Potere e Parole: come Greta Thunberg vuole salvare il pianeta sgridandoci

Potere e Parole: come Greta Thunberg vuole salvare il pianeta sgridandoci
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Può una ragazza di 17 anni, con un cartello di cartone, diventare leader del movimento ambientalista globale? Se conoscete la storia di Greta Thunberg sapete già la risposta. Ma come ha fatto a convincere milioni di adolescenti in tutto il mondo a protestare ogni venerdì?
Greta Thunberg non è una politica, non le interessa riformare il sistema. Greta vuole salvare il pianeta ed è questo il suo punto di forza. La sua voce è quella della nostra morale: “come osate” fregarvene di noi?

Quando tutto ebbe inizio

Di fronte al Parlamento svedese, nel 2018, Greta Thunberg ha cominciato il suo Skolstrejk för klimatet, lo sciopero scolastico per il clima. A quei tempi era da sola, con un cartello fatto di cartone riciclato e il pranzo in un sacchetto. Poi pian piano sono arrivati gli altri, prima uno, poi una decina, fino a diventare un movimento internazionale.

Da quel momento in poi ogni venerdì, gli studenti saltano scuola e si avviano verso municipi e piazze, scioperando in modo pacifico in nome del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. Questa forma di protesta, nata dal basso, è mossa da obiettivi e proposte concrete: riduzione del 50% delle emissioni entro il 2030 e azzeramento entro il 2050, valorizzazione della conoscenza scientifica e maggiore risolutezza politica sul tema.

Secondo quanto raccontano i genitori, Greta ha smesso di parlare dopo aver visto a scuola un documentario sulla plastica negli oceani. Da quel momento in poi il collasso ecologico è diventato un’ossessione. Quando aveva suggerito agli attivisti svedesi di fare una protesta per il clima, questi avevano mostrato poco interesse quindi aveva deciso di farlo da sola. Oggi per tutti, a ragione, è l’adolescente con la volontà di ferro.

La nostra casa è in fiamme

A Davos, nel 2019, Greta Thunberg pronunciò il discorso che la rese famosa, in cui dichiarava che la crisi climatica è una minaccia per il nostro pianeta e che bisogna risolverla, altrimenti tutte le altre cause come femminismo, diritti umani o uguaglianza economica, non sarebbero state mai risolte.

La nostra casa è in fiamme“, ha detto Greta in un panel insieme ad altri personaggi, “non voglio la voglia speranza. Voglio che andiate nel panico…e agiate“.

Le sgridate di Greta agli adulti per salvare il mondo

Greta Thunberg sgrida, nel vero senso della parola, gli adulti. Dice che sono pazzi, che hanno deluso i giovani come lei. Loro, in tutta risposta applaudono quello che dice. Ma, poco dopo, ripartono a bordo delle proprio auto.
Greta però non si ferma: se chi detiene il potere non sta lavorando per garantirle un futuro che senso ha, per lei, andare a scuola in quei venerdì?

Greta Thunberg va dritta al sodo, non vuole perdere tempo con burocrati e politici. Non è egocentrica e concede interviste solo per parlare del pianeta, non degli haters o di Donald Trump. Non le interessa niente della necessità del carbone per l’economia, né dei costi dell’energia solare. La questione è semplice: stiamo perdendo i pianeta.

Guardandola, non si può far altro che pensare: è una bambina. Il suo aspetto non viene associato alla forza, eppure il messaggio che passa è che non occorre essere rumorosi, forti o potenti per far sentire la propria voce. Chiunque può farlo, e proprio questo le ha permesso di diventare la leader del movimento.

I suoi discorsi pubblici: analisi

Nei suoi discorsi pubblici Greta Thunberg fa leva sulla morale: “are we evil?” ci chiede nel suo TED Talk tenuto a Stoccolma. Siamo cattivi, per permettere ai politici di distruggere il pianeta?

Durante il Summit delle Nazioni Unite sul clima, tenutosi a New York, pronuncia questo breve ma memorabile discorso:

Il mio messaggio è che vi terremo d’occhio. Tutto questo è così sbagliato. Non dovrei essere qui, dovrei essere a scuola, dall’altro lato dell’Oceano. Venite a chiedere la speranza a noi giovani? Come vi permettete?

Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote, e io sono tra i più fortunati. Le persone stanno soffrendo, stanno morendo. Interi ecosistemi stanno collassando. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa. E tutto ciò di cui parlate sono soldi e favole di eterna crescita economica? Come vi permettete?

Ci state deludendo, ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento, gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi, e se sceglierete di fallire non vi perdoneremo mai”, ha poi sottolineato che “il mondo si sta svegliando e il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no.
Il mio messaggio è che vi teniamo gli occhi addosso
“.


Greta Thunberg pronuncia questo discorso con estrema serietà e emozione, arrivando quasi alle lacrime, nonostante le iniziali risate e applausi della platea. I bravi oratori danno al pubblico il permesso di provare qualcosa mostrando loro stessi, per primi, l’emozione. Ed è quello che accade in questa occasione.

Molto interessante è anche il costante contatto visivo che riesce a mantenere con un gruppo di adulti, mentre li avverte delle conseguenze della loro inazione.

Elementi del discorso

Quello che si può notare, all’interno dei suoi discorsi, è la presenza di un “noi”, utilizzato per indicare “noi, il popolo”. Greta non è sola nella sua lotta, sono in tanti.

Il “tu” (o il “voi”) è il bersaglio delle critiche. Greta vuole che ci mettiamo in discussione: stai davvero facendo di tutto? Stai facendo qualcosa?

Nei suoi discorsi si può notare un grande uso di frasi brevi, che danno la sensazione di “verità”. Come se ci stesse facendo la predica, vuole la nostra concentrazione, quindi non utilizzerà lunghe frasi articolate. Il suo modo di parlarci assomiglia a quelli di un genitore arrabbiato o un di un insegnante severo che rimprovera un bambino.

Altra caratteristica che si può riscontrare, sono le ripetizioni. Al contrario della ridondanza infatti, le ripetizioni sono intenzionali e costituiscono uno degli strumenti retorici più utilizzati dagli oratori.

I suoi discorsi spesso rispettano la struttura: apertura ad affetto, argomentazioni nel mezzo e chiusura con la più grande speranza, o come in questo caso, l’accusa più pesante.

Greta Thunberg, nonostante la sua giovane età, è una brava comunicatrice. Ma non solo: è riuscita, attraverso i suoi discorsi e al suo impegno, a ridefinire il cambiamento climatico come un tradimento da parte delle generazioni più anziane verso i giovani di tutto il mondo.

a cura di
Daniela Fabbri

Immagine:
Streetsblog Denver from Denver, USA / CC BY

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Daniela Fabbri

Sono nata nella ridente Rèmne, Riviera Romagnola, nel 1985. Copywriter. Leggo e scrivo da sempre. Ho divorato enormi quantità di libri, ma non solo: buona forchetta, amo i racconti brevi, i viaggi lunghi, le cartoline, gli ideali e chi ci crede. Nutro un amore, profondo e viscerale, per la musica, in tutte le sue forme. Sono fermamente convinta che ogni momento della vita debba avere una colonna sonora. Potendo scegliere, vorrei che la mia esistenza fosse vissuta lentamente, come un blues, e invece sono sempre di corsa. Mi piacciono gli animali. Cani, gatti, procioni. Tutti.

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