“Queer Pandèmia – Contaminazioni artistiche di altro genere”

Queer Pandèmia- Contaminazioni artistiche di altro genere è la call per artisti e artiste lanciata da TWM Factory, che terminerà il 26 marzo 2023, e che prenderà forma attraverso la pubblicazione di un libro d’arte, edito da Edizioni Tlon, e di una mostra presso BASE Milano che si terrà dal 22 giugno al 30 luglio 2023

Ultraqueer è una rassegna che nasce nel 2022 con una mostra, tenutasi a Palazzo Merulana, volta ad esplorare la dimensione della queerness, per promuovere la libertà espressiva di identità di genere e orientamento sessuale nel panorama artistico contemporaneo e che vede oggi la sua seconda e più ampia edizione con Queer Pandèmia.
L’associazione

TWM Factory è un’Associazione Culturale composta da professionisti e professioniste under 35 dell’industria creativa e culturale, con background e prospettive eterogenee.
La Factory, attiva da oltre sei anni sul territorio romano, ha creato un network con diverse realtà del territorio e con figure che condividono obiettivi e filosofie affini.
La produzione comprende progetti editoriali, ricerca artistica ed organizzazione di mostre ed eventi atti a far emergere ed elevare le nuove identità del panorama artistico-culturale entro e fuori i confini nazionali.
Queer Pandèmia – IL MANIFESTO
Come si evince dal Manifesto, ciò che si vuole creare è uno spazio, una dimensione non contratta da canoni binari e narrazioni egemoniche ma libera e capace di accogliere ogni forma di espressione.
“Come giovani queer, abbiamo conosciuto in prima persona le strutture di oppressione, limitazione e cancellazione alle quali siamo – tuttз – soggettз. ULTRAQUEER nasce dall’esigenza di rispondere a un desiderio di espressione: dapprima come mostra d’arte, essa è poi divenuta crocevia di pratiche, modalità e identità attraverso cui dialogare e agire sul mondo che ci circonda. ULTRAQUEER, nata dal lavoro di artistə e curatori, è una modalità d’azione e produzione culturale, mossa dalla ferma intenzione di sovvertire i paradigmi sociali eteronormativi.”
La volontà esplicitata nel Manifesto è quella di costruire nuove realtà, di abbattere recinti culturali e di sovvertire gli stereotipi estetici dominanti.
Il mondo come tutti lo conosciamo è in continuo movimento, complesso e sfaccettato. Come un prisma che se attraversato dalla luce restituisce una molteplicità di colori, un numero indefinito di sfumature e di identità che hanno diritto non solo ad esistere ma anche a una libertà espressiva e di autodeterminazione del sé.
Call per artistз
“Noi ci faremo pandemia riappropriandoci dei luoghi, dei corpi e delle narrative”
La call si rivolge ad artisti e artiste under 36 che operano nel mondo delle arti visive. È rivolta a pittori, scultori, designer, architetti, fotografi, illustratori, produzioni digitali, video, performance e graphic novel.
La ricerca vuole mostrare “nuovi modi di fare mondo” attraverso le identità e le pratiche artistiche queer ispirandosi al regno animale, vegetale e cibernetico.

L’impatto, prima nel libro e poi nella mostra, vuole essere elemento disturbante. Una collisione tra una realtà consolidata e standardizzata e “una realtà altra” che rifiuta il canone classico e sgomita per poter emergere ed esige di poter scrivere la propria storia.
Il Libro
Riscrivere la storia di ogni singolarità all’interno del libro permette di scrivere un pezzo della storia dell’arte, di svelare una dimensione artistica queer considerata un tabù e priva di rappresentazione nello sguardo culturale del nostro paese.
L’inserimento di testi critici, oltre che di opere, trasmetterà maggiore potenza al progetto. Una forza che attinge anche, e soprattutto, al dolore ed alla fragilità che derivano dalle strutture di oppressione e limitazione messe in atto dalla società.

Edizioni Tlon, che si occuperà della pubblicazione del libro con distribuzione nazionale, è una casa editrice indipendente che pone al centro della sua ricerca dibattiti contemporanei, le cui pubblicazioni affrontano e ospitano un ampio ventaglio di tematiche forti e attuali.
La mostra
L’esposizione collettiva permetterà di migrare e di amplificare ciò che sarà presente nel volume d’arte.
La scelta del team è quella di restituire e diversificare la narrazione in maniera polifonica. Il progetto vuole affermare e occupare, attraverso l’esposizione collettiva, una realtà artistica e contemporanea che per troppo tempo ha rigettato la presenza delle pratiche artistiche queer in contesti istituzionalizzati.
Sarà BASE Milano ad ospitare la mostra e la rassegna di eventi Ultraqueer, un centro culturale poli-funzionale nel cuore di Milano. Un luogo di ricerca, sperimentazione e produzione culturale al servizio della città e dei professionisti delle industrie creative.

TWM Factory non sceglie solo di indagare e di percorrere sentieri inesplorati ma si pone come megafono, come cassa di risonanza affinché la voce di tuttз possa trovare il giusto spazio ed essere ascoltata.
“I nostri intenti sono iscritti nel nostro nome. Queer Pandèmia, dal greco πᾰν (tutto) e δῆμος (popolo), affinché la queerness sia di tuttз“
a cura di
Letizia Servello