La strega delle Pietre di Anne Rasche, è un piccolo gioiello portato in Italia da Ne/oN Libri, imprint di Edizioni e/o dedicato alla narrativa fantastica in tutte le sue forme.
Ma come definire quest’opera? Si tratta di un romanzo ambientato in Italia durante la pesta del ‘300 ma in cui convergono anche elementi fantasy. Ci troviamo quindi di fronte ad un’opera in cui storia e fantasia si intrecciano in maniera indissolubile. Per capire al meglio quest’opera però dobbiamo spendere qualche parola sulla sua autrice.
Anne Rasche è una storica e una gemmologa statunitense. Come leggiamo nella nota dell’autrice l’idea per la storia contenuta nel romanzo le è venuta mentre studiava l’uso delle pietre preziose nel medioevo. Quella che nel libro viene descritta come magia affonda, infatti, le sue radici nelle credenze popolari del tempo. Nel corso dell’opera vediamo Ginevra, la strega delle pietre, fare incantesimi utilizzando pietre ed erbe. Ma in tutto questo c’è una certa accuratezza storica.
Sia in tempi antichi che nel periodo in cui si svolge questo romanzo qualcuno credeva davvero che il corallo fungesse da protezione contro le malattie […]; si credeva che un’ametista sotto la lingua prevenisse le sbornie […]
Da Genova a Firenze A/R
Ginevra, dopo essere stata esiliata da Firenze, nel 1340, con l’accusa di eresia vive un’esistenza tranquilla a Genova, sua città natale. Tutto cambia quando viene richiamata in Toscana da una lettera di Ludovico, il suo amore di gioventù. Nella missiva l’uomo le spiega che il Vescovo è disposto a revocare il suo esilio in cambio dei suoi servigi. La donna accetta l’invito con la speranza di rivedere il suo amato ma, una volta arrivata in città, scoprirà di essere stata ingannata: Ludovico è morto a causa della peste. La lettera è stata scritta dall’Inquisitore Fra’ Michele di Lapo Arnolfi che ha bisogno dell’aiuto di Ginevra per capire chi sta rubando le reliquie dalle chiese di Firenze, gettando la città nel caos. La strega accetta l’incarico con la speranza di riabilitare il suo nome e di coronare il suo sogno: essere ammessa nell’arte dei Medici e degli speziali grazie all’intercessione dell’inquisitore.
Una storia di sorellanza
Il romanzo di Anna Resche è una storia che parla di donne che cercano il loro posto e vogliono far sentire la loro voce. Un racconto di amicizia, sorellanza e di riscatto.
Oltre a Ginevra un’altra figura fondamentale nella narrazione è quella di Lucia, una donna abbandonata dal marito mentre era in punto di morte ma salvata da Ginevra grazie al potere delle pietre.
Le due donne, completamente diverse l’una dall’altra, inizieranno a collaborare e quella che all’inizio è una semplice convivenza si trasformerà, non senza difficoltà e incomprensioni, in un’amicizia profonda.
Ginevra e Lucia vogliono far sentire la loro voce in un mondo governato dagli uomini. La prima vuole che il suo lavoro venga riconosciuto perché essere donna non vuol dire soltanto mettere al mondo dei bambini e soddisfare i desideri degli uomini. La seconda, dopo l’abbandono del marito, vede la possibilità di una nuova vita ma dovrà fare i conti con una nuova realtà che è impreparata ad affrontare.
Oltre a loro però vi sono altre figure femminili forti. Conosciamo Vermilia, l’anziana maestra di Ginevra che l’inizia al potere delle pietre, Sorella Agnesa che gestisce un rifugio per donne in difficoltà nel convento e Taddea che vediamo ragazzina e poi donna.
L’ambientazione
Una delle protagoniste di quest’opera è poi Firenze con i suoi vicoli, le sue ville e soprattutto le sue chiese. Mentre leggiamo è come si ci trovassimo nei luoghi descritti dall’autrice e l’immagine della città odierna si sovrappone a quella medievale. Per rendere più credibile il romanzo l’autrice ha vissuto per un po’ nel capoluogo toscano.
Così lasciai il lavoro, lui si prese un’aspettativa dal suo e andammo in Italia (dove non ero mai stata) per tre mesi con un visto da turisti. Visitammo Firenze e tutti gli altri luoghi meravigliosi che divennero, in diversi modi, parte della Strega delle pietre.
Nonostante la peste e la morte che regnano sovrane, Firenze continua a essere una città viva e vibrante che non ha intenzione di soccombere alle brutture della vita. E se Firenze non capitola non lo fanno nemmeno i fiorentini sopravvissuti. Chi non ha la possibilità di ritirarsi in una villa sulle colline celebra in città, nelle taverne o nelle dimore abbandonate.
Ho amato ogni pagina di questo romanzo dall’ambientazione alla costruzione dei personaggi, tutti sfaccettati con i loro dubbi e le loro debolezze. Lo stile di scrittura di Anne Rasche è scorrevole carico di toscanità (se vi danno fastidio le bestemmie, questa non è una lettura adatta a voi).
La strega delle pietre è il romanzo perfetto per chi ama la storia, il fantasy e il mistery. Insomma un libro da non perdere!
a cura di
Laura Losi
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