Moda e arte: le collaborazioni storiche

Moda e arte: le collaborazioni storiche
Condividi su

Da sempre moda e arte si sono influenzata reciprocamente dando il via a numerose collaborazioni. Sebbene esse siano due linguaggi differenti sono accomunate da un obbiettivo comune: l’espressione.

Nella storia della moda, le collaborazioni tra questi due mondi sono state molteplici. Molti designer, si sono spesso lasciati influenzare, da pezzi artistici, anche distaccandosi dal loro concetto di moda.

Sodalizzi contemporanei

Negli anni Trenta la prima collaborazione tra moda e arte, che passò alla storia fu quella tra Elsa Schiapparelli e e Salvador Dalì, i due realizzarono insieme un abito figlio della corrente surrealista a cui entrambi erano legati. L’Abito Aragosta nato dalla collaborazione tra i due venne indossato da Wellis Simpson nel 1937, facendo rimbalzare il nome della Schiapparelli da una parte all’ altra del globo.

L’abito Aragosta (fonte: Google)

Nel 1965, fu la volta del citazionismo di Yves Saint Laurent, il quale creò un abito dal taglio ad A ispirato alla Composizione in giallo, rosso e blu di Piet Mondrian. La quale si adattava molto bene alla linea stilistica seguita dalla maison. Questo sodalizio, pur non trattandosi di una vera e propria collaborazione, fu di grande impatto sul pubblico, e riscosse grande fortuna.

Yves Saint Laurent ed il citazionismo di Mondrian (fonte: Google)

Negli anni Ottanta un’altra importante collaborazione, fu quella tra Vivienne Westwood e lo street artist Keith Haring. I suoi disegni isprirarono talmente tanto la stilista, che nel 1983 lo chiamò per collaborare ad una collezione intitolata Witches, che venne distribuita per l’autunno inverno 1983/84.

Witches, collaborazione Haring e Westwood (fonte: Google)
Negli ultimi anni

Negli ultimi anni l’arte è riuscita a invadere anche il settore della moda prêt-à-porter. Tra i più famosi marchi che hanno recentemente avviato collaborazioni ricordiamo Bershka e Vans. Entrambi appartenenti al settore dello streetwear. Nel primo caso stampando sull’abbigliamento opere d’arte di vari periodi, passando dal barocco fino al contemporaneo. Nel secondo caso realizzando una vera e propria collaborazione con il Moma di New York. La prima collezione della Vans con il Moma, prese il via nel 2018 con la collezione dedicata a Vincent Van Gogh.

Vans x Moma Museum ( fonte: Google)

L’anno successivo nel 2019 era stata la volta di Claude Monet, Vasilij Kandinsky e Salvador Dalì. Successivamente, vennero aperti altri nuovi capitoli dedicati ai più grandi artisti esposti nel museo tra cui: Pollock, Munch e Ringgold.

Indubbiamente buona parte dell’idea di questi progetti è dovuta a un utilizzo sempre maggiore dei social. E, certamente, ad una diffusione sempre più capillare dell’arte e di un senso estetico sempre più marcato che domina la nostra società. L’arte oggi non è solo un qualcosa di antico, i cui confini sono stabiliti all’interno dei musei, essa diventa sempre più un fenomeno mainstream, ed il mainstream si sa, vende facilmente.

A cura di
Marta Canu

Seguici anche su Instagram!

Please select a feed to display…

LEGGI ANCHE:-Piccoli lussi beauty da regalare a Natale
LEGGI ANCHE:-Gaetano Pesce per Bottega Veneta
Condividi su

Marta Canu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *