Due punti di vista complementari sono alla base del significato di “MOLLARE LA PRESA”, singolo a doppia penna scritto dai due artisti della scena indie odierna: chesma e Malpelo. “MOLLARE LA PRESA” racconta del punto immediatamente precedente all’addio in una relazione,quel momento sospeso tra il “noi” e il ritorno all’“io,” in cui il peso di una relazione ormai finita lascia spazio a ricordi, immagini, e alla riflessione su ciò che non sarà più condiviso.
Sia chesma che Malpelo riconoscono che la colpa è una strada a doppio senso e la loro scrittura sincera e intimista ci accompagna in un viaggio tra passato e presente, dove lasciare andare significa anche imparare a convivere con un amore che fa ancora male dimenticare.
Noi abbiamo avuto il piacere di intervistare questi due ragazzi talentuosi, che speriamo di rivedere di nuovo insieme.

- In che modo i vostri due contributi al brano “Mollare la presa”, sono stati complementari? Di chi era il pezzo inizialmente?
(chesma) Secondo me il fatto che lui stava vivendo questo sentimento al presente mentre io al passato, hanno permesso di raccontare al meglio la storia. Il pezzo l’ho iniziato io e Malpe l’ha continuato.
(Malpelo) Ci siamo curati le ferite a vicenda,chesma mi ha trovato nel momento perfetto per scrivere una canzone che parlasse della fine di una relazione
2. Come vivete la piazza romana e le sue contraddizioni? E Torino invece, per Malpelo? Vi sentite in competizioni tra di voi, essendo entrambi giovanissimi e della stessa etichetta?
(chesma) Roma è piena di artisti, fino a qualche anno fa era anche piena di eventi, che servivano a dare visibilità, ora questi eventi vengono sempre meno, sarà colpa dei social probabilmente.. poi in generale Roma la amo di notte, quando si svuota e si accende di giallo, di giorno c’è troppo caos ed è invivibile.. Competizione con Malpelo non l’ho mai sentita, alla fine facciamo due generi diversi e poi c’è amicizia con lui, quindi gli augurerò sempre fortuna.
(Malpelo) La scena Torinese pullula di talenti con una scrittura unica, molto più fertile è interessante di tante penne milanesi; trite e ritrite. Purtroppo c’è poca collaborazione, ognuno guarda gelosamente il proprio orticello. Con chesma non c’è nessuna competizione, facciamo un genere molto diverso, c’è solo amicizia, supporto e stima reciproca
3. Vi siete confrontati sui vostri percorsi? Avete trovato dei punti in comune? Vi siete mai ritrovati a darvi dei consigli?
(chesma)Penso che non siamo lontanissimi nella scrittura, sia io che lui abbiamo delle note malinconiche, in questa canzone ci siamo aiutati ma neanche troppo, è uscita molto facilmente
(Malpelo) Chesma mi ha, consapevole della mia nota ironica ha voluto che insistessi sul mio lato più malinconico e intimo, più adatto al brano; è uscito in maniera del tutto naturale anche per me l’ironia è solo una maschera per affrontare le tristezze di questa vita assurda
4. Per Chesma. Che ne è di Madi?
Madi fa parte perlopiù del mio passato, mi ha aiutata ad essere quella che sono oggi, mi ha permesso di fare esperienza e maturare il mio percorso.. sono cambiata molto musicalmente, però in qualche modo qualcosa di madi lo porto tuttora nel presente, molti dei miei amici più stretti mi chiamano tuttora così…
5. E per Malpelo. Che cosa c’era prima di Malpelo?
Prima di Malpelo c’era Malpelo, sono stato semplicemente solo me stesso, cresciuto, cambiato. Rispetto a prima c’è molta più consapevolezza, fame. La differenza rispetto a prima è che per la prima volta nella mia vita la musica non è più solo una passione, un hobby, ma sta diventando concretamente lavoro.
a cura di
Staff
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