2024: un anno di conflitti e speranze – ecco gli eventi che hanno segnato il mondo

2024: un anno di conflitti e speranze – ecco gli eventi che hanno segnato il mondo
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Il 2024 si chiude come un anno complesso, segnato da devastanti conflitti, cambiamenti geopolitici e notizie che hanno scosso il mondo. Questi 366 giorni hanno messo l’umanità a dura prova, tra tensioni crescenti ma forse anche qualche barlume di speranza. Dai conflitti in Medio Oriente alle elezioni europee, passando per eventi inaspettati che hanno toccato anche le vite delle figure più influenti. Per certo, quest’ultimo anno sarà ricordato come un periodo di grandi sfide ma anche di interessanti possibilità per cambiare le sorti di questo compromesso pianeta.

Mentre il 2024 volge al termine è giunto il momento di lasciare alle spalle mesi intensi, ricchi di eventi che hanno segnato profondamente il panorama globale. Dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e Ucraina, alle elezioni negli Stati Uniti e in Europa, fino alla crisi ambientale culminata con l’alluvione di Valencia, il mondo si sta confrontando con cambiamenti di portata storica, che meritano profonde riflessioni.

Sul fronte sociale e culturale, scandali e rivelazioni hanno dominato i titoli dei media italiani e non, mentre nello sport così come dal lato dell’intrattenimento non sono mancati momenti di grande rilevanza. Questo articolo ripercorre i principali avvenimenti che hanno caratterizzato il 2024, un anno complesso e cruciale sotto molteplici aspetti per la nostra società. E’ tempo ora di guardare indietro per riuscire, forse un po’ di più, ad ipotizzare un futuro migliore.

Politica e società. Nel Medio Oriente l’Escalation continua

Sul piano geopolitico, il 2024 è stato dominato dalla crisi in Medio Oriente: il conflitto israelo-palestinese continua a mietere vittime, aggravandosi ulteriormente. Le stime parlano di oltre 41.500 palestinesi morti e 1.900.000 persone costrette a lasciare le loro case, dando vita ad una delle peggiori crisi umanitarie degli ultimi decenni. La parola genocidio, intanto, viene ancora censurata sui media internazionali.

Non solo la violenza del Primo Ministro – dittatore – israeliano Netanyahu non accenna ad arrestarsi, venendo quasi negata dalle cosiddette democrazie occidentali, ma il conflitto, da alcuni mesi, si è esteso anche al vicino Libano da sempre contrario alla politica di oppressione israeliana. La situazione ha raggiunto un punto critico con l’uccisione di Hassan Nasrallah, leader del partito politico reazionario Hezbollah, accentuando la già fragile stabilità territoriale.

L’intensificarsi delle tensioni ha avuto ripercussioni a catena, coinvolgendo altri attori regionali e internazionali. In Siria, ad esempio, l’8 dicembre 2024 ha segnato una svolta storica con la fuga di Bashar al-Assad a Mosca. Dopo più di due decenni al potere, il regime totalitario di Assad è stato abbattuto dai ribelli, aprendo un nuovo capitolo per il paese. Ahmad Husayn al-Shara’, il nuovo leader, eredita una nazione devastata dalla guerra civile iniziata nel 2011, una lotta che aveva anche favorito l’ascesa dell’ISIS.

La caduta di Assad è attribuibile a diversi fattori, tra cui la progressiva perdita di potere del regime a causa, con molta probabilità, dell’indebolimento dei suoi alleati storici. La Russia, impegnata nel conflitto ucraino, e l’Iran, scosso dalle azioni militari israeliane contro Hamas e Hezbollah, hanno lasciato il leader siriano privo del sostegno necessario. La Siria si prepara ora ad affrontare un periodo di transizione che, sebbene porti una speranza di ricostruzione, rimane carico di incertezze.

L’Europa e il resto del mondo

Mentre il Medio Oriente è travolto dai tumulti, l’Europa ha cercato di navigare a fatica attraverso questo panorama politico controverso. A giugno, le elezioni parlamentari europee hanno confermato Ursula von der Leyen come presidente della Commissione Europea.

La sua rielezione è stata accolta dall’opinione pubblica con sentimenti misti, ma rappresenta un elemento di continuità in un contesto di grande instabilità globale. La leadership europea si trova ora di fronte a difficoltà senza precedenti, tra cui il rafforzamento della coesione interna e la gestione di un mondo sempre più polarizzato.

Il potere della ribellione: quando si spegne e quando vuole vincere

Il 16 febbraio, Alexei Navalny, noto oppositore del presidente russo Vladimir Putin, è deceduto nel carcere “Polar Wolf” situato nel Circolo Polare Artico. Secondo le autorità russe, Navalny ha accusato un malore durante una passeggiata, perdendo conoscenza e non riprendendosi più….

