I Five Sides aprono l’anno con “Amnesia”
Con “Amnesia”, i Five Sides inaugurano l’anno con un singolo che lascia intravedere il loro potenziale ma non riesce a colpire nel segno. Il brano affronta un tema profondo e complesso come la depressione, ma lo fa con un equilibrio che a tratti sembra instabile, lasciando un senso di incompletezza.
Il punto di forza di “Amnesia” è indubbiamente il ritornello: orecchiabile, intenso e capace di imprimersi nella mente fin dal primo ascolto. La linea vocale del refrain è costruita in modo intelligente e cattura l’attenzione, diventando la parte più memorabile della canzone. Tuttavia, proprio questa forte centralità del ritornello mette in evidenza la debolezza delle strofe.
Le strofe, purtroppo, mancano di mordente. La costruzione melodica appare monotona e non riesce a creare quel crescendo emotivo che ci si aspetterebbe da un pezzo che vuole affrontare temi così intensi. Si percepisce un tentativo di costruire tensione, ma l’esecuzione risulta troppo lineare, quasi timida, facendo sì che l’ascoltatore perda interesse prima di essere colpito dal ritornello.
Dal punto di vista del sound, i Five Sides propongono un alternative rock dalle sfumature underground, ma l’arrangiamento complessivo non riesce a distinguersi. I toni ruvidi e l’atmosfera oscura sono presenti, ma mancano quei dettagli sonori che potrebbero rendere il brano davvero unico. È un pezzo che funziona, ma non sorprende.
In definitiva, “Amnesia” è un brano con buoni spunti, ma ancora acerbo. I Five Sides dimostrano di avere idee interessanti e un approccio sonoro promettente, ma per emergere davvero nel panorama alternative rock serve più coraggio e una scrittura che coinvolga l’ascoltatore dall’inizio alla fine. Resta la curiosità di scoprire se il loro album d’esordio riuscirà a colmare queste lacune e a valorizzare appieno il potenziale della band.
a cura di
Staff
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