Con marzo più che avviato, proseguono le segnalazioni del vecchio Andrea riguardo nuova musica in giro per il globo. Qualche canzone rock, qualche canzone più cantautorale, qualche cosa di metal, qualche cosa di world…
Siamo in pieno marzo, tra colpi di sole e bottarelle di pioggia. In questo folle meteo, il meteopatico Andrea è qui, di nuovo, con qualche canzone da consigliarvi. Anche stavolta tanta varietà, dal metal al pop a sonorità più oscure e melanconiche, senza per questo dimenticare sprazzi di geniale follia.
Artista: Loving Backwards
Brano consigliato: Nothing But Air
Genere: Indie Rock
Nazionalità: Germania
Circa 5 anni fa incontrai (virtualmente) i Loving Backwards. Erano strani, in senso buono. Ora si ripresentano con una nuova release, con una situazione piuttosto diversa. Tuttavia, questa “Nothing But Air” ha un mood molto pacifico, rilassato, dilatato, con qualche vibrazione da tardi Anni ‘90. E per me, che la mia comfort zone musicale è proprio insita tra il 1990 e il 1998, è un plus innegabile. È uscito anche il loro album, “Rubbish Twilights”. Fatevi un regalo e scoprite i Loving Backwards.
Artista: Second Idol
Brano consigliato: Postcolonical Blues
Genere: Post Punk
Nazionalità: Australia
I Second Idol propongono una interessante mistura di influenze: si va dal post punk / new wave allo shoegaze, più qualcosa che potremmo accostare, seppur vagamente, a quel metal che si crogiola nelle atmosfere dilatate ed eteree. Il tutto per 6 minuti e 19 secondi di atmosfera cupa e decadente che personalmente ho apprezzato dall’inizio alla fine. Ottima qualità sonora, ottima produzione, ottimo mix. Che dire di più?
Artista: Andvari (feat. Dama)
Brano consigliato: Ashen Earth
Genere: Gothic
Nazionalità: Italia
Il buon Andvari torna con un secondo singolo. Dopo “8:31”, “Ashen Earth” si spoglia dei piccoli (pur pregevolissimi) compromessi e si presenta in tutta la sua vera essenza: un po’ melanconico, estremamente raffinato e con quell’ombra musicale da reminescenze gotiche che male non fanno. A dargli manforte, la voce della band Dama, Barbara Schera Vanoli. Un crescendo davvero di livello.
Artista: Sonamò
Brano consigliato: Ma che vuò
Genere: World Music
Nazionalità: Stati Uniti d’America
Napoli, Rio de Janeiro, San Francisco. Cosa hanno in comune queste tre città? Non ne ho la più pallida idea, so solo che “Ma che vuò” è un delizioso melting pot di influenze, origini diverse che si uniscono in un brano fresco, che unisce le tradizioni di tre realtà molto diverse ma accomunate da qualcosa di indefinito. “World music” non è il termine più adatto per inquadrare Sonamò, ma per certi versi sì. Lo so, è un ossimoro, ma è proprio questo il bello.
Artista: Joe La Truite
Brano consigliato: Bad Death City
Genere: Rock/Metal
Nazionalità: Francia
Da Marsiglia con furore, è proprio il caso di dirlo. Avete presente i Mr Bungle del buon Mike Patton? Ecco, le vibes di base sono quelle. I Joe La Truite giocano molto sul mix di energia, spruzzate di funk, cantilene e dissonanze. Il tutto con una precisione che denota una preparazione musicale di non poco conto (altrimenti sarebbe venuto fuori un casino allucinante). Fuori di testa, dannatamente fuori di testa. Che goduria.
Artista: Johnny Wind
Brano consigliato: Escape (Living Strange Days)
Genere: Rock
Nazionalità: Italia
Bel mood, bella atmosfera un po’ retrò, con quella sensazione da bano da luce soffusa e serata casual-elegante tra amici. Menzione d’onore alla sezione ritmica basso-tastiere. Se volete qualcosa di elegante e raffinato, ma senza la puzza sotto il naso, “Escape (Living Strange Days) di Johnny Wind è la canzone che fa per voi.