Tuttavia, nonostante la causa ufficiale del decesso è stata attribuita ad una aritmia cardiaca, la vedova Yulia Navalnaya ha respinto la versione ufficiale sostenendo apertamente che si sia trattato di un omicidio orchestrato dalle autorità russe. Molti dei leader occidentali infatti hanno mosso forti dubbi sulla morte naturale di Navalny.

Il 24 giugno è stato finalmente scarcerato Julian Assange, il giornalista australiano e fondatore di Wikileaks. Dopo aver diffuso nel 2010 documenti USA riservati che riguardavano crimini di guerra proprio ad opera dell’esercito statunitense, è stato ricercato e accusato di cospirazione.

Rifugiatosi prima nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra e poi incarcerato nella prigione di Belmarsh in UK, ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, tramite un patteggiamento. Assange ha accettato di dichiararsi colpevole del reato di “Giornalismo”, ottenendo così la libertà. Finalmente dopo 14 anni ha potuto fare ritorno in Australia.

Donald Trump rieletto presidente U.S.A.

Il 14 luglio, durante la campagna elettorale per le presidenziali statunitensi, Donald Trump è stato bersaglio di un fallito attentato a Palm Beach, Florida. L’attentato ha avuto numerosi effetti sull’opinione pubblica.

Più o meno nello stesso periodo il presidente Joe Biden ha affrontato molte difficoltà politiche e personali culminate in una caduta durante un evento pubblico che hanno messo seriamente in discussione la sua capacità di proseguire la campagna elettorale. Il testimone è stato raccolto da Kamala Harris, sua vice, battuta poi alle elezioni di novembre proprio da Trump.

Il Time a questo punto elegge per la seconda volta (la prima è stata nel 2016) Trump come persona dell’anno.

Ad oggi, 31 dicembre 2024, saranno trascorsi 1.040 giorni dall’inizio del conflitto in Ucraina, scoppiato il 24 febbraio 2022 con l’invasione russa su vasta scala. La guerra ha causato decine di migliaia di vittime, milioni di sfollati e distruzioni massicce, concentrandosi su città chiave come Mariupol, Bakhmut e Kherson.

L’Ucraina ha ricevuto un ampio sostegno militare e finanziario dall’Occidente, mentre la Russia ha affrontato sanzioni severe e isolamento internazionale. Nonostante gli sforzi diplomatici, il conflitto rimane irrisolto, segnando una delle crisi più gravi in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale.

Crisi climatica: il caso emblematico dell’alluvione a Valencia

Ricordiamo tra gli eventi sicuramente più drammatici, l’alluvione che ha colpito Valencia a fine ottobre: così inaspettato che ha messo in ginocchio la città ma anche le aree circostanti. In poche ore, piogge torrenziali hanno sommerso strade, abitazioni e infrastrutture, causando danni ingenti e lasciando migliaia di persone senza casa. Un disastro naturale, tra i peggiori nella storia recente della regione, che però ha acceso i riflettori sull’urgenza di affrontare concretamente gli effetti drammatici del cambiamento climatico.

Valencia, come altre città mediterranee, è sempre più vulnerabile a fenomeni meteorologici estremi legati all’aumento delle temperature globali. L’alluvione può diventare così un simbolo della necessità di adottare misure sostenibili e strategie di adattamento per mitigare l’impatto di eventi simili in futuro.

Intrattenimento e attualità

Il 5 gennaio Oscar Pistorius è stato rilasciato dal carcere in regime di libertà vigilata, dopo aver trascorso 8 anni rinchiuso per per l’omicidio della propria compagna Reeva Steenkamp nel 2013.

Un processo estremamente mediatico all’epoca, data la fama di Pistorius che ha visto numerosi appelli e aumenti di pena durante i vari gradi di giudizio. Prima condannato per omicidio premeditato, venne poi accusato di omicidio colposo, per poi commutare nuovamente la sentenza nel 2017 in omicidio premeditato.

Il 16 settembre Sean Combs, noto come Puff Daddy, è stato arrestato a New York con l’accusa di traffico sessuale e racket, dopo che almeno dieci donne lo hanno denunciato per abusi sessuali, inclusi stupri e violenze. Le denunce sono poi aumentate nell’arco dei mesi successivi.

Questa vicenda ha scosso profondamente l’opinione pubblica ma anche e soprattutto l’industria musicale, portando l’avvenimento ad essere paragonato con altri scandali sessuali avvenuti nel mondo dello Star System. Attualmente è detenuto senza possibilità di cauzione in attesa del processo previsto per il 5 maggio 2025.

A riempire i rotocalchi italiani anche per questo 2024 le notizie riguardanti l’influencer più conosciuta in Italia, Chiara Ferragni. Dopo lo scandalo legato al lancio del Pandoro Balocco, percepito come un passo falso sul piano comunicativo e commerciale, la Ferragni è stata al centro del gossip nostrano per la problematica separazione da Fedez e la sua inevitabile caduta reputazionale. La speranza, forse, è che l’anno prossimo al di là di altri possibili scandali ci si possa concentrare anche su questioni più rilevanti e magari su personaggi più autentici nel racconto di sé.

