Le nostre azioni hanno un peso; non c’è più tempo, bisogna agire e farlo subito. Per noi stessi. Per la nostra incolumità.

Qual è il passaggio del nuovo singolo “Ad alta voce” al quale sei più legata?

[…] e lo grido ad alta voce controvento, controluce. […] Il dio denaro ci farà scomparire. Nella prima parte ci sono la forza e il coraggio di volere il cambiamento attraverso piccoli gesti quotidiani. Nella seconda, il fagocitarci della società attraverso il sistema di cui diventiamo inevitabilmente schiavi. Un dualismo molto forte tra ciò che vorrei e ciò che ritrovo nella realtà.  

Leggendo la tua biografia traspare tutta la gavetta e la voglia che c’è stata per arrivare fino a dove sei ora. Hai mai pensato di passare attraverso un talent? Cosa ne pensi dei talent in Italia oggi?

Ti dico forse qualcosa di più grande, per me, senza togliere nulla ai talent: sogno Sanremo. È un palco che mi ha sempre affascinata ed emozionata. Dei talent penso che siano un percorso necessario in alcuni casi, in altri invece possono essere anche un’arma a doppio taglio. Li lascio nel limbo per il momento.

In conclusione, ti piacerebbe condividere con gli amici di Thesoundcheck un progetto che hai per il 2021?

Certo, grazie per la domanda. È in lavorazione il nuovo singolo, scritto durante la quarantena, che uscirà in primavera-estate. Come ti dicevo all’inizio, chi è nato per vivere la musica come una missione, deve onorarla, non può e non deve mai fermarsi.

Incrociate le dita insieme a me, ne avrò bisogno!

a cura di
Ilaria Valsecchi

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