Il Metrodivania di Moon Studios è un’avventura da godersi possibilmente in 4K, con il pieno supporto di un buon home theater
Il rischio è di rimanere completamente intontiti, pietrificati, con la bocca socchiusa e il pad che rischia di scivolare via dalle mani. Ignari che la scena introduttiva si è conclusa da un pezzo e che tocca alle vostre dita impartire i comandi.
Comandi necessari per spostare sullo schermo il piccolo, tenerissimo e luminoso protagonista assoluto di questa avventura semplicemente maestosa.
Ori and the Will of the Wisps è quello che in gergo viene definito un Metroidvania
Un titolo bidimensionale che fa dell’esplorazione, dei combattimenti e del recupero progressivo di nuove abilità il cuore pulsante del gameplay. A mano a mano che entrerete in possesso dei poteri che rendono il bizzarro animaletto sempre più abile e a suo agio nel saltellare da una piattaforma all’altra, dovrete tornare sui vostri passi, per scoprire che sentieri poc’anzi irraggiungibili sono ora percorribili grazie alle ritrovate skill.
Si tratta, insomma, di correre su e giù per una mappa dalle ragguardevoli dimensioni. Dovrete andare a caccia di nuove aree sia per imbattervi in stuzzicanti bonus di varia natura, sia per liberarvi la strada sino all’ennesima boss fight. Una tappa obbligatoria per giungere ai titoli di coda.

Nella struttura ludica che sorregge l’esperienza, la produzione di Microsoft non differisce da tanti altri congeneri, alcuni dei quali ben più raffinati sotto il profilo del combat system, ambito in cui Ori and the Will of the Wisps mostra una maggior applicazione del prequel senza però eccellere particolarmente.
Lo scarto, il più sensibile per lo meno, va ricercato proprio nello strepitoso art design, sostenuto da un comparto tecnico di tutto rispetto che solo su Xbox One va incontro a qualche incertezza sul frame-rate, con piccoli rallentamenti fortunatamente rari e contenuti.
Le fonti d’ispirazione sono molteplici
Negli effetti speciali, nella palette di colori, nelle fluidissime animazioni che animano Ori e i nemici che dovrà combattere, c’è moltissimo dello Studio Ghibli, tanto per cominciare. La fitta foresta che fa da sfondo all’avventura ricorda quella della Principessa Mononoke, mentre alcune creature sembrano uscite direttamente da La Città Incantata. C’è naturalmente anche qualcosa di stampo più prettamente occidentale.
Possono tornare alla mente certi fotogrammi de Il Gigante di Ferro, anche se inevitabilmente il termine di paragone più prossimo non può che essere la Disney. Biancaneve è un collegamento praticamente automatico. Alcuni scorci del gioco sembrano presi in prestito da Il Re Leone. Nei dedali nodosi delle radici, nelle fronde che si inseguono sullo sfondo, nei fiori che brillano di luce propria, ma anche nella ferocia di certe bestie che dovrete contrastare c’è ovviamente un pizzico di Avatar, il kolossal di James Cameron.
Le suggestioni sono insomma innumerevoli e deflagrano nella mente dell’utente con la stessa potenza con cui verrà scosso da sinceri brividi di emozione e commozione suscitati da una trama a tratti toccante, certamente affine nello sviluppo a tante fiabe e favole ascoltate durante la propria infanzia.
Un’amicizia inestinguibile, la determinazione di ritrovare il compagno perduto, la preoccupazione di una coppia di genitori non certo biologici, ma legittimati dal ruolo di mentori che hanno accettato di buon grado, le tematiche affrontate e sviluppate con tenue tragicità sono molteplici e regalano ulteriori sfaccettature a Ori and the Will of the Wisps non annoia mai.

La piccola creatura di Moon Studios, pur non rivoluzionando il genere d’appartenenza, pur non discostandosi particolarmente dal prequel (da cui eredita direzione artistica e gameplay), è un graditissimo more of the sam. Avventura che i veterani padroneggeranno al volo, ma da cui resteranno ipnotizzati al pari dei neofiti a caccia di un gioco più impegnativo del solito.
Ai morbidi raggi di sole che si insinuano tra i rami, ai lucenti corsi d’acqua che si rincorrono sui fondali, fa da contrappeso un livello di difficoltà lievemente tarato verso l’alto. Tra scontri in cui sarete in pesante inferiorità numerica e passaggi in cui è fondamentale sviluppare un’eccelsa disinvoltura con il pad, vi ritroverete spesso e volentieri a contemplare la schermata del game over.
Artisticamente ispiratissimo, ludicamente solido, Ori and the Will of the Wisps è un titolo da acquistare senza alcuna incertezza, un capolavoro da godersi su PC o su Xbox One.
a cura di
Lorenzo Kobe Fazio
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