Sopravvivere agli amanti, la fotografia sentimentale dei JohnQualcosa: la recensione

Sopravvivere agli amanti, la fotografia sentimentale dei JohnQualcosa: la recensione
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Sebbene si siano formati nell’ormai lontano 2011, i JohnQualcosa esordiscono ufficialmente sulla scena discografica il 15 aprile 2020 con il loro primo album Sopravvivere Agli Amanti.

Il disco di debutto del duo formato da AmbraMarie – già speaker radiofonica nonché concorrente della seconda edizione di XFactor – e Raffaele D’Abrusco è autoprodotto e vede la partecipazione del batterista Filippo Cornaglia (che ha collaborato con Nicolò Fabi, Bianco e Andrea Laszlo).

Il primo singolo che ha anticipato l’album è la title track Sopravvivere Agli Amanti, il pezzo dalle sonorità più rock – a tratti grunge – del disco e ispirato dichiaratamente alla trama del film Only Lovers Left Alive di Jim Jarmusch.

Il mood che traspare da ognuno dei 9 brani è una dolceamara malinconia, un limbo continuo tra la voglia di essere felici e il tormento del presente, qui e ora, senza mai sfociare nello spleen baudelairiano. Sarà che siamo più sensibili a causa del coronavirus, ma l’intenzione è genuina.

Come, del resto, è autentica l’immagine che i JohnQualcosa dipingono di loro stessi “Avete presente quella sensazione di quando guardate una vostra fotografia e sentite di essere “usciti bene”? Che quello che vedete è esattamente quello che solo voi potete percepire nel profondo di voi stessi, ma che ora finalmente potranno vederlo anche gli altri? Ecco, “Sopravvivere agli amanti” per noi è esattamente questo: una fotografia da incorniciare per ricordarci di quell’istante in cui ci siamo sentiti “davvero noi”, in tutte le nostre sfumature”.

Tutto perfetto, quindi? Non esattamente 

Ci sono alcune fotografie, per rimanere nella metafora usata dai JohnQualcosa, che si afferrano istantaneamente. 

Sfacelo Azzurro richiama in modo esplicito Eternal Sunshine of The Spotless Mind, sia nel testo “non sembra vero che c’è un tempo per lasciarsi e reincontrarsi senza farsi male, in un giorno che ho provato a cancellare” sia nel video, ambientato sulla spiaggia dei protagonisti del film Joel e Clementine, Montauk. 

Ci sono altri pezzi, tuttavia, in cui si ha l’impressione di trovarsi dinanzi a un microcosmo impenetrabile e, di conseguenza, incomprensibile per il mondo esterno, esattamente come quegli equilibri complicati che rendono una storia d’amore unica. 

Ne Il Ladro e la Strega AmbraMarie e Raffaele – che non solo sono membri di una band ma anche partner nella vita sentimentale – raccontano a due voci le loro anime in un dialogo coinvolgente ma non abbastanza da spingere l’ascoltatore a immedesimarsi.

Non si può negare che il duo lombardo si riconosca pienamente nell’indie-rock che propone e non c’è caratteristica migliore della verità per essere credibili, se si vuole vivere di musica. Se a questo si aggiungono dei testi quasi mai scontati, si spera che i JohnQualcosa possano costruirsi il loro cammino nella scena rock intimista nostrana.

a cura di
Claudia Falzone

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Claudia Falzone

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