Bojack: il grido di ribellione degli OX-IN nei confronti della società in cui viviamo
Gli OX-IN, trio laziale dal sound originale che si nutre di diverse contaminazioni che vanno dal rock al pop, dall’elettronica alla dance e alla disco, hanno pubblicato un nuovo singolo. “Bojack è chi ha scelto di non vivere una routine già assegnata, un cavallo che rompe le briglie e scappa dalla folle gara alla quale dovrebbe partecipare. OX-IN ha intenzione di correre libero, senza padroni e senza regole”.
Incuriositi da queste loro dichiarazioni abbiamo voluto fare qualche domanda a Sarah D’Arienzo (voce, synth e drum machine), Guido Mauro (chitarra) e Angelo Di Bello (organetto cromatico) in particolar modo a proposito di questo nuovo singolo che suona come un vero e proprio grido nei confronti della nostra società che ci vuole sempre belli e appariscenti.
Cominciamo con due domande che sicuramente vi hanno fatto in tanti, ma la curiosità è impellente: cosa vuol dire il vostro nome? Come vi siete incontrati?
OX-IN deriva dalle Auxine, una classe di ormoni vegetali che hanno un ruolo centrale nella crescita e nei processi comportamentali delle piante, le direzionano verso la luce solare e poi propagano l’energia in tutto il corpo fino alle radici. Ci piace immaginarci al servizio della nostra musica permettendole di mettere radici, di svilupparsi verso la luce! Ci siamo incontrati nelle sere tutte uguali di provincia, in inverno, abbiamo deciso di smettere di annoiarci e di provare a far dialogare una chitarra, una voce e un organetto. L’elettronica è arrivata dopo, giocando!
Sul vostro sito, tra le definizioni che vi date, c’è “OX-IN è come vorremmo essere; è un disperdersi nel mondo per conoscerlo meglio”. E magari conoscerci meglio?
Assolutamente sì! La nostra musica, i nostri brani nascono da esperienze che viviamo in prima persona o che ci vengono raccontate. Conoscere nuove persone, nuove storie, porsi nuovi quesiti, elaborare nuovi concetti, sta alla base di un percorso di crescita. La linfa vitale che permette al nostro percorso, a noi tutti di essere migliori.
In anni in cui le serie tv on demand spopolano, soprattutto nell’ultimo anno causa pandemia, è stata casuale la scelta di ispirarsi al protagonista di una di queste?
Sicuramente non siamo stati risparmiati da questo fenomeno, anzi, questo argomento è spesso motivo di confronto. Bojack però è esattamente il protagonista che cercavamo, nasconde dietro una sarcastica vita da star, tutta una serie di debolezze che non sono accettate dalla comunità e ogni volta che vengono fuori si ritrova in strambe situazioni.
Potremmo definire Bojack un inno al ribellarsi all’omologazione delle idee, delle vite?
Certo, è un grido di ripudio nei confronti di una società che ci vuole sempre belli e appariscenti, un invito a cogliere anche i momenti opachi, le difficoltà e le debolezze che tutti noi abbiamo e che soprattutto ci caratterizzano.
La musica può essere il giusto mezzo per svincolarsi da situazioni che ci imbrigliano. Credete che le vostre canzoni possano anche aiutare ad accettare e magari superare le debolezze di ognuno di noi?
Beh, hanno sicuramente aiutato a superare alcune delle nostre di debolezze. I nostri brani sono tutti ballabili, quindi se ci si lascia andare in una danza libera e spassionata sicuramente alcune difficoltà svaniscono. Senza dubbio diamo degli spunti di riflessione, che poi ognuno coglie ed elabora a suo modo, speriamo e ci auguriamo che siano di aiuto.
Che rapporto avete col vostro pubblico o come vorreste che fosse, soprattutto attualmente che le occasioni di incontro dal vivo sono rare?
Abbiamo un approccio molto fisico con il pubblico, ci piace vederli ballare, scatenarsi, cantare con noi e vorremmo che fosse sempre così. Le occasioni di incontro a dire il vero erano poche anche prima del Covid-19, il nostro è un settore in crisi da anni. Ora la situazione è critica, è difficilissimo suonare dal vivo. Nelle rare occasioni in cui ci siamo riusciti abbiamo sofferto nel vederli seduti, distanziati, lontani, fermi. Cogliamo l’occasione per ringraziare i tanti che ci supportano e ci dimostrano quotidianamente il loro affetto!
Cosa c’è nel futuro degli OX-IN?
Ci sono tre singoli che usciranno nei prossimi mesi, prodotti prima della quarantena e particolarizzati dalla lingua italiana che sostituisce quella inglese. Speriamo ci siano anche tanti concerti, momenti di incontro e condivisione!
a cura di
Mariangela Cuscito
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