Gli Insonia Rosa hanno uno zaino pieno di canzoni
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con gli Insonia Rosa, due cantautori che hanno intrecciato le loro esistenze e la loro musica con la consapevolezza di voler esprimere in modo chiaro quanto è straordinaria la banale realtà. Vivono in Brianza e traggono ispirazione dal loro amato paese, raccontandone le gesta in ogni forma e colore.
Di recente, hanno pubblicato il nuovo singolo dal titolo Nel momento del bisogno, un nuovo capitolo per il duo brianzolo, di cui vi innamorerete sin dal primo ascolto, che si muove tra influenze che vanno dal cantautorato rock all’indie-pop con movenze elettroniche, un genere sempre aperto a nuove contaminazioni, un’inarrestabile e nuova evoluzione sonora e di scrittura che non perde mai di vista certi giganti della tradizione cantautorale italiana, complice anche la collaborazione del produttore Fabio Moretti (produttore, autore e chitarrista di molti artisti tra cui Tony Hadley, Roberto Vecchioni…).
Ecco cosa ci hanno raccontato.
Ciao ragazzi, partiamo dalle basi. Da dove arriva il vostro nome e in che modo identifica il progetto?
Il nome della band ha un significato soggettivo, ci suonava bene; richiama il nome di Sonia e il rosa è un colore evocativo. Infine l’insonnia è come la musica per noi, ovvero resistere al sonno. Il nome non identifica il progetto.
I vostri ultimi singoli e la copertina di questo EP hanno una bellissima coerenza visiva. Chi ha curato le illustrazioni? Ci spiegate la correlazione tra ogni disegno e il brano a cui l’avete assegnato? E la Gioconda con il disco intero?
Grazie, il merito è dell’artista e amico Davide Caviglia che ha eseguito i disegni al buio, ovvero bendato. I disegni sono stati ispirati dalle bellezze del nostre Paese. La Gioconda per quello che rappresenta artisticamente e per com’è fatta sulla cover dell’EP, vuole simboleggiare semplicità, patriottismo e ricerca del sublime celato.
Come possiamo riassumere Nel momento del bisogno?
“Nel momento del bisogno” è un disco per affogare con stile. Un’ironica presa di coscienza di fronte ai cambiamenti sociali e alla loro inarrestabile evoluzione. Un cantautorato pop-rock-indietronico che rimanda a un’idea di cantautorato, che pur non rinunciando ai contenuti e ai messaggi “profondi” e “nobili” di quello tradizionale, guarda per melodie e suoni al pop. Un genere sempre aperto a nuove contaminazioni sonore, una scrittura che non perde di vista certi giganti della tradizione cantautorale italiana.
Ci sono altre influenze, non musicali, presenti nel disco o nel vostro percorso? Quali?
Madre natura ed i suoi insegnamenti.
E adesso? Prossimi step?
Cercare di dare l’espressione ed il vestito migliore ai nostri brani, ne abbiamo uno zaino pieno.
a cura di
Conza Press