Lella Costa in La Vedova Socrate

Lella Costa in La Vedova Socrate
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Ogni anno il Comune di Modena, nel contesto dell’Estate Modenese, ospita la rassegna I Giardini d’Estate. L’edizione di quest’anno, dal 10 luglio al 30 agosto, si tiene presso i Giardini Ducali ed è affidata a Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Nella serata di sabato 8 agosto, è salita sul palco Lella Costa con La Vedova Socrate, uno dei più celebri testi di Franca Valeri. Una pietra miliare del teatro italiano, purtroppo, scomparsa domenica 9 agosto dopo aver compiuto 100 anni il 31 luglio.

Un passaggio di testimone tra due grandi signore della scena.

Lella Costa, emozionata, raccoglie l’invito della Valeri a recitare il testo da lei scritto e portato in scena la prima volta nel 2003, omaggiandola sul palco interpretando Santippe, la moglie di Socrate.

Un concentrato di ironia corrosiva e analisi sociale, rivendicazione disincantata e narrazione caustica.

Liberamente ispirato a La morte di Socrate dello scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt, il testo è nato in seguito dell’intuizione di Giuseppe Patroni Griffi che lo suggerì alla Valeri.

Il monologo è ambientato nella bottega di antiquariato e oggettistica di Santippe, la moglie del filosofo, ricordata dagli storici come una delle donne più insopportabili dell’antichità.

Racconta Franca Valeri

Patroni Griffi ha letto il testo di Dürrenmatt e mi ha detto se ne potevo trarre qualcosa. Mi incuriosiva l’idea di sfatare questa leggenda che Santippe fosse solo una specie di bisbetica.

Io ne faccio una moglie come tante, con una vita quotidiana piena di alti e bassi, una donna intelligente che del marito vede anche tanti difetti.

Nel testo di Dürrenmatt c’è poco di Santippe, per questo, per conoscerla meglio, ho preso delle informazioni su Socrate e ho letto i Dialoghi di Platone.

Mi sono fatta l’idea di una donna forte che ha vissuto accanto a un uomo per noi straordinario ma che per lei era semplicemente un marito e per giunta noioso.

(font. Emilia Romagna Teatro)

Uno spettacolo che parla soprattutto alle donne: neanche la vedovanza toglie il diritto a Santippe di esprimere un giudizio onesto sul comportamento dei mariti, degli uomini in generale e persino di quelle donne che ingannano l’altro sesso.

testo e foto a cura di
Enrico Ballestrazzi

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Enrico Ballestrazzi

Fotografo per passione

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