“Un giorno intero” e la carica dei MOCA

“Un giorno intero” e la carica dei MOCA
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Arrivano da La Spezia a portarci il buon umore, più vitale di una valanga di caffè, non possono che essere i MOCA, che venerdì 4 dicembre hanno pubblicato il loro ultimo singolo “Un giorno intero”, per l’etichetta La Clinica Dischi.

Dal retrogusto vintage.

I MOCA si sono fatti conoscere in passato sia per la carica ma anche per la loro musica, che si muove a cavallo tra il pop e il cantautorato italiano. Stavolta però si sono concentrati non tanto su una sperimentazione innovativa, hanno piuttosto, almeno secondo me, rivisitato delle sonorità, se vogliamo, dal repertorio musicale italiano.

Mi spiego

Le immagini riprese dalla semplicità del quotidiano di matrice Dalliana e la musicalità del brano che ricorda a tratti quella di Venditti, non diventano assolutamente motivo di plagio, quanto piuttosto una base solida su cui poter edificare attraverso mattoni fatti di note e parole, che sono invece figlie di un gusto del tutto personale della band spezzina.

Il dialogo con l’io (bambino)

Questo è di certo uno dei punti forti del brano. “Un giorno intero” trascorso a letto, passato a sonnecchiare e a sognare di raggiungere almeno attraverso il proprio immaginario interno, quello che invece manca e si vorrebbe anche nel mondo esterno.

Ma spesso accade che al sopraggiungere della paura si smetta persino di fantasticare e di cibare con sogni e speranze quel bambino, che dentro di noi è ancora affacciato alla finestra sorridendo al futuro.

Insomma, tiratevi su dal letto, come ci consigliano i MOCA, e, magari, mette in sottofondo proprio la loro “Un giorno intero”, pronta per darci la carica e la motivazione di non sprofondare tra le coperte, gridando “addio!”.

a cura di
Ilaria Rapa

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