“Uno Rosso” – la recensione in anteprima del nuovo film con The Rock e Chris Evans

“Uno Rosso” – la recensione in anteprima del nuovo film con The Rock e Chris Evans
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Natale si sta avvicinando e nelle sale iniziano timidamente a comparire i primi film a tema Santa Claus. Ad aprire il lungo calendario dell’avvento (che si chiuderà con il classico per eccellenza, “Una poltrona per due”) ci pensa “Uno Rosso”, in uscita oggi, 7 novembre, nelle sale italiane.

Dopo la ricerca spasmodica dell’horror dell’anno, mi son finalmente preso una pausa per poter vedere Uno Rosso, uno dei film che caratterizzerà il periodo tra Halloween e Natale, in un lungo conto alla rovescia per l’arrivo del panciuto e barbuto dispensatore di regali che la notte tra il 24 e il 25 dicembre fa felici tanti bambini.

Durante la scorsa estate era arrivata la notizia – accompagnata da un primo trailer – di un film a tema natalizio con un cast da far invidia ai migliori film Marvel. Amazon Mgm Studios ha sfoderato gli artigli, decidendo che questo Natale sarebbe stato suo.

La scelta di Jake Kasdan, regista degli ultimi Jumanji (che riprende appieno le dinamiche dei suoi precedenti film, attore protagonista compreso) è la giusta scommessa per la realizzazione di un action movie che faccia breccia nei cuori del più alto numero possibile di persone.

Uno Rosso porta sullo schermo J.K. Simmons, Dwayne Johnson, Chris Evans e Lucy Liu, con una storia che potrebbe attirare grandi e piccini. Ma sarà sufficiente per determinare il successo del film al botteghino o porterà ad un flop? Scopriamolo insieme.

Nome in codice: “Uno Rosso”

Babbo natale esiste veramente?  È questa la domanda che il piccolo Jack O’Malley (Chris Evans) fa intendere durante la Vigilia di Natale, quando fa scoprire a tutti i suoi cugini “la stanza dei regali a casa degli zii”.
Trascorsi 30 anni, Jack è un professionista dell’hackeraggio e, assoldato da una figura sconosciuta, si attiva per scoprire un evento geologico sconosciuto al Polo Nord, ma solo per una questione economica.

Nello stesso momento, in un centro commerciale a Philadelphia, un simpatico Babbo Natale (J.K. Simmons) dispensa felicità ai bambini della città col supporto del suo Elf Callum Drift (Dwayne Johnson), ma si nota subito qualcosa è strano… . È lui il vero Babbo Natale.

Ma come sono collegate queste due cose? L’evento sismico non è nient’altro che il ritorno di Uno Rosso nel suo laboratorio al Polo Nord e, a causa di questa notizia, il simpatico barbuto viene rapito ed il Natale messo a repentaglio. Nasce quindi una strana alleanza tra O’Malley e Drift per salvare le feste, ma forse anche per salvare loro stessi.

In un lento crescendo lungo 2 ore e 13 minuti, gli spettatori giungono ad un finale forse scontato, ma quanto più necessario per mantenere intatta la magia delle feste, al giorno d’oggi sempre più necessaria.

Il solito film natalizio

In realtà il regista Jake Kasdan non fa altro che mettere in atto il suo compitino: il film non vive mai di reali guizzi, ma è una lunga salita senza pendenza, per arrivare al finale che tutti si aspettano, per certi versi molto simile a quello di Jumanji, ma con la neve.

La sceneggiatura è tipica dei film leggeri e senza pretese, i dialoghi portano ogni tanto al sorriso, ma senza mai strappare quella risata che riempie i cuori di gioia.

Dal punto di vista della fotografia siamo nella media, viste le ambientazioni ed un comparto VFX ben realizzato, con la chicca dei pupazzi di neve esaltata dai maghi del computer.

Il vero punto forte del film è però il cast, che si impegna enormemente, come sul set del prossimo film Premio Oscar. Con un J.K. Simmons con un fisico pazzesco (nonostante l’età) e una convinzione tale da portare lo spettatore a pensare che si tratti davvero di Babbo Natale.

Ma anche un Chris Evans in versione Fiamma dei Fantastici 4, ma con la consapevolezza di essere in un film leggero e divertente. Ed il solito Dwayne Johnson, che ormai risulta perfetto in ogni sua interpretazione.

Unico vero neo è la durata di 2 ore e 13 minuti, forse eccessivi per il genere e per il target di riferimento.

Eiaculazione Precoce natalizia

Potremmo considerare Uno Rosso come il film giusto, arrivato nel momento sbagliato. Far uscire la pellicola il 7 di novembre in Italia ed il 17 negli Stati Uniti potrebbe rappresentare un enorme autogol in vista delle festività: spostarlo più avanti, in concomitanza con l’accensione dell’albero, sarebbe probabilmente stata la scelta ideale, ma solo il tempo ci darà la risposta.

La pellicola risulta comunque efficace per ciò che vuole trasmettere e per le emozioni che desidera lasciare. Pur essendo abbastanza scontata, la storia riesce ad accontentare tutti, rendendoci felici come bambini sotto Natale.

Certo, non è un film esente da errori: la durata è senza dubbio un problema e agli occhi di un pubblico più piccolo Uno Rosso potrebbe risultare noioso. Ma solo andando a vederlo potrete dirmi se anche per voi risulta così.

Quindi ne consiglio a tutti la visione, magari con una cioccolata calda con la panna e un marshmallow sciolto dentro, una copertina e tutta la tua famiglia! Per passare insieme un momento felice prima del Natale e della corsa ai regali.

a cura di
Andrea Munaretto

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Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

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