L’ennesimo: “Freddo Cane”, un ritorno tra costole e cuore

L’ennesimo: “Freddo Cane”, un ritorno tra costole e cuore
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L’ennesimo è Paolo Pasqua da Cosenza che nel 2016 inizia, tra le strade e nelle villette della sua città, a scrivere le prime canzoni in italiano, affascinato della scena musicale italiana degli ultimi anni si ispira liberamente a cantautori e band del momento come Lo Stato Sociale, Calcutta, I Cani, ma anche a cantautori più classici come Battiato e Lucio Dalla.

È solo uno che ha capito che in una società dove siamo tutti spinti al massimo, dove il nostro ego è lì, a portata di click, possiamo essere chi vogliamo, tutti, tutti, tutti possiamo modificare la nostra pagina, mettere nelle info che siamo alti un metro e 90, pubblicare le fotografie che sono venute bene togliere quelle che sono venute male, possiamo scrivere quello che abbiamo fatto e lasciare nell’ombra quello che avremmo voluto fare ma che alla fine non siamo riusciti a portare avanti.

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Freddo cane è il suo nuovo singolo, un pezzo caratterizzato da chitarre liquide e sintetizzatori vaporwave con una batteria dal ritmo incalzante e nello stesso tempo “dreamy” e incostante. Freddo Cane è stato subito inserito nella playlist Scuola Indie di Spotify. Ecco cosa ci ha raccontato…

Nel manifesto incluso nella tua bio leggiamo: “Io sono nessuno Ma sono il più nessuno di tutti Sono solo L’ennesimo” Cosa significa?

Ciao ragá!
Grazie per le domande. Il progetto nasce nel 2016 e rimasi folgorato dal modo in cui la musica italiana era tornata a far sognare forte i ragazzi, al punto da fargli fare chilometri per piccoli live di piccole realtà in giro per l’Italia.
Un giorno ascoltato un brano dei FASK ebbi la certezza che avrei dato qualcosa in questa scena e che sarei stato l’ennesimo in mezzo a tanti.
Questo nome mi fa sentire speciale ogni volta che internet mi ricorda di quanta gente come me si sbatte ogni giorno per farsi conoscere.

Di cosa parla “Freddo Cane”?  

Freddo Cane parla dell’ansia, del viaggio, delle paure, dell’amore, del tempo.
È un testo scritto di getto e per bisogno, nel periodo in cui vivevo in Irlanda.
È una promessa per il futuro, un messaggio di fiducia, una serie di pensieri, un consiglio.
Non aspettare il futuro e non volere il passato, la parola d’ordine è adesso.

Rispetto al tuo primo EP “Senape” notiamo una maggiore evoluzione con sonorità che abbracciano il rap e il soul? Come nasce questo nuovo sound?

Allontanandomi fisicamente dall’Italia iniziai ad allontanarmi anche dai suoni della scena indie, concentrandomi su quello che trovavo davvero bello, senza compromessi.
Il rap e il soul sono due mondi dai quali ancora voglio imparare tanto.

“Freddo Cane” è il primo singolo del tuo LP che uscirà quest’anno: vuoi anticiparci qualcosa?  

Per ora posso dire che usciranno altre canzoni, una ogni mese, ognuna con un videoclip.

Tu provieni dalla Calabria: che movimento musicale c’è nella tua regione?

Da noi ci sono poche realtà, alcune sono davvero forti e affermate come Brunori Sas e Aiello.
Se qualcuno volesse invece avere una Visione più dettagliata dell’attuale scena calabrese può fare un giro sul sito web dell’etichetta discografica con la quale ho firmato, La Lumaca Dischi.
Quasi tutti i progetti musicali interessanti della Calabria stanno attualmente uscendo con loro, lo trovo un momento molto eccitante.

a cura di
Giulia Perna

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Giulia Perna

2 pensieri su “L’ennesimo: “Freddo Cane”, un ritorno tra costole e cuore

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