“My Love Story with Yamada-kun at Lv999”: tra combo sentimentali e bug emotivi

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My Love Story with Yamada-kun at Lv999 (山田くんとLv999の恋をする, Yamada Lv999 no Koi wo Suru) è un manga scritto e disegnato da Mashiro. In Italia dal 22 aprile è disponibile il primo volume del manga grazie a Star Comics

L’annuncio dell’arrivo di My Love Story with Yamada-kun at Lv999 risale allo scorso ottobre, durante il Lucca Comics. Finalmente approda anche in Italia la commedia romantica più attuale di sempre e The Soundcheck ha avuto l’occasione di leggerla in anteprima! La serie al momento ha un anime, alla prima stagione, disponibile su Crunchyroll, e una live action. Quest’ultima, uscita qualche settimana fa, ha debuttato al quinto posto al box office giapponese, totalizzando 95,7 milioni di yen (circa 593mila euro) nei suoi primi tre giorni di programmazione.

I personaggi di Yamada e Akane in FoS
(Fonte: Pinterest)
Una trama semplice ma d’impatto

Akane Kinoshita, studentessa universitaria, e Akito Yamada, liceale e gamer professionista, sono i protagonisti di questo manga. Entrambi giocano a Forest of Savior (in breve FoS), un gioco multiplayer online fantasy (MMORPG, Massime Multiplayer Online Role-Playing Game). Nel primo capitolo i due si incontrano ad una convention del gioco e Akane, appena lasciata dal suo ragazzo, quando incontra quest’ultimo finge che Yamada sia il suo nuovo fidanzato. Da qui nascerà una spirale di emozioni, incontri e avventure non solo nel mondo reale ma anche in FoS. Infatti, Akane e Yamada nel gioco fanno addirittura parte anche della stessa gilda, posto dove peraltro hanno il loro vero e primo incontro, anche se virtuale.

My Love Story with Yamada-Kun at Lv999 è una storia unica nel suo genere. La fusione tra manga, anime e videogiochi è sempre stata popolare nell’ultimo decennio. Vedere però un manga che tratta concretamente di un videogioco, seppur fittizio, in maniera romantica… È una novità!

Yamada e i membri della gilda
(Fonte: Google Immagini)
Il mondo “otaku” in una chiave romantica

Il termine “otaku” emerse negli anni ‘80 dall’autore Akio Nakamori e vuole indicare una persona che nutre un fervente interesse per un certo tipo di media. Solitamente questa persona è appassionata di manga oppure anime, ma oggigiorno comprende anche qualsiasi persona che consuma altri media. In Giappone questa parola ha assunto fin da subito una accezione negativa, stigmatizzando le persone otaku come deviate, asociali e spesso dall’aspetto eccentrico. Questo implica che coloro definiti otaku sono talmente ossessionati da quel manga/gioco/anime dal finire per isolarsi.

All’estero invece, il termine si utilizza in chiave positiva, riunendo sotto la stessa parola persone semplicemente appassionate di tali universi. Nel caso di My Love Story with Yamada-kun at Lv999, questa parola si lega a coloro che giocano a FoS in una connotazione dignitosamente buona. Anzi, profondamente legata al termine dell’amicizia.

Yamada può essere visto come un gamer otaku: Fin da subito appare come una persona fredda, che quasi non sembra sia capace di relazionarsi. Ma questa prima impressione scivola subito via arrivando alla fine del volume. Yamada infatti, nei confronti di Akane, si rivelerà comunque una persona gentile e sensibile… Ben lontano dall’immagine tradizionale di un otaku.

Inoltre, come poco prima affermato, l’amicizia è una chiave fondamentale senza il quale il manga non potrebbe procedere. La gilda Chocolate Rabbit di Akane e Yamada si rivelerà una cornice piena di personaggi che non solo movimenteranno la storia, ma la renderanno unica, portandola passo dopo passo verso il fulcro del manga: una storia d’amore che si intuisce già dalle prime pagine tra i due protagonisti! Insomma, si può dire che la rappresentazione degli otaku in questa opera di Mashiro non sia positiva… di più!

I due protagonisti
(Fonte: Google Immagini)
Ma quindi vale la pena leggerlo?

Assolutamente sì! Nonostante la nota iniziale drammatica che vede Akane lasciata dal suo ex ragazzo, dopo le lacrime, si intravede la forza di volontà di andare avanti. Il primo volume è scorrevole e la storia non procede troppo velocemente, anche se tiene un passo abbastanza sostenuto. Diciamo che sicuramente non annoia, anzi insegna. Infatti, chi non è familiare con l’universo del gaming troverà utile questo manga anche per imparare terminologie e dinamiche di quel mondo. Bisogna però considerare che My Love Story with Yamada-kun at Lv999 non è il solito tradizionale shoujo, anzi, si potrebbe considerare a tratti un josei.

I manga shoujo sono tradizionalmente rivolti ad un pubblico femminile giovane: solitamente i personaggi sono adolescenti, vanno al liceo e la storia si sviluppa prettamente a scuola. Inoltre, la storia romantica è idealizzata, quasi irrealistica. Questo manga, invece, propone una ragazza universitaria, tematiche difficili (come una rottura, l’insicurezza e altro), uno stile dei disegni più sobrio (ad eccezione dei personaggi di FoS)… Tutti tratti tipici di un josei. Quest’ultimo si può definire come la sorella maggiore dei manga shoujo.

In sostanza, come titolo non è da sottovalutare! Per chi apprezza il romanticismo in una chiave più matura, sarà una lettura piacevole, carina e soprattutto realistica.

a cura di
Rachel Anne Andres Rialo

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