Nothing But Thieves, Viagra Boys, Fask, Palaye Royale – Ama Music Festival, Romano D’Ezzelino (VI) – 24 agosto 2022

Nothing But Thieves, Viagra Boys, Fask, Palaye Royale – Ama Music Festival, Romano D’Ezzelino (VI) – 24 agosto 2022
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Il primo giorno ufficiale per l’Ama Music Festival si apre a bomba: quattro gruppi rock si esibiscono sul palco uno dietro l’altro, tenendo incollati per cinque ore abbondanti i fan più affezionati

Il festival è organizzato in una piccola vallata ai piedi delle Prealpi, accanto alla villa Ca’ Cornaro, con un’area dedicata alle bancarelle e una ai tendoni del cibo e delle immancabili, necessarie birrette. L’evento sembra essere abbastanza grande: sottopalco si trova la zona pit, delimitata da delle transenne che definiscono l’area interna da quella più distante ed esterna. La prima serata è dedicata principalmente ai Nothing But Thieves, band rock inglese che ha fatto attendere la sua esibizione per più di un anno.

Palaye Royale  

Per iniziare, in apertura si esibiscono i Palaye Royale, gruppo rock americano-canadese formatosi nel 2008. Attualmente è composto da cinque membri: Remington Leith alla voce, Sebastian Danzig alla chitarra e alle tastiere, Emerson Barrett alla batteria e al piano, Andrew Martin alla chitarra e Jennie Vee al basso. 

Il chitarrista dei Palaye Royale; immagine tratta da pinterest.com

Iniziano a suonare con una puntualità che non si era mai vista prima, mentre i primi spettatori iniziano ad avvicinarsi sotto al palco nella zona del pit e intorno alle transenne nella zona più esterna. Scaldano l’aria, coinvolgendo sia chi è lì per loro sia chi non li conosceva in precedenza. 

Si esibiscono con tutto il loro spirito rock, accompagnati dal loro stile black ed eccentrico; il cantante decide di salire sul palco con un look approvatissimo: a petto nudo e con una gonna nera. Tra le altre canzoni suonano Paranoid, che sicuramente entrerà nell’alta rotazione della sottoscritta. A un certo punto, verso fine concerto, il frontman scende dal palco, si avvicina alla transenna e vi si arrampica, tendendo la mano agli spettatori, contentissimi. 

Una volta terminato il loro turno, il gruppo si fa trovare accanto al merchandising, dove dedica un po’ di tempo a salutare i fan più affezionati. 

Fask 

Nella pausa tra un concerto e l’altro, lo staff prepara il palco per il prossimo gruppo; in questo caso si tratta dei Fast Animals and Slow Kids, band composta dagli ormai conosciuti Aimone alla voce, Alessandro Guercini alla chitarra, Jacopo Gigliotti al basso e Alessio Mingoli alla batteria. 

Questi aprono il loro concerto con Come un animale, e di lì continuano con una carica che non si vedeva da tempo, nonostante Aimone ci faccia sapere di non essere al top della forma. Il cantante presenta il gruppo con l’immancabile saluto “salveatutti noisiamoiFastAnimalsandSlowKids eveniamodaPerugia”, continuando a definire i Fask una “band di stronzi” che è lì per suonare in apertura ad altri due gruppi che sicuramente spaccheranno. 

I Fask al Campus Industry Music di Parma, il 7 aprile 2022

Di brani relativamente recenti, oltre a quello iniziale, suonano Rave e Non potrei mai. Per il resto fanno un tuffo nel passato, presentando Annabelle, Combattere per l’incertezza, Forse non è la felicità e, per concludere in bellezza, Come reagire al presente. 

Per suonare quest’ultima la band sfora con i tempi: il frontman, un po’ brillo, dopo aver chiesto quanti minuti avessero a disposizione, annuncia “non ce ne frega un cazzo, noi lo facciamo!”. Fanno durare a lungo il brano, spezzandolo con uno stage diving di Aimone che si lascia trasportare dalla folla con in mano un gin tonic, mentre il resto del gruppo continua con l’intermezzo strumentale.  

Insomma, con tanta energia e tanto coinvolgimento del pubblico, anche questa volta i Fask concludono a bomba. 

