“La soglia dei trenta”: le verità di Santoianni

“La soglia dei trenta”: le verità di Santoianni
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Un bilancio e un’analisi schietta e sincera, a tratti amara per il giovane cantautore milanese

Anticipato dalla title track e dal singolo “Questa canzone non vale niente” è uscito “La soglia dei trenta“, il nuovo album di Santoianni (Santoianni & Nufabric Records / ADA Music Italia). Un album che sa di bilancio, riflessione ma è anche critica e autocritica, sottile e acuta condita da quell’ironia che sa essere amara per difesa o per dire finalmente quello si pensa anche se non importa a nessuno di come stiamo, ma l’amore ci rende forti e capaci di accettare le “sconfitte“, che andrebbero celebrate quanto le vittorie.

Le paure e le certezze dei trent’anni

Perché non è sempre è solo responsabilità degli altri se qualcosa non va come dovrebbe, che non bisogna perdere tempo e che “devi aiutarti da solo, a volte”. Piuttosto che essere ostile e invidioso del vicino si dovrebbe essere accogliente e inclusivo.

“La soglia dei trenta” è un invito a non perdere tempo, ma anche a rallentare per chiedersi e capire “Come ci sono/siamo arrivati fin qui“, e non fa nulla se per qualcuno le canzoni possono non valere niente, per altri, tanti per fortuna, le canzoni sono importanti. Non ti fanno sentire solo, ti fanno riflettere, emozionare ed esprimere le tue opinioni senza paura.

Santoianni tratta, a partire del giro di boa dei trent’anni, con ironia amara e sguardo critico, temi sociali importanti come l’immigrazione e l’accoglienza, la mercificazione della musica, l’intelligenza artificiale, l‘importanza dei fallimenti, le contraddizioni di oggi e del passato, del “si stava meglio quando si stava peggio”, i retaggi culturali, la solitudine e il disorientamento di una generazione e della società tutta.

Un disco riflessivo scritto e prodotto da Luca Lanza e Molla in pochi giorni a fine 2023, ma che ha necessitato di un lasso di tempo un po’ più ampio per maturare, affinché i suoni si incastrassero perfettamente con le parole dirette e istintive, perché alla soglia dei trenta non si deve avere paura di esprimere la propria personale e convinta opinione su quello che ci circonda, e di sicuro Santoianni non ne ha e in questo disco lo dimostra ampiamente.

Iconica ed evocativa la copertina dell’album che ritrae l’illustrazione di un “umarell” con alle sue spalle un’immagine in bianco e nero raffigurante un’esplosione.

“La soglia dei trenta”_Cover
Traccia dopo traccia: i versi che ci hanno colpito

“L’evoluzione della specie è andata a farsi f*****e definitivamente”

Questa canzone non vale niente

Ascolta “La soglia dei trenta” su Spotify

“Se tutto cambia ma ci siamo noi, non mi sentirei solo”

IA (Intelligenza Artificiale )

“Sono solamente stanco, che tanto non importa mai a nessuno di come stiamo”

Nulla da perdere

“Tifoserie organizzate ti cantano in coro che anche stavolta si vince domani. Bisognerebbe si imparasse a festeggiare le sconfitte, fare dei cortei quando si perde. A forza di vivere di merda per darti un futuro migliore sei oltre la soglia dei trenta senza niente da dire”

La soglia dei trenta

“Che tutto passa, basta dare colpa al buco nell’ozono” (anche per un amore in rogo)

Il cambio di stagione

Qui si notano echi e riferimenti a Bersani e agli Ex Otago:

“Aiutati che qui nessuno lo fa per te (…) per quanto l’importante qui sia partecipare, sinceramente no, non ce la posso fare. Ladri inquilini che non pagano il mensile per fare le vacanze estive”

Non ce la posso fare

“Per gente fatta come noi che non ha tempo da sprecare è sufficiente una felicità già usata da ricordare”

La festa del paese

“Dove la gente muore mentre va a lavorare o per il proprio amore e in giro è pieno di persone sole, stiamo tutti male, non me lo so spiegare come ci siamo arrivati fin qua. Lo avessimo capito prima che tutta sta manfrina è solo un’esercitazione alla mediocrità, oltre il confine della velocità”

Come ci sono arrivato fin qua

In particolar modo in quest’ultima traccia si sente forte l’influenza del produttore Molla.

Biografia

Donato Santoianni, in arte “Santoianni”, è un cantautore milanese con all’attivo due album in studio. Inizia il suo percorso nel 2009 con Sanremo Lab (Area Sanremo) come vincitore più giovane.

Dal 2013 affianca altri artisti nella scrittura, come autore e compositore, presso Edizioni Musicali Nuova Gente di Gianni Bella. Nel 2019 nasce il suo primo albumFossi nato prima”, al suo interno il brano “Il turno infrasettimanale”, finalista a Musicultura nel 2018.

Nel 2022 pubblica da indipendente l’album “Non ho santi in paradiso” distribuito da ADA Music Italia, contenente al suo interno il brano “EXITin rotazione su alcuni network radiofonici nazionali, il brano “Stazione di sosta” scelto da Mediaset come sigla della rassegna cinematografica dedicata ai 30 anni di carriera di Leonardo Pieraccioni, il brano “Litorale” inserito nella colonna sonora del film “Holiday” di Edoardo Gabbriellini in concorso al TIFF (Toronto International Film Festival) e al Roma Cinema Fest, il brano “Forfait” in collaborazione con The Andre.

Nello stesso anno collabora con il cantautore romano Cargo (vincitore del 1M NEXT) nel brano “Popolare” e con Cortese nel brano “Bourbon”, inserito nel suo album “Cuori Alcolici”.
Nel 2023 firma come autore i brani “Questo vento” e “Fino a domani” inseriti nell’album “Sono un figlio” di Ron, del quale apre alcune date del tour teatrale. Nel 2024 è uno dei 10 artisti finalisti alla rassegna “Ciaodedicata a Lucio Dalla.

a cura di
Mariangela Cuscito

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