Peligro, tra canzoni e fiammiferi

Peligro, tra canzoni e fiammiferi
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Andrea, in arte Peligro, ha 25 anni e scrive canzoni in cucina di notte con penna, vino e chitarra

Con la sua voce raschiante canta la sua romanità, la sua voglia di vivere, sognare e sperimentare.

Incuriosita dal suo ultimo progetto musicale, ho deciso di fare due chiacchiere con Andrea e di entrare un po’ di più nel suo mondo fatto di parole, viaggi e fiammiferi.

Prima curiosità: perché hai scelto “Peligro” come nome d’arte?

“Il nome Peligro mi venne dato da uno dei miei migliori amici ai tempi del liceo. Facevamo parecchi casini ed io in particolare ero solito mettermi in situazioni pericolose senza apparenti validi motivi.”

“Cosi Lorenzo, dopo l’ennesimo problema in cui mi ero ficcato, ispirato dalle iniziali del mio cognome (Pellegrino), mi chiamò Peligro. Da quel giorno diventò uno dei miei soprannomi, nonché nome d’arte.”

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Sei romano ma c’è una forte impronta sudamericana nella tua comunicazione artistica e musicale. Da dove proviene?

“Natale 2017, Cuba. Il mio amore per il Sud-Centro America è nato in quei giorni. Cuba è un posto dannatamente malinconico, non saprei come descriverlo.”

“Mi ricorda il cielo di campagna, l’odore del fango mischiato con la neve sul marciapiede, una mattina di primavera silenziosa. Ha più facce, non riesci a capirla, torni a casa e non capisci cosa stai provando: la studi, ti studi, non capisci, t’incuriosisci, t’innamori.”

“Dopo quel viaggio a Cuba sono dovuto tornare in Sud America ed ogni paese non ha fatto altro che ispirarmi ed emozionarmi.”

“Tra le strade del Messico, le onde della Costa Rica, le foreste colombiane, si nasconde qualcosa che mi fa sentire libero e così vivo che solo a scriverlo vorrei correre. Grazie per aver notato quest’impronta.”

So che hai da poco avviato un progetto legato al lancio dei singoli del tuo nuovo EP. Ogni 16 del mese pubblichi un inedito. Come mai proprio il 16?

“Qua a Londra siamo un team di 4 ragazzi a lavorare sul progetto “Peligro”. Un giorno, proponendo quest’idea di un EP/playlist a rilascio mensile, chiesi ad ognuno di loro un numero. Dividendo poi la somma per 4 (membri del gruppo) uscì il 16. E 16 fu.”

E che mi dici dei fiammiferi in sequenza numerica sulle copertine dei singoli?

“Quando il 16 giugno uscirà la copertina dell’ EP/playlist, tutto avrà più senso, dovrete pazientare fino a quel giorno per dare un significato ad ogni copertina. Con l’occasione vorrei ringraziare Eskape, mio grande amico e apprendista grafico che ha curato gran parte dei miei contenuti, video e copertine fino ad ora. Ayo’!”

Ascolto le tue canzoni e avverto una dimensione nostalgico-romantica. Puoi anticiparci qualcosa del nuovo EP e di ciò che vuole trasmettere all’ascoltatore?

“Non sono mai stato un grande latin lover: spesso m’invaghisco di qualcuno per qualche giorno, poi quel fuoco, non capisco ancora perché, svanisce. Credo che la mia mente voglia alimentare questo fuoco, che poi si riversa nelle canzoni.”

“Trattandosi di amori mai veramente consumati, di ricerche incompiute, presenti ma svanite, inevitabilmente la mia scrittura assume un tono nostalgico-romantico.”

“Anche se ogni volta mi ripeto di scrivere una canzone più “presa bene”, niente, non mi viene naturale. Un giorno forse arriverà la primavera e le mie canzoni sorrideranno.”

“Ciò che voglio trasmettere all’ascoltatore è il momento racchiuso nella canzone. Ogni volta che qualcuno ascolta una mia canzone voglio si senta come quando la domenica ti svegli, resti pigro a letto e non sai ancora che tempo c’è fuori.”

Saluta gli amici di The Soundcheck con una citazione tratta da una tua canzone!

“Ciao amici di The Soundcheck, spero “d’incontrarvi presto su uno scoglio a Napoli“!”

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A cura di
Annalisa Senatore

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Annalisa Senatore

Annalisa all’anagrafe, ma sul web e nel cuore lei è @annamatita_. Nata e cresciuta a Siracusa, ha una laurea in psicologia, una in neuroscienze, un master in comunicazione digitale eeeee Macarena! Vive a Bologna dal 2015 ed è proprio in questa meravigliosa città che ha conseguito la prestigiosa specialistica in “Casi umani: dove trovarli (e lasciarli)”. Social media manager, press officer, sniffatrice seriale di libri, sosia ufficiale di Amy Winehouse e orgogliosissima Serpeverde.

3 pensieri su “Peligro, tra canzoni e fiammiferi

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