Comfort Festival 2023: domenica 2 luglio a Ferrara la seconda edizione

Comfort Festival 2023: domenica 2 luglio a Ferrara la seconda edizione
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Jack Johnson, Wolfmother, Glen Hansard, maa anche Kurt Vile and the Violators, Mary Gauthier, Pillow Queens… Una giornata, due palchi, e una filosofia un po’ diversa rispetto a quanto imperversa ora: un festival che non cerca i grandi numeri, ma il benessere psico-fisico del pubblico

Dopo la convincente edizione del 2021 e dopo un anno di pausa, torna domenica 2 luglio, a Ferrara, il Comfort Festival, rassegna che alla sua seconda edizione si concentra in una giornata, due palchi e dieci ore complessive di musica. L’idea nasce da un’intuizione di Claudio Trotta, mente di Barley Arts: avere a disposizione una location spaziosa, bella, ma non cercando di riempirla fino all’ultimo centimetro quadrato da spettatori paganti, bensì concentrandosi su, appunto, il comfort complessivo di ciascun avventore.

In presenza di Claudio Trotta, del sindaco di Ferrara Alan Fabbri, dal segretario dell’asociazione Slow Music Stefano Bonagura, l’assessore Marco Gulinelli, sono stati presentati gli artisti che faranno parte del bill e del perché di due palchi:

PALCO COMFORT
  • Wolfmother
  • Glen Hansard
  • Nathaniel Rateliff & The Night Sweats
  • Jack Johnson
PALCO A.R.M.O.N.I.A.
  • Francesco Piu
  • Pillow Queens
  • Ocie Elliott
  • Mary Gauthier
  • Kurt Vile and the Violators

La cornice entro cui si muoveranno artisti e sorpattutto i partecipanti al Comfort Festival è il Parco Urbano G. Bassani, uno spazio della città di Ferrara che tra l’altro sarà protagonista anche del concerto di Bruce Springsteen il 18 luglio.

“È una cornice stupenda, un parco che stiamo cercando di valorizzare dal punto di vista artistico-musicale e credo che per tanti ci sarà la possibilità di godersi una giornata all’insegna della musica e dello stare insieme e di godersi uno spettacolo importante”

Alan Fabbri, sindaco di Ferrara

Uno spazio adibito per essere riscoperto e goduto da chi parteciperà al Comfort Festival. Su questa base si fonda l’ideazione del progetto: non sfruttare ogni centimetro quadrato per stipare più persone possibile, ma sfruttare ogni centimetro quadrato per realizzare un’esperienza godibile e gioiosa per tutti. Da questo punto di vista, uno dei punti cardine voluti da Claudio Trotta e ben accolto da tutti gli altri.

“Ho pensato questo festival con una logica esattamente opposta a quella che domina il nostro mondo dello spettacolo dal vivo. Un mondo che è tornato in uno splendore di numeri: stadi pieni, palazzetti pieni, autodromi pieni, spiagge piene, tutto pieno, tutto strapieno.

È una cosa bellissima, lo dico perché è affascinante vedere una massa così grande di persone, ma non vanno dimenticati due fattori: il primo, è che si tratta di persone, di esseri umani, non di numeri. Si tratta di fornitori, non di consumatori e critici. Si tratta quasi di co-produttori, non di gente da spennare. Dall’altra parte, non può essere che in nome dei numeri si vadano a fare degli spettacoli con un numero esagerato di persone.

Con un numero esagerato di persone è matematico e certo che l’attenzione alle esigenze psico-fisiche di quelle persone non può essere di alto livello. Se si punta a fare solo grandi numeri, è difficile mantenere alto il livello della ricezione delle persone, il livello dell’attenzione ai particolari delle persone e il benessere psicofisico delle persone. Vogliamo rimettere al centro il fruitore, il benessere della persona.”

Claudio Trotta

È un festival la cui idea torna alle origini del format americano, in cui tante diverse realtà convivono nello stesso spazio.

“Il festival non può essere che una situazione dove c’è diversità musicale e condivisione, piacere di parecipare a qualcosa, scoprendo anche qualcosa che non si conosce.”

Claudio Trotta

L’appuntamento è dunque per domenica 2 luglio a Ferrara. L’apertura dei cancelli sarà dalle ore 15:00. I biglietti sono già disponibili presso i circuiti Ticketone e Ticketmaster (nell’ormai consueta – e sana – tradizione di Barley Arts, è assolutamente contrastato qualsiasi forma di secondary ticketing).

a cura di
Andrea Mariano

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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