Clio and Maurice: il ricambio generazionale a Milano

Clio and Maurice: il ricambio generazionale a Milano
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Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con un duo stranissimo quanto eccentrico, solo voce e violino, nient’altro, eppure era da tempo che non ci avvicinavamo ad un progetto così ben strutturato e sincero.

Vi presentiamo Clio and Maurice, da Milano, che, nonostante la lunga gavetta, hanno pubblicato oggi il loro primo singolo dal titolo Lost.

Buona lettura!

Ciao ragazzi, presentate il vostro progetto a chi vi sta scoprendo per la prima volta con quest’intervista? Cosa dovrebbe assolutamente sapere prima di ascoltarvi?

Clio: “Voce e violino sono una formazione azzardata, ma eravamo curiosi di lavorare insieme e quelli erano i nostri strumenti. Il risultato finale è stato inaspettato, non avevamo idea sarebbe piaciuto a un pubblico, ma con il tempo abbiamo preso più confidenza con queste sonorità e ora non potremmo immaginarle altrimenti.”

Martin: “Di stare attenti, ogni tanto cercheremo di farvi piangere.”

Come mai avete scelto Lost come primo singolo? In che modo vi rappresenta?

Martin: “È stato scritto mesi dopo i nostri primissimi brani, ed è il nostro primo tentativo di forma canzone. Ci sembrava avesse il giusto equilibrio tra ispirazione e controllo.”

Clio: “Parla di una fase ben precisa delle nostre vite, in cui oltre a sentirci persi nel mondo ci sentivamo persi dentro noi stessi.”

Avete altri progetti musicali oltre questo? Ambizioni e futuro di Clio and Maurice?

Martin: “Io ho suonato per molti anni nei Pashmak, Clio ha esperienza come cantante soul e sta studiando jazz. Direi continuare a crescere, sia professionalmente sia dal punto di vista musicale.”

Cosa sta succedendo, musicalmente parlando, a Milano?

Martin: “Incomincia a vedersi un primo ricambio generazionale: alcuni progetti si arenano, altri si fanno avanti. Una delle cose che ho notato di più è una maggiore propensione all’inglese e alla musica internazionale rispetto al resto d’Italia. È una cosa per cui noi tifiamo tantissimo, ma bisogna stare attenti a guardare davvero fuori e a non rimanere a raccontarsela qui a casa.”

Siamo nuovi in città, ci dite tre posti che dovremmo cominciare a frequentare?

Martin: “Non siamo grandi animali notturni, ma se volete sentire il polso musicale della città tre posti, diversi e complementari, potrebbero essere Macao per l’elettronica, Arci Ohibò e Mare Culturale Urbano per la musica suonata.”

Esistono altre coppie voce e violino, che voi sappiate?
Potreste cercavi, fondare un club o un mega ensemble musicale!

Martin: “Pensavamo di essere gli unici sciroccati ad avere un’idea del genere ma credo lo stia facendo anche qualcun altro a Barcellona.”

Ma Lost, la serie, l’avete vista?

Clio: “Nonostante abbia visto moltissime (fin troppe) serie nella mia vita no, anche perché da ragazzina mi è stato spoilerato il finale.”

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Conza Press

2 pensieri su “Clio and Maurice: il ricambio generazionale a Milano

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