dile: “Tangenziale è un viaggio che inizia e finisce nella mia testa”
Tangenziale è il nuovo singolo di dile, uscito lo scorso 19 giugno per OSA Lab/Artist First. Il brano, prodotto da Federico Nardelli e scritto a quattro mani con Federico Galli, è un’anticipazione del primo album dell’artista, in uscita il prossimo autunno.
dile è Francesco Di Lello, cantautore abruzzese classe 1989. Dal 2018 ad oggi, ha pubblicato sei singoli (Perdersi, Rewind, finoallesette, America, Vodka e Tangenziale), totalizzando complessivamente 4 milioni di streams nei principali digital stores.
Il brano è un’altalena di contraddizioni, una rivincita con se stessi dopo aver attraversato e superato un temporale interiore. Una strada a scorrimento veloce che l’artista traccia per accompagnare l’ascoltatore in una dimensione intima, dove è necessario cogliere il positivo dalle situazioni negative esorcizzandole e osservandole da una prospettiva differente.
Prendendo in prestito un aforisma dallo scrittore Roberto Gervaso, abbiamo intervistato dile con un unico grande leitmotiv: chi non si contraddice mai, non vive.
Tangenziale è un’altalena di contraddizioni: racconti in maniera attenta e vivace le sensazioni al termine di una relazione. Nonostante tratti l’ossessione e l’abbandono c’è una chiave di lettura positiva. Ci racconti cosa ti ha portato a scrivere il brano?
Il mio processo di scrittura è sempre diverso; infatti ad oggi non riesco a ricordarmi perfettamente cosa stessi provando mentre Tangenziale veniva fuori. Ricordo che mi ero stufato di una situazione che mi aveva intrappolato, delle frasi che venivano fuori da sole e, soprattutto, che non mi è importato troppo capire cosa stessi scrivendo in quel momento.
Dovessi rifletterci ora, direi che Tangenziale è semplicemente un viaggio, come tutti i miei pezzi, che inizia e finisce nella mia testa.
I tuoi singoli precedenti sono ballad. La scelta di cambiare velocità e veste al brano, aumentando i bpm, è stata naturale?
Forse sbaglio ma non ho molto controllo su quello che mi viene da scrivere Di base sono molto cupo e introspettivo ma, spesso e volentieri, un lato più spensierato e acerbo prende il sopravvento.
Quali artisti non devono mai mancare nella tua playlist su Spotify?
Ci sono artisti che a mio avviso non dovrebbero mancare nella playlist di nessuno, come Lucio Battisti, Lucio Dalla, Vasco e Bersani. Potrei andare avanti per molto…
Tangenziale è il sesto singolo che hai pubblicato dal 2018 ed è in lavorazione il tuo primo album. Puoi darci qualche anticipazione?
Penso che il mio primo album sarà un percorso; i brani, infatti, sono spesso collegati tra loro. In questo periodo sono in studio e sto finendo le ultime tracce. Di più non riesco a dire: ho proprio bisogno di sentirlo finito.
I tuoi brani sembrano un flusso continuo, un insieme di emozioni cristallizzate su un foglio che successivamente ordini con molta cura. Quanto è importante immergersi nei ricordi per superare le difficoltà ed andare avanti?
Per me e per la mia scrittura è fondamentale; per la mia salute mentale, invece, è la cosa che più mi preoccupa. I ricordi e le mie emozioni giocano un ruolo fondamentale nei miei brani. Tutto ciò che scrivo è autobiografico: mi è successo, l’ho provato e, nella maggior parte dei casi, mi ha fatto male.
a cura di
Edoardo Siliquini
Un pensiero su “dile: “Tangenziale è un viaggio che inizia e finisce nella mia testa””