Rivelazioni inattese e fragilità umane

Non solo guerre e politica: il 2024 è stato anche segnato da rivelazioni scioccanti che hanno coinvolto il parere l’opinione pubblica. Tra queste, la dichiarazione di Kate Middleton, futura regina del Regno Unito, di essere affetta da un cancro. La duchessa di Cambridge ha annunciato di volersi ritirare temporaneamente dalla scena pubblica per dedicarsi alle cure, una decisione che ha acceso un acceso dibattito. La sua scelta ha mostrato la vulnerabilità di figure percepite come intoccabili, ricordando a tutti che nessuno è immune dalle sofferenze della vita.

Nonostante il periodo difficile, Kate Middleton è tornata ad apparire in alcuni eventi pubblici, pur mantenendo il massimo riserbo sulla sua condizione di salute. Questo gesto ha rafforzato il legame con il pubblico, che ha espresso ampio sostegno alla principessa e alla sua famiglia in un momento così delicato.

Sport

Dal 26 luglio all’11 agosto si sono tenute le Olimpiadi di Parigi e già dal suo inizio sono state segnate da numerose problematiche sollevando polemiche tra atleti e organizzatori. Il Villaggio Olimpico, per esempio, è stato criticato soprattutto dagli atleti che hanno denunciato la mancanza di aria condizionata che rendeva impossibile il riposo e il recupero, spazi abitativi angusti e in alcuni casi anche i vermi nel cibo.

Per alcune gare in acqua invece, l’utilizzo della Senna potrebbe aver causato problematiche di salute ai nuotatori a causa dell’inquinamento ma anche per la presenza di batteri quali l’Escherichia Coli.

Il medagliere italiano conta 40 medaglie: 12 ori, 13 argenti e 15 bronzi, eguagliando il record stabilito a Tokyo 2020. Tra le medaglie d’oro ricordiamo Martinenghi e Ceccon nel nuoto, rispettivamente 100m rana e 100m dorso, e gli storici ori nel Tennis doppio femminile della coppia Paolini-Errani e per la squadra femminile di Pallavolo. Ricordiamo inoltre il bronzo per la grande prestazione di Mattia Furlani con il salto in lungo.

Annata olimpica degna di nota soprattutto per la ginnastica, sia ritmica che artistica: partendo dall’oro di Alice D’Amato nella trave (ginnastica artistica), l’argento della squadra femminile di ginnastica artistica, il bronzo di Manila Esposito alla trave, il bronzo di Sofia Raffaeli (la prima italiana a vincerlo) nell’all-around individuale di ginnastica ritmica.

Il tennis italiano: al centro del mondo

Nel Tennis, il 2024 è stato l’anno di Jannik Sinner. Durante la stagione ha vinto otto titoli ATP, tra cui Australian Open e US Open, due tra i Grandi Slam. Ha inoltre trionfato in tre ATP Masters 1000: Miami Open, Cincinnati Open e Shanghai Open e in due ATP 500: Rotterdam Open e Halle Open.

A fine anno ha inoltre conquistato il titolo alle ATP Finals di Torino, divenendo il primo italiani a riuscirci senza perdere nemmeno un set. Per il Tennis italiano inoltre è importante ricordare la vittoria della squadra italiana maschile alla Davis Cup, in cui lo stesso Sinner ha giocato un ruolo cruciale e la vittoria della squadra italiana femminile alla Billie Jean King Cup, omologo della Davis Cup.

E’ stata la prima volta in assoluto e un trionfo per il tennis italiano.

Non solo tennis: anche il calcio ha avuto i suoi momenti di gloria durante questo 2024 sebbene non abbiano coinvolto direttamente la nostra nazionale. A giugno, infatti, Germania e Paesi Bassi hanno ospitato gli Europei, sicuramente uno degli eventi sportivi più seguiti dell’anno. Dopo il successo italiano del 2021 sugellato dal famoso abbraccio dell’ex CT della nazionale Mancini ed il compianto Vialli, nell’ultimo anno a trionfare è stata la squadra spagnola, dopo un torneo caratterizzato da partite sicuramente più equilibrate rispetto al passato.

Au revoir 2024!

E mentre ci prepariamo ad accogliere il 2025, sorge spontanea una domanda: cosa ci aspetta? Forse la chiave è proprio non avere aspettative, perché potrebbero facilmente essere disattese. Piuttosto, giorno dopo giorno, dovremmo impegnarci a scardinare le barriere dell’indifferenza, sia di fronte ai grandi eventi che alle piccole storie quotidiane.

Trasformare la noncuranza in attenzione e la distrazione in curiosità potrebbe essere il primo passo verso una maggiore consapevolezza collettiva. Solo così, forse, riusciremo a costruire un futuro che, pur non privo di intoppi, potrà sorprenderci in modo positivo.

a cura di
Sara Alice Ceccarelli
Noemi Didonna

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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