I Therapy e i Best Of: la recensione di Greatest Hits
I Therapy? sono riusciti nell’impresa di dare un senso ad un best of. Perché, non nascondiamolo, queste raccolte spesso nascono con il pretesto di far cassa e giustificare un tour a band a corto di idee. Al massimo, se va grassa, ci aggiungi un inedito per giustificare l’esborso economico del fan. Una mossa che come risultato può portare, nella peggiore delle ipotesi, al bollare quell’artista come “band da best of”. Citofonare a Foo Fighters e Queen per maggiori dettagli.
Il trio nordirlandese ha vissuto una parentesi di grosso successo negli anni Novanta; ma, nell’ultimo ventennio, è andato avanti grazie soprattutto ad una fanbase fedele e live oggettivamente solidi. A trent’anni di carriera, quindi, è lecito per chiunque affrontare il traguardo del Greatest Hits. Andy Cairns e soci però scelgono non la facile strada del song picking. Anzi, decidono di fare le cose in grande.
Che per loro significa prendere, trasferirsi nel nord di Londra e registrare nei leggendari Abbey Road. Studi che tutti conoscono per la copertina dell’omonimo lavoro dei Beatles, ma che negli anni ha ospitato il gotha della musica mondiale. Gli studi leggendari, di proprietà della EMI, hanno ospitato di tutto e di più nella loro storia. La memoria scorre inevitabilmente ad artisti del calibro di Deep Purple, Elton John, Queen e U2. Ma se nell’immaginario collettivo rientrano le leggende del rock, basti pensare che negli ultimi anni anche l’hip hop ha attraversato la porta degli Abbey Road Studios. Kanye West, Frank Ocean e il collettivo Brockhampton sono tre esempi eclatanti.
Con la decisione di riregistrare i pezzi, Greatest Hits offre delle sfumature dei pezzi che li rendono anche in questa nuova veste molto freschi. La voce di Andy Cairns sente inevitabilmente il peso degli anni, non si può negare. Ma nel complesso l’impatto ricorda molto quella dei loro live. C’è tanto Troublegum e repertorio degli Anni Novanta, ma anche quella Diane che è l’omaggio alla loro massima ispirazione, gli Hüsker Dü.
Greatest Hits dei Therapy? è un best of fuori dagli schemi, pur essendo comunque di fronte una collezione di molti dei migliori momenti della carriera dei nordirlandesi. Ma la scelta di registrare di nuovo i brani offre una nuova natura a brani noti. Imperdibile per i completisti, essenziale per chi vuole conoscerli da zero.
a cura di
Nicola Lucchetta
2 pensieri su “I Therapy e i Best Of: la recensione di Greatest Hits”