Artista: Adriano Spirito
Brano consigliato: Kids with adult faces
Genere: Rock
Nazionalità: Italia
A me l’arte medievale piace. Tuttavia, è innegabile che persino i maestri più preparati e intoccabili della pittura medievale avevano un difetto: per rappresentare bambini e infanti in generale, erano negati (‘na chiavica, si dice nel gergo dei Beni Culturali). Unite questa presa di coscienza con un arrangiamento musicale a metà strada tra Candlebox e Blind Mellon (l’ultimissimo periodo grunge, insomma) e capirete perché io abbia goduto come un riccio nei boschi di Cepagatti quando mi sono imbattuto in “Kids with adult faces” di Adriano Spirito, artista italiano che, tra l’altro, abbiamo già incontrato qualche tempo fa proprio in “Andrea Consiglia”.
Artista: The Lovelines
Brano consigliato: Shades of Blue
Genere: Rock
Nazionalità: Stati Uniti d’America
Atmosfere new wave e voce femminile di Tessa che calza a pennello su questi tessuti musicali. I The Lovelines hallo la caratteristica di cambiare spesso genere musicale, spaziando un po’ qua un po’ là, ma questa eterogeneità è compensata dalla qualità sempre presente nelle loro canzoni.
Artista: MYRMANN
Brano consigliato: Folklore
Genere: Rock
Nazionalità: Islanda
C’è del metal, ma soprattutto c’è una grande lezione imparata dall’hard rock. Se questo connubio sembra cozzare in maniera terribile, in realtà “Folklore” funziona egregiamente. Buona produzione, buona capacità di scrittura del testo, bell’arrangiamento: MYRMANN dall’Islanda è un bell’ascoltare
Artista: Spinus
Brano consigliato: Dove eravamo rimasti?
Genere: Indie Rock
Nazionalità: Italia/Svizzera
Approccio un po’ blues, un po’ indie (nel senso buono), qualche soluzione che vagamente potrebbero richiamare il jazz (quello più basilare, ma comunque sorprendente). Spinus viene da Pistoia ma vive a Losanna, laddove tanti suoi coetanei si immergevano nel punk rock, lui sviava e rimaneva rapito dal mondo del blues. Dove eravamo rimasti? Ah, sì: “Dove eravamo rimasti?” è un biglietto da visita di un progetto davvero promettente
Artista: Olive Dares the Darkness
Brano consigliato: Welcome to the Club (PlanetRobot Incantations Mix)
Genere: Elettronica
Nazionalità: Stati Uniti d’America
Suono e atmosfere oscure, eteree, che, in qualche maniera “subdola”, creano una connessione con l’ascoltatore che viene attratto come un magnete. Influenze dei Massive Attack, ma senza rinunciare a un tocco molto personale e molto riconoscibile. Olive Dares The Darkness è una bella scoperta e questa canzone è in costante repeat nelle mie cuffie da qualche giorno a questa parte. Ascoltare per credere, poi mi farete sapere.
Artista: Sacromud
Brano consigliato: The Hider and the Seeker
Genere: Rock
Nazionalità: Italia
Il bello della scoperta è anche rendersi conto di essere di fronte a una canzone del 2022. Sì recente, ma non di primissimo pelo. Fatto sta che qui c’è della gran qualità. Rock con influenze da blues moderno, gusto melodico degno del pop di qualità (quindi che si vede e si sente pochissimo oggigiorno) e qualche piccola chicca anche a livello di video a corredo. Ottimo groove, ottima produzione, bella sezione ritmica, bella sezione solistica. Insomma, bello tutto, belli Sacromud.
a cura di
Andrea Mariano
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