Leggere piccoli libri per capire grandi cose: gli albi illustrati

Tappeto con albi
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Immaginate per un attimo di voler comprare – e quindi leggere – un libro. Entrate in libreria e chiedendo consiglio vi viene proposta una pila di libri per bambini. Libri per bambini piccoli, quelli con i disegni.

Quale potrebbe essere la vostra espressione? Voi avevate chiesto qualcosa che raccontasse di viaggi, qualcosa che potesse alleggerirvi magari. E vi siete ritrovati a non essere capiti, ascoltati.
E invece, magari, la vostra richiesta è stata compresa benissimo, proprio per quello ci sono quei libri per bambini fra le vostre mani.

Che vuol dire libri per bambini?

Assolutamente nulla. E infatti siete in torto se ancora continuate ad avere il naso storto pensando si tratti di libri per i piccoli perversi polimorfi tanto amati da Freud. Sono libri e come tali possono essere letti da chiunque. Come dici? Hanno i disegni? Sono illustrazioni e si, alcuni libri hanno certamente anche quelle. Altri, pensa un po’, hanno solo quelle, le parole le hanno dimenticate, esatto.

Libri per bambini è uno stereotipo che ci obbliga a considerare letteratura solo il libro con il formato che abitualmente troviamo in giro, quello con le pagine bianche ma non troppo riempite di inchiostro nero a formare parole. Eppure l’oggetto libro è composto da una copertina, un dorso, dei fogli rilegati insieme. Ecco il libro.

Dettaglio del pavimento della libreria

Quindi perché mai un bambino non dovrebbe essere un lettore come un altro? Perché sono considerati diversamente lettori?

Se sei un autore di libri per bambini, ti sentirai spesso chiedere se hai intenzione di scrivere un libro vero. Quello che intendono è: scriverai mai un libro per adulti? Ormai sono così esperto nelle risposte che a volte riesco persino a non sembrare neanche lontanamente infastidito quando ripeto: i libri per bambini sono libri veri; i bambini sono lettori ideali, soprattutto per quanto riguarda la letteratura. Se non pensate che i libri per bambini siano veri libri, in qualche modo non pensate che i bambini siano veri esseri umani. Eccoci arrivati alla ragione principale per cui abbiamo scarsa stima dei libri per bambini: la nostra scarsa stima per i bambini. E se invece avessimo sbagliato tutto? Se in realtà fossero equipaggiati meglio degli adulti per farsi coinvolgere profondamente dalle storie? Comunque, questo è un libro per adulti. Più precisamente, è un libro per adulti che parla di libri per bambini.

Così ci accoglie Mac Barnett, scrittore di libri per bambini e vincitore di una serie lunga di premi ed è tra gli autori dei Best Illustrated Children Books selezionati nel 2019 dal New York Times e dalla New York Public Library.
La prima forma di espressione è stata proprio il disegno. Esattamente quelli rinvenuti nelle grotte, che raccontavano paure, scontri, famiglie e morti. In quelle grotte ci sono storie che non potevano essere scritte a parole, raccontate a voce. E quindi, perché privarci di libri che sono, di fatto, libri a tutti gli effetti?

Esiste, semmai, la letteratura per l’infanzia. Ma qui c’è da aprire un capitolo a parte.

Che cos’è un buon libro?

Questa è un’altra domanda trabocchetto, perché di fatto non c’è una regola universale per tutti. Quello che per voi è stata una bella lettura che ricordate con piacere e consigliate a chiunque, per qualcun altro potrebbe essere uno spreco di carta. Con gli albi illustrati, la regola è esattamente la stessa. Ci sono storie buone per la storia che contengono, quelle buone per l’infinità di metafore e specchi, quelle per il tema, espresso chiaramente, magari con delicatezza. Alla portata dei bambini, degli adolescenti e degli adulti. E poi ci sono quelli giusti al momento giusto.

Quelli che quando vengono letti da un adulto, entrano squarciando il terreno. Che fanno respirare e pensare e ricordare in silenzio. Che quando li riapri, un mese dopo, hanno già cambiato forma. Non per questo devono essere violenti, fare male. Un libro giusto è anche quello che ci fa sorridere.

Facciamo una prova

Guardati attorno, fra i libri che hai in casa, sui mobili, anche quelli digitali o dei bambini (se ce ne sono). Cerca con l’occhio il tuo libro giusto e anche quello che non compreresti mai (una seconda volta).

a cura di
Ylenia Del Giudice

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