Andrea Appino – Locomotiv Club, Bologna – 29 novembre 2024
Il cantautore toscano Andrea Appino, voce dei The Zen Circus, arriva al Locomotiv Club di Bologna per un live dalle emozioni forti e dai tratti introspettivi
Lo scorso giugno in un meraviglioso live dei The Zen Circus a Bologna, Andrea Appino e soci annunciavano una pausa di due anni per dedicarsi a progetti solisti. Nello stesso anno Appino aveva pubblicato da solista Humanize a cui era seguito un lungo tour nei club italiani. Il cantautore torna quindi al Locomotiv Club di Bologna per la seconda volta in poco meno di un anno con un vestito decisamente diverso dal passato; sul palco, infatti, c’è solo lui accompagnato da una chitarra e da qualche sequenza di basso e batteria che, di tanto in tanto, arricchiscono il groove della serata.
Terapia collettiva
In un’epoca storica in cui – a giusta ragione – il tabù legato alle varie forme di terapia sta finalmente cadendo, Appino propone un esperimento interessante, per sua stessa ammissione: una terapia collettiva in cui lui è l’unico paziente. Di qui la scelta di un tour completamente da solista con le canzoni che vivono in maniera completamente diversa da quanto eravamo abituati a sentire. Ci sono le canzoni di Humanize, lavoro ambizioso, un’opera a 360 gradi che si propone di uscire dai diktat della scena musicale contemporanea al fine di indagare l’umanità in tutte le sue sfaccettature.
L’album ha una durata (folle, discograficamente parlando) di 72 minuti circa, senza soluzione di continuità. Un mondo, quello immaginato da Appino, lontano dalle classifiche e dal mainstream, ma estremamente coerente con la sua personalità artistica e non solo.
Il live
Seconda volta in un anno a Bologna, si diceva poco sopra, ciononostante il pubblico ha risposto nuovamente presente. Appino cerca spesso lo scambio con il suo pubblico, per una battuta o per una confessione, appunto, come in una terapia. Al centro del palco, però, ci sono le canzoni Canzoni e tutto quel turbinio emotivo che l’essere umano in quanto tale sa provare e percepire; scorrono veloci le recenti “Metti questa al mio funerale”, “La fine di un ragazzo” e “è solo una bomba”.
Senza anelli alle dita
C’è spazio per i classici del repertorio di Appino solista, quelle canzoni che fanno urlare il pubblico a squarciagola come “Il Testamento”, “Ulisse” e “La festa della Liberazione”. Mi si conceda una piccola digressione su una canzone che non esito a definire generazionale: Rockstar. Benché all’ascoltatore medio questo titolo potrebbe suggerire tutt’altro artista e tutt’altra canzone, trovo che questa sia una di quelle canzoni dotate di intelligenza emotiva, una di quelle canzoni in cui è fin troppo facile riconoscersi. Il ritornello è, appunto, un inno generazionale con poche parole, tante immagini, ed immensa potenza:
Senza anelli alle dita
Senza troppa fatica
Senza conto in banca
Senza la benzina che è finita“Rockstar”, Andrea Appino
a cura di
Donato Carmine Gioiosa
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