Nuovi sperduti, edito Edizioni Efesto, è il terzo romanzo di Valerio Carbone che ci porta in una Roma popolata da letterati e aspiranti ladri…
Nuovi sperduti è un romanzo piccolo, meno di duecento pagine, capace però di raccontare i dubbi, gli affanni e i tormenti di una generazione che cerca di adattarsi alla realtà. Una storia che dalla quarta di copertina sembra una cosa ma, quando ti addentri tra le pagine del libro, si rivela essere tutt’altro. Un racconto popolato da personaggi peculiari in cui però è possibile rivedersi.
I nuovi sperduti
Ma perdersi tra le strade di Roma significa anche perdersi dentro di sé.
Il parigino Benoit, detto Banana, viene contattato dal suo amico Sorcio per un misterioso, e improvviso, lavoro a Roma. Una volta li, però, scoprirà di essere un tassello fondamentale in un piano per rubare la Gioconda.
Impiegato ai Musei Vaticani sarà costretto a fare i conti con una “banda” sgangherata e si ritroverà a vivere una dolce vita romana. Nella Capitale, grazie all’incontro fortuito con lo scrittore Daniele Lanterna, entrerà in contatto con un gruppo di artisti e troverà il coraggio di inseguire un suo sogno…scrivere un libro.
Ma la dolce vita, con le sue tentazioni, metterà a dura prova Benoit…

Musica e letteratura
Puoi avere tutto ma proprio tutto dalla vita, ma il mal di scrivere è una ferita che rimane aperta per sempre
Lo stile di scrittura di Nuovi Sperduti è perfetto per la storia raccontata. Tagliente, particolare, a tratti veloce a tratti lento, condito con un pizzico di ironia.
Benoit ci racconta la sua storia senza filtri come se fosse uno stream of consciusness. Dubbi, desideri e paure si intrecciano capitolo dopo capitolo mentre lui insegue il sogno e l’esempio di grandi autori che hanno fatto la storia.
Non c’è solo Valerio Carbone in questo libro; tra le righe incontriamo Haruki Murakami, John Fante, Steinbeck e altri grandi nomi della letteratura. Miti da inseguire, modelli da eguagliare.
Carbone ci fornisce anche una colonna sonora da usare come sottofondo durante la lettura. Per immergersi pienamente nella storia, infatti, vi consiglierei di mettere in cuffia i brani che vengono citati nel romanzo accompagnandoli, magari, con una birra o un bicchiere di Chardonnay.
Master e pedine
I personaggi sono peculiari, estremamente umani. Ognuno di loro è in lotta con i propri demoni e i propri sogni: un rapporto difficile con il padre, un tradimento o la gelosia. Situazioni in cui ognuno potrebbe rivedersi.
Abbiamo i “letterati” che si muovono in una Roma notturna e si incontrano per gli slam e la banda di Sorcio, che sta progettando il colpo del secolo.
“È più difficile scrivere o rubare la gioconda?” Se lo chiede Benoit, e anche il lettore.

E poi abbiamo Lui: Sorcio. Colui che ha dato inizio alla storia, che ha trovato un posto di lavoro a Benoit ai Musei Vaticani e messo insieme la banda. Chi è quest’uomo misterioso che muove le fila di innumerevoli vite. Un master che detta le regole del gioco nell’ombra, senza mai farsi vedere. Una figura geniale e carismatica, dal modo in cui tutti ne parlano…ma sarà davvero così?
Abbiamo personaggi che si muovono per le strade di Roma, sperduti, perdendosi in dissertazioni filosofiche e letterarie, cercando la loro strada e risposte a domande che potrebbero rimanere per sempre in sospeso. Perché, dopotutto, è così che funziona la vita.
Nuovi Sperduti è un romanzo diverso dal solito, un’opera che non ti aspetteresti. Benoit, in breve tempo, è diventato come un amico. Mi ha fatto incazzare e sorridere e mi è sembrato, in più di un’occasione, di essere li, con lui, mentre beveva una birra e fumava una sigaretta cercando una storia da raccontare.
Ma quindi, alla fine, è più facile scrivere o rubare la Gioconda? Per saperlo, credo, dobbiate chiedere a Benoit!
a cura di
Laura Losi
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