Viagra Boys 

È il turno dei Viagra Boys, gruppo musicale post-punk svedese nato nel 2015, che inizia un po’ in ritardo a causa del prolungarsi del concerto della band precedente. La formazione attuale è composta da Sebastian Murphy alla voce, Oskar Carls al sassofono, Henrik Höckert al basso, Tor Sjödén alla batteria, ed Elias Jungqvist alle tastiere. 

Viagra Boys; immagine tratta da premier.ticketek.co.uk

Il gruppo si fa notare, è provocatorio; il frontman si esibisce con estrema naturalezza ed è in grado di coinvolgere il pubblico. Ad un certo punto scende dal palco e va ad abbracciare un ragazzo che gli ha prestato una sigaretta tra le prime file del pubblico. Si ritrova inoltre più volte a cantare trascinandosi a terra, a volte anche seguito dagli altri membri del gruppo, come il sassofonista, il quale esegue un assolo mentre è disteso sul palco. 

Tra gli altri brani eseguono Sports, Troglodyte e Big Boy, inclusi tra i loro maggiori successi. Accompagnano così il pubblico, brano dopo brano, suonando quasi interrottamente tra un pezzo e l’altro, non restando certamente indifferenti agli occhi del pubblico. 

Nothing But Thieves 

Il gruppo di chiusura della serata sono i Nothing But Thieves, band indie-rock inglese, composta da Conor Mason alla voce e alle chitarre, Joe Langridge-Brown alle chitarre e ai cori, Dominic Craik alle chitarre e alle tastiere, Philip Blake al basso, e James Price alla batteria. 

I Nothing But Thieves al Fabrique di Milano, il 3 aprile 2022

Si fanno giustamente attendere una mezz’oretta rispetto all’orario previsto. Questi trenta minuti si sentono tutti: le aspettative crescono soprattutto per chi è lì ad ascoltare proprio loro ed è da più di un anno che aspetta questa data. Infatti, era inizialmente prevista per l’estate 2021 sempre all’Ama Music Festival, ma è stata rimandata per motivi legati al covid. Comunque, forse è meglio così: l’attesa si è ben fatta ripagare e sarebbe stato impensabile – quasi doloroso – partecipare a un loro concerto costretti a sedere, rimanendo distanziati. 

Il concerto

I Nothing But Thieves si introducono con Futureproof, singolo che ha preceduto l’uscita del loro ultimo album – Moral Panic, 2021, seguito da Just A Kid e Real Love Song. Sin da subito promettono bene, caricando ulteriormente la già strabordante aria con il risultato di far accalcare il pubblico urlante sotto al palco, che salta come per avvicinarsi alla fonte del suono. 

Procedono con molti dei loro brani più famosi tra cui Particles, Unperson, Sorry e Phobia. Sembra durare troppo poco la loro esibizione: con Amsterdam già si avviano verso la chiusura, raggiungendo il picco di energia e divertimento, sia per gli spettatori che per il gruppo stesso. 

Il chitarrista Joe Langridge-Brown durante il concerto al Fabrique di Milano, il 3 aprile 2022

Dopodiché escono dal palco e rientrano per salutarci con l’ultimo brano, Impossible, utile a rinfrescare l’atmosfera e a concludere il loro concerto inondando d’affetto il pubblico – che contraccambia. Una volta abbandonato definitivamente dal palco, gli spettatori non ne vogliono sapere: si intrattengono chiedendo dapprima un “bis”, passando alla versione italiana “Se non metti l’ultima noi non ce ne andiamo” per poi tentare, testardi, con l’inglese “we want more”. Ma nessuna di queste tecniche funziona: nonostante le pressanti richieste pare sia deciso: il concerto dei Nothing But Thieves è finito. 

Conclusioni 

Sono state cinque le ore passate sotto al palco, ma sono volate e sono sembrate essere solo un paio. Ogni gruppo ha saputo portare la sua musica e il suo stile andando a completare con il proprio personale tassello il puzzle di una serata interamente rock.  

Unica inevitabile pecca, se così si può chiamare, è la durata dei concerti di ogni singola band: sarebbe servito il doppio del tempo per ognuno di loro, non tanto per migliorare il risultato dell’evento, già ottimale, quanto più perché le loro esibizioni sono durate meno rispetto a quelle di un classico concerto, per una necessaria e comprensibile questione di tempi. E poi perché a sentirli suonare non ci si stanca mai. 

Ma certamente la prima serata dell’anno all’Ama Music Festival non ha deluso le aspettative.

a cura di
Gaia Barbiero

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