Giornate degli autori: arte, cinema e cultura come rivendicazione

Giornate degli autori: arte, cinema e cultura come rivendicazione
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Nelle giornate degli autori, arte, cinema e cultura come rivendicazione in due documentari da Sudan e Portogallo.

Le Giornate degli Autori rivolgono lo sguardo ai conflitti e al ruolo che svolgono l’arte, la musica e il cinema per denunciarli. Ad animare il dibattito della terza delle Giornate degli Autori sono due Eventi Speciali in programma per la mattina (alle 10:45 in sala Perla), firmati da autrici che raccontano il Portogallo e il Sudan, uniti da un dramma comune. Film che dialogano tra loro e raccontano la drammaticità dell’oppressione, della violenza e del silenzio.

Portogallo

Il corto di Cláudia Varejão – regista portoghese vincitrice del GdA Director’s Award nel 2022 con Lobo che torna alle Giornate con Kora, cortometraggio documentario nel quale racconta storie di donne rifugiate che vivono in Portogallo. Lo fa attraverso il poetico uso di una collezione di fotografie delle persone care a queste donne che hanno perso figli o genitori, costrette ad abbandonare le loro case, private del diritto all’istruzione e al lavoro, vittime dell’oppressione vigente nei propri paesi d’origine.

Sudan

Il corto Soudan, Souviens-Toi, documentario in cui la regista Hind Meddeb racconta proprio dell’oppressione nel paese africano ma soprattutto della resistenza di un gruppo di ventenni sudanesi, politicamente attivi e artisticamente creativi. Un ritratto collettivo di una generazione che lotta per la libertà attraverso le poesie e la musica dopo i crimini di guerra in Darfur, Kordofan e Nilo Azzurro ad opera dell’esercito corrotto.

Notti Veneziane

Alle Notti Veneziane, invece, un profilo d’artista firmato da Monica Stambrini: Tenga duro signorina! Isabella Ducrot Unlimited. Una rivendicazione sostenuta dall’arte: la possibilità di auto-affermarsi rompendo il tabù dell’età matura. Si può diventare un’artista contesa dalle maggiori gallerie del mondo iniziando a fare arte a cinquantacinque anni? Prima ancora che di Antonia Mosca (il suo vero nome) questo film ci dice del coraggio di scegliere una strada non scritta sulle mappe.

Appuntamento con i professionisti

Non chiamateci giovani” è l’appuntamento con un gruppo di nuovi professionisti dell’audiovisivo che incontrano il pubblico per #confronti, alle 16:00 in Sala Laguna. Coordinato da Raffaele Grasso, Silvestro Maccariello e Luca Scivoletto e moderato da Boris Sollazzo, il panel vuole mettere in evidenza le conseguenze dell’erroneo accostamento fra età anagrafica ed esperienze professionali maturate, e legittimare le proprie competenze nell’industria cinematografica.

a cura di
Staff

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Francesca Graziano

Francesca Graziano nasce il 28 aprile del 1992 in un una città nel cuore della Puglia. Trapiantata in Abruzzo intraprende gli studi per diventare una “strizza cervelli”, per gli amici Psicologa Cognitiva, ah si è innamorata delle Neuroscienze, il suo sogno nel cassetto è un dottorato, per quello ci sta ancora lavorando. Dal liceo nutre una passione smodata per il cinema e la letteratura, la sua unica fede è il binge watching. I personaggi dei libri e i protagonisti dei film diventano i suoi migliori amici, la sua deformazione professionale la porta ad analizzarli in maniera compulsiva. Si cela in lei un estremo lato nerd, i film della Marvel e gli Anime le fanno perdere la testa. Si definisce Romantica, per scelta.

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