Molla ci presenta “Sandy Marton”

Molla ci presenta “Sandy Marton”
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Il cantautore barese ha da poco pubblicato il suo nuovo singolo dedicato proprio a questo simbolo degli anni ’80

Quanto erano belli gli anni ’80? Per i nostalgici di quegli anni e non solo, ci ha pensato Molla che con “Sandy Marton”, il suo nuovo singolo ci riporta alla mente i ricordi di un passato glorioso, in cui la musica dance e le città senza turisti erano protagonisti, insieme a personaggi iconici (vedi Sandy Marton, Valentino Rossi e Vasco).

Ricordi che rivivono in un brano dedicato a una delle icone musicali di quegli anni con sonorità indie pop e riferimenti contemporanei, come i vegani pugliesi, i “simpatici” tuttologi, con la consapevolezza che poi “arrivare primi non serve a niente“.

Il brano scritto e composto da Molla (Luca Giura), prodotto insieme ad Alex Grasso è stato registrato, missato e masterizzato presso FOUR WALLS STUDIO a Giovinazzo (BA)

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni

Il cantautore, polistrumentista e produttore barese tra una tappa del “Natour” con Erica Mou, il suo primo spettacolo musicale e una produzione, ci ha raccontato come è nata l’ispirazione per “Sandy Marton”, che definisce “un vero e proprio eroe”, quanto sia soddisfacente e stimolante collaborare a progetti di altri: una sorta di “contratto d’amore”.

E della centralità della dimensione live per chi come lui scrive e canta canzoni a modo suo, portandole in scena come farebbe un ragazzo di prima media che vede per la prima volta i suoi compagni di classe.

Ci siamo bloccati negli anni ’80 come Sandy Marton nella sua stanza 
come i rullanti campionati 
e le file nei supermercati”

“Sandy Marton”, Molla

“Sandy Marton”_ cover
Ciao Molla, benvenuto su The Soundcheck. Descriviti con tre aggettivi per presentarti ai nostri lettori.

Positivo, unico, curioso.

Da figlio degli anni ’80 quanto quegli anni hanno influenzato la tua musica?

Sicuramente tanto, delle sonorità che sentivo già nella pancia ma più che altro come sonorità e scelte di produzione, meno invece in altri aspetti.

È appena uscito “Sandy Marton” il tuo nuovo singolo, cosa ti ha spinto a dedicare una canzone proprio a lui?

Ho seguito una sera in tv la storia di Cecchetto, il più grande scopritori di talenti d’Italia e raccontava la storia di questo ragazzo biondo platino bellissimo appena arrivò in Italia.

Raccontava che Sandy Marton andò a Ibiza con amici per una vacanza e le piacque così tanto che rimase a vivere lì per un bel po’ vendendosi l’orologio per recuperare soldi per stare lì. Un vero e proprio eroe.

Ascolta “Sandy Marton” su Spotify
Canzone che già ti sta dando soddisfazioni, in quanto vincitrice del “Premio inediTO”. Cosa vuol dire per te che i tuoi testi siano notati e premiati a livello nazionale?

Beh comunque io faccio diverse cose, produttore, laboratori, spettacoli, musicista ma il cantautore nascosto dentro di me non muore mai e quindi il testo ha sempre un grandissimo significato.

Il premio InediTO ti dà la possibilità di inviare prima soltanto il testo della canzone e se arrivi in finale mandi proprio il brano in mp3.

Tra coloro che ti hanno notato spicca il nome Mina, ti va di raccontarci un aneddoto a riguardo?

Detto così sembra una cosa molto grande, sicuramente è stata una bella sorpresa per me, lei lanciò sui social un “giochino”, cioè quello di rifare un suo brano dell’ultimo disco e postarlo.

Io non faccio cover ma trovai questo esperimento interessante ed evidentemente anche lei o chi per lei.

Negli ultimi anni ti stai dedicando anche all’attività di produttore, numerose soddisfazioni anche qui. Da cantautore cosa ti spinge a collaborare ad un progetto non tuo?

Mi spinge solo una cosa: la voglia di questi ragazzi a far ascoltare la canzone che produciamo insieme. Rivedo me alla loro età ma in realtà anche adesso, produrre per altri è una lavoro unico, difficile da spiegare a parole, è una sorta di contratto d’amore che fai nel breve periodo di produzione tra te e l’artista.

Molla – ph. Dario Fazio
Avendo assistito a numerosi tuoi live possiamo affermare che è la tua dimensione, il tuo habitat, che consigli dai alle nuove generazioni che vogliono affacciarsi in questo mare chiamato Musica?

Sicuramente sì, tutto quello che faccio deve avere come obiettivo finale il LIVE, che siano le mie canzoni o le canzoni che produco per altri.

La cosa più importante, l’arma più forte sono i live, lì si capisce davvero chi sei e la cosa importante è la conoscenza che fai di posti sempre diversi, location e gente bellissima in giro.

Hai in programma date live?

Si è conclusa proprio in questi giorni la mia prima esperienza come scrittore e protagonista del mio primo spettacolo musicale “Canzoni per uno spettacolo che non esiste”, ad agosto ho tre live molto belli e importanti. Non posso dire ancora tutto.

a cura di
Mariangela Cuscito

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Mariangela Cuscito

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