Pit Coccato e il suo album “What I Need”

Pit Coccato e il suo album “What I Need”
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Pietro Coccato, in arte Pit Coccato, è un giovane musicista di Novara che, dopo un periodo di intensa attività musicale all’estero e un EP alle spalle, ha pubblicato a marzo di quest’anno il suo primo album dal titolo “What I Need“.

Incuriosita dal suo nuovo progetto full lenght e dal suo stile squisitamente nostalgico ed internazionale, ho deciso di fare due chiacchiere con Pit.

Di seguito l’intervista.

Ciao Pietro. Partiamo con una domanda di riscaldamento: chi è Pit Coccato?

C’è la mia biografia ufficiale, e poi ci sono io, un bravo ragazzo che ama la musica e si impegna al massimo per promuoverla, anche a costo di litigare con amici e parenti.

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waits . Tom . 📸: @agnemag

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Sono stato segnato da un lungo periodo in cui ho vissuto e suonato all’estero che ha plasmato il modo che ho di esibirmi, dalla mia attitudine al modo che ho di cantare e suonare. Quando ho iniziato non avrei mai potuto immaginare di poterlo fare così su grande scala, e ne sono contentissimo.

Tu canti in inglese, scelta artistica piuttosto coraggiosa nel panorama musicale italiano di oggi. Cosa ti ha indotto a prendere questa decisione?

Fare il musicista è un lavoro complicato, soprattutto in Italia. Se lo faccio, devo farlo nella maniera più sincera possibile. Oltre a questo, credo che in inglese, per il genere faccio, riesca a esprimermi meglio che in qualsiasi altra lingua. 

È da poco uscito il tuo nuovo album dal titolo “What I Need”. Ascoltando qualche brano dello stesso è stato immediato trovarvi tinte scure e sonorità quasi nostalgiche. Di cosa parla questo tuo nuovo progetto full length?

“What I Need” parla del confine tra sanità e follia, argomento spesso affrontato nel mio genere di musica. La differenza è che ognuno li vive in modo unico, e le canzoni che ne scaturiscono sono varie. Per quanto mi riguarda, ho voluto affrontare questi temi dipingendoli con una musica cupa in una forma, se vogliamo, inusuale per i tempi che corrono, ossia il concept album.

Per quanto riguarda le sonorità, sono contento che ti abbia trasmesso queste emozioni. Mi sono occupato personalmente di scrivere tutte le musiche, tutti i testi, gli arrangiamenti e di realizzare la produzione artistica che confeziona il prodotto finale. Come dicevo prima, è un lavoro estremamente sincero.

È stata soprattutto “Curtain Call” a destare la mia attenzione, tra tutte le canzoni del nuovo album. Qual è la storia narrata da questa canzone e, in particolar modo, dal suo video ufficiale?

Curtain Call” non trae ispirazioni precise direttamente dalla vita vera. E’ il racconto in prima persona di un uomo che uccide la propria amata perché non può farne a meno, nonostante il dolore che ciò comporta. La musica stessa si abbina al testo, poiché ricorda una marcia funebre.

La canzone è una trasposizione metaforica di questo concetto: a volte prendiamo decisioni sbagliate pur essendo consapevoli delle conseguenze. Il video è incentrato sulla trama narrata nella canzone, con lo zampino di Erika Errante.

Saluta gli amici di The Soundcheck con la citazione di una tua canzone!

Whatch past my eyes and you’ll be able to understand how hard i try to keep these feelings from blowing up my head“. Cioè: se fate attenzione a questo disco, potrete capire il casino che mi frulla in testa.

a cura di
Annalisa Senatore

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Annalisa Senatore

Annalisa all’anagrafe, ma sul web e nel cuore lei è @annamatita_. Nata e cresciuta a Siracusa, ha una laurea in psicologia, una in neuroscienze, un master in comunicazione digitale eeeee Macarena! Vive a Bologna dal 2015 ed è proprio in questa meravigliosa città che ha conseguito la prestigiosa specialistica in “Casi umani: dove trovarli (e lasciarli)”. Social media manager, press officer, sniffatrice seriale di libri, sosia ufficiale di Amy Winehouse e orgogliosissima Serpeverde.

4 pensieri su “Pit Coccato e il suo album “What I Need”

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