MV Killa ci racconta il percorso per arrivare alla “FEDE”

MV Killa ci racconta il percorso per arrivare alla “FEDE”
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È uscito oggi “FEDE” il nuovo album da solista di MV Killa. Abbiamo intervistato l’artista per capirne il percorso e svelarci qualche altra chicca legata alla scena hip hop campana.

Ciao Marcello, come stai? Prima di approfondire l’album, volevo chiederti a riguardo dell’esperienza SLF, “Solo La Fam” il vostro collettivo hip-hop. In particolare, come stai vivendo questo momento florido della musica urban campana? Come è stato partecipare al Red Bull Posse?

Ciao ragazzi, tutto bene! A Napoli oggi si respira aria di festa per vari motivi in generale, sicuramente c’è più magia ancora rispetto al solito e quindi ci stiamo godendo un momento unico per musica, arte, calcio, turismo e tante altre cose; stiamo raccogliendo anche i frutti di tanto lavoro fatto in questi anni per la musica urban.

Il RedBull Posse è stata una bella esperienza, secondo me ne è venuta fuori una traccia forte forte, piena di rap-spettacolo che dimostra l’abilità di tutti singolarmente e insieme. Una cosa che secondo me, se la guardi al di fuori anche del paese, arriva come un qualcosa di internazionale.

Passando all’album, come ti sei sentito durante il processo creativo e la realizzazione di questo nuovo progetto? Quali sensazioni penserai di avere una volta uscito l’album il 28 aprile?

Il processo creativo che ho avuto durante l’album ha visto molteplici aspetti, sicuramente ci sono stati momenti più intensi di riflessione, altri dove mi sono divertito e quindi più leggeri, altri di difficoltà durante il percorso, e sono successe cose belle e cose brutte. Credo che quando uscirà scaricherò il peso di tutte le emozioni e tutti i carichi che porto ancora, per iniziare un altro capitolo di vita e di musica.

Ascolta qui il nuovo album di MV Killa “FEDE”.
Senti la pressione di un “ritorno” a un tuo album da solista? La scelta di dare così tanto spazio ad altri in un “tuo” lavoro a cosa è legata?

Un po’ si, anche se non come mi aspettavo, perché è più la voglia di ritornare con qualcosa di mio che aspettavo di fare da tempo, che forse sta compensando il peso effettivo che ha su di me. Le persone che hanno collaborato al disco hanno apportato un valore in più per quello che hanno fatto. Quindi, alla fine, oltre a voler fare un disco che rappresenti il mio viaggio soltanto, era bello per me e per l’album in sé farlo in compagnia di persone e artisti super validi.

Da dove nasce il titolo “FEDE”? Deriva dal fatto di avere fede nei tuoi mezzi artistici e musicali o è più un discorso legato ad altri temi? Qual è stato il brano più impegnativo del disco a livello personale?

“FEDE” è un discorso sia legato ai mezzi artistici, che anche un po’ più in generale nella vita. Volevo che le persone si rispecchiassero in me e nel messaggio motivazionale che c’è dietro: se ci credi puoi farcela, puoi fare ed affrontare tutto. Il brano più impegnativo è stato “25 motivi”.

In vista del futuro, andrai in tour? Nel tuo immaginario ti vedi svolgere più date da solista o magari in un formato dove la SLF è fortemente presente?

Dopo il disco penseremo alla programmazione di un tour e di date anche estive. Sicuramente ora voglio promuovere il disco e suonarlo in giro. SLF, come già detto molte volte, non è un gruppo ma un collettivo, dove da singoli ci uniamo insieme e tiriamo fuori il meglio di noi, un po’ come il film dove i super heroes si riuniscono.

Quindi, sarà sempre presente, ma ogni cosa – come anche questa – si fa al momento giusto e con l’attenzione giusta da dover dedicare. Per ora esce il mio disco, quindi è giusto e normale che pensi solo a questo per un attimo.

a cura di
Luca Montanari

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