“Tapu”, l’importanza dell’istruzione raccontata da Liu Zhenyun

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Pubblicata nel 1987, Tapu è la prima novella dello scrittore cinese contemporaneo Liu Zhenyun. Nonostante l’opera più famosa dell’autore sia Someone to talk (一句顶一万句) (premio letterario Mao Dun nel 2011), Tapu è il racconto che meglio rappresenta le caratteristiche e lo spirito del neorealismo, tra tensioni sociali e il rapporto turbolento di centro e periferia

Tapu è l’opera iniziale di una serie di novelle che raccontano lo svuotamento fisico e morale di tutte quelle realtà sociali che da sempre sono considerate il pilastro della cultura sociale maoista: l’esercito, il lavoro e la scuola. In ogni suo racconto, Liu Zhenyun non manca di interrogarsi sulla realtà cinese post-maoista, fatta di una nuova stratificazione sociale lontana dagli ideali socialisti. In particolare, nasce una nuova classe sociale destinata ad essere ben distante dall’essere felice: il cittadino medio. Visto dagli occhi dei contadini come “l’aspirazione massima a cui arrivare”, il piccolo cittadino deve condurre la propria esistenza cercando di lottare contro i classici contrattempi quotidiani senza un modello di riferimento principale.

Da un lato, una dirigenza sempre meno interessata ai valori sociali e politici del passato, dall’altra i contadini o, meglio, i figli dei contadini, desiderosi di andarsene dalle povere campagne per tentare la fortuna in città. L’unico modo per riuscirci è trovare un impiego dignitoso, impresa particolarmente difficile per un contadino incapace di leggere o scrivere. Per questo motivo, il raggiungimento degli obiettivi scolastici era, ed è ancora oggi, essenziale. Le scuole istituite nelle campagne del Novecento erano molto diverse rispetto a quelle in città, e i giovani contadini dovevano impegnarsi il doppio per riuscire ad accedere alle migliori università nazionali, il pass perfetto per trovare un lavoro decoroso. L’etica del sacrificio individuale rimane, quindi, uno dei pochi valori rimasti dalla Cina classica fino ad oggi.

Il futuro deciso dalla scuola

Tapu è un piccolo paesino delle campagne cinesi, il cui nome deriva da una pagoda instabile, senza tetto, nelle cui vicinanze è situata la scuola, dove l’insegnate di storia presenta per la prima volta l’esame statale di ammissione all’università. Il protagonista, nonché narratore del racconto, è Wang Quan, un giovane contadino che stanco della sua condizione di povertà si prepara, insieme agli altri compagni di classe, per l’esame più importante delle loro vite. Il ragazzo desidera diventare un funzionario governativo per liberare la nazione dai funzionari locali corrotti, che abusano del loro potere. Wang Quan vive, come tutti i ragazzi presenti in quella scuola, in condizioni precarie.

La loro estrema povertà si riflette non solo nell’abbigliamento sgualcito, ma anche nell’alimentazione; essendo costretti a mangiare panini duri e insipidi per mancanza di posate. Ben presto Wang Quan si invaghisce di una sua compagna di classe, Li Ailian. Le condizioni economiche e famigliari della ragazza sono disastrose. La giovane vive in una capanna con un padre alcolizzato, una madre succube del marito e tanti fratelli che divorano ogni traccia di cibo presente in casa.

L’entrare all’università sarebbe significato per la ragazza uscire dalla povertà, scappare dalle angherie del padre violento e cambiare vita con sua madre e i suoi fratelli. Tra Wang Quan e Li Ailian nasce una storia di amore, di profonda amicizia e conforto reciproco. La giovane dovrà però sacrificare il suo sogno di libertà per amore della sua famiglia: il padre si ammala e lei si sposa con un matrimonio combinato per pochi soldi. A Wang Quan non resta che lottare da solo per il suo futuro, sfidando la concorrenza spietata dei suoi compagni di istituto e le umiliazioni continue del maestro Ma Zhong.

Un esame che cambia radicalmente la vita

Prende il nome di gaokao, l’esame più importante della carriera di uno studente cinese, l’unico mezzo capace di rivoluzionare il prestigio lavorativo futuro. Questo esame statale di ammissione all’università viene svolto all’ultimo anno delle superiori e, in base al punteggio ottenuto, si decide in quale università lo studente potrà accedere. Più è alto il punteggio, più è probabile essere ammessi agli istituti più prestigiosi, e una laurea nelle università più accreditate in Cina, corrisponde ad una posizione lavorativa di pregio. Ancora oggi, il gaokao è temuto dai giovani cinesi che si preparano per mesi studiando tra libri e lezioni scolastiche di giorno, e corsi serali con tutor privati fino a tarda notte.

L’esame di ammissione all’università ha una storia antichissima. Già al tempo di Confucio esisteva un sistema di esami per accedere alle cariche governative più alte. Nell’era socialista, dopo l’istituzione della Repubblica Popolare Cinese, il valore dato all’istruzione non cambiò: entrare in un’università d’elité negli anni Ottanta così come oggi ha la stessa importanza. Con il governo socialista odierno, il solo accedere all’università non garantisce l’ingresso all’apparato governativo, però assicura un futuro lontano dalla miseria economica. Essere ammessi all’università ad oggi, è il passaporto per la scalata sociale, il ponte che permette di passare dai governati ai governatori.

fonte: Amazon.com, copertina di Tapu di Liu Zhenyun
Un collettivismo che si perde nell’Io

In Tapu, tutta la miseria e le speranze di un gruppo di giovani contadini sono raccontate ed analizzate con cura. Con toni cinici e disincantati, Liu Zhenyun descrive al meglio la perdita dei valori legati al benessere comune per lasciar spazio alla realizzazione delle proprie ambizioni e al proprio tornaconto personale. A nulla sono servite le infinite campagne politiche degli anni Sessanta e Settanta in Cina, l’ideologia collettivista non è riuscita a sopprimere l’egoismo innato proprio della natura umana. La vittoria comune e l’amore per la propria comunità sono un ostacolo per la concretizzazione dei propri sogni.

Di questo ne è esempio la giovane Liu Ailian, la cui bontà d’animo e cura per la famiglia la trascina nel baratro. Il profondo individualismo è sottolineato anche dall’assoluto rifiuto di alcuni compagni di classe di Wang Quan nel prestare il loro manuale a chi non aveva la possibilità economica di comprarlo perché considerato potenziale avversario. Le opere brevi di Liu Zhenyun sono affreschi importanti e veritieri delle molteplici realtà e contraddizioni che stanno gradualmente emergendo dalla seconda metà del Novecento fino ad oggi, dove l’unità nazionale rimane sempre e solo di facciata.

a cura di
Elisa Manzini

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