Brunori Sas – Palaflorio, Bari – 22 maggio 2022

Brunori Sas – Palaflorio, Bari – 22 maggio 2022
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Per la prima volta nei palazzetti Brunori colleziona numerosi sold out, uno di questi proprio a Bari

Sembrava che qualche forza oscura si stesse mettendo contro il mio ritorno al Palaflorio di Bari, domenica 22 maggio, ma dopo oltre mezz’ora di attesa al botteghino riesco ad entrare. Proprio nel momento in cui Brunori comincia a intonare “Al di là dell’amore“, una delle mie preferite.

Finalmente sono ad un concerto del cantautore calabrese che scoprii e mi incuriosì nel 2013 grazie ad un festival che omaggia Mr. Volare, Domenico Modugno “Meraviglioso Modugno”.

Dispiace non essere riuscita ad ascoltare Al The Coordinator alias Aldo D’Orrico che chitarra e voce ha aperto la tappa napoletana e barese del tour di Brunori Sas. Ma niente paura se c’è la “sempresulpezzo” Iolanda Pompilio che prontamente, oltre a scattare foto, ha registrato l’esibizione in cui D’Orrico ha regalato ballate folk oltre a un omaggio al Maestro Franco Battiato con “Summer on a solitary beach“. Lo stesso Brunori scriveva qualche giorno fa sulle sue pagine social a proposito delle canzoni del conterraneo D’Orrico, “ottima compagnia quando si ha voglia di stare un po’ per conto proprio”.

E finalmente Brunori Sas live

Ma adesso è il momento di stare in mezzo alla gente: Finalmente, benvenute e benvenuti, che meraviglia, Brunori accoglie così il pubblico di Bari che ha resistito ai rinvii in due anni di pandemia ed è carichissimo e caloroso già ai primi tre brani in scaletta “Al di là dell’amore“, “Benedetto sei tu” e “Lamezia Milano“.

Un tris esplosivo salutato dai fan che hanno più volte invocato “Dario, Dario”, Brunori con la sua proverbiale ironia: “ogni volta dopo questi primi tre pezzi devo riprendere ossigeno, se ce la faccio a superarli è fatta”. Ce la fa alla grandissima e a questo punto concede e si concede “una pausa di ritrovato o novello amore” con una “ballad amorosa e semplice” che altro non è che “Una canzone che hai scritto tu“.

Momenti di leggerezza e di riflessione

Il pubblico apprezza come Brunori si muove sul palco, tra i musicisti: “Pure i balletti vi faccio, nonostante la periartite, l’osteoporosi e un problema all’anca”. Continua poi, riferendosi al completo bianco indossato per la prima parte del live “spero abbiate apprezzato questo outfit stracciatella e pistacchio, sembro un lactobacillus”, il sorriso del pubblico è immediato. Pubblico invitato poi a trovare “un damo o una dama e ballate questo valzerino giocoso che possa recuperare il fanciullino che è nel cuore di ognuno di voi, perché so che c’è, soprattutto in questo pubblico”. Il “valzerino” scatta sulle note di “Bello appare il mondo“.

Appare un po’ meno bello il mondo in quest’ultimo periodo, per fortuna c’è la musica: “Invece di pensare alla gioia del ballo, del canto e del vivere insieme ci si deve purtroppo fare la guerra, noi sappiamo bene che la realtà è una merda, ma sappiamo anche che non finisce qua“. Queste parole introducono “Il costume da torero“, da indossare per salvare il mondo perché:

“Non sarò mai abbastanza cinico da smettere di credere che il mondo possa essere migliore di così”.

Brunori Sas

Basta poi che il tecnico audio sale sul palco per sistemargli il microfono che Brunori racconta la gag del problema tecnico finto per introdurre un brano (tutt’altro che) deprimente come “Fuori dal mondo“. E non importa se poi le parole si incartano, i fan calorosi perdonano e cantano con lui.

Rapido cambio di outfit, con uno più sportivo per la seconda parte del live introdotta da “Kurt Cobain” al piano e cori dei fan.

“Vivere come volare, ci si può riuscire soltanto poggiando su cose leggere”

Brunori Sas

Dopo le luci dei cellulari su “Per due che come noi“, gradite da Brunori tocca ad un brano storico, introdotto da un aneddoto che i fan baresi della prima ora ricordano. Correva l’estate 2011: ho cantato l’amore bambino e adolescente, da queste parti, a Giovinazzo tra Super Santos e statuette di Padre Pio“. Quindi visto i fan “canterini” e la temperatura che sembra quasi agosto, “in una notte stellata quale desiderio posso esprimere se non di sentirvi cantare in coro Guardia ’82“, in una versione falò, chitarra e voce, e coro assordante del pubblico.

Saluti e ringraziamenti

Prima di salutare Bari, Brunori presenta la sua Sas nutrita e ricca di musicisti, 10 per la precisione. Agli storici Dario Della Rossa a pianoforte, organi e sintetizzatori, Massimo Palermo ai tamburi acustici ed elettronici, Mirko Onofrio ai fiati e alle percussioni, Stefano Amato al violoncello e basso e Lucia Segretti al violino, percussioni, cori e balletti, si aggiungono Alessandro ‘Asso’ Stefana alle “corde magiche” e Mauro ‘Otto’ Ottolini trombone che dirige e partecipa alla sezione fiati composta da Claudio Benedetti al basso tuba, Andrea Pimazzoni al sax e Paolo Malacarne alla tromba.

Un applauso, il più scrosciante, è anche per tutti i tecnici che per due anni sono stati costretti a non lavorare. Un particolare plauso della sottoscritta va ai tecnici luci e scenografi per le suggestive atmosfere create sul palco.

In chiusura, dopo aver ringraziato sua madre Mariastella, il suo amore Simona e sua figlia Fiammetta, scherza e ringrazia il pubblico: “Un po’ sottotono vi ho visto stasera, non vedevamo l’ora, speriamo di aver appagato il vostro desiderio di canto, di ballo e di sudore”.

E come ogni festa arriva il momento dei saluti, ma è solo un arrivederci visto che il buon Brunori sarà in tour per tutta l’estate e tornerà anche in Puglia, a Fasano (BR) per la precisione il 6 agosto per il Locus Festival. E quindi ora “Arrivederci tristezza“, oggi mi godo la mia tenerezza e gratitudine post live.

Scaletta
  1. Al di là dell’amore
  2. Benedetto sei tu
  3. Lamezia Milano
  4. Una canzone che hai scritto tu
  5. Il mondo si divide
  6. Mio fratello Alessandro
  7. Capita così
  8. L’uomo nero
  9. Sabato bestiale
  10. Bello appare il mondo
  11. Il costume da torero
  12. Come stai
  13. Fuori dal mondo
  14. Colpo di pistola
  15. Kurt Cobain
  16. Per due che come noi
  17. Guardia ’82
  18. Lei, lui, Firenze
  19. Anche senza di noi
  20. Canzoni contro la paura
  21. Quelli che arriveranno
  22. Bis
  23. La verità
  24. Arrivederci tristezza

a cura di
Mariangela Cuscito
foto di
Iolanda Pompilio

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Mariangela Cuscito

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