10 videogiochi che ci hanno insegnato come affrontare una pandemia

10 videogiochi che ci hanno insegnato come affrontare una pandemia
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I videogiochi ai tempi del Coronavirus, ovvero come trarre spunti e insegnamenti con il pad tra le mani

Sono giorni un po’ complessi quelli che stiamo vivendo. Giorni durante i quali bisogna reinventarsi e modificare alcuni aspetti del proprio modus vivendi. Il Coronavirus sta monopolizzando l’Italia.

Dovendo rimanere a casa il più possibile, è anche vero che bisogna cogliere un aspetto positivo, almeno per noi nerd o simil tali: i videogiochi ci possono dare numerosi insegnamenti e tantissime indicazioni su come vivere questo periodo.

Ecco 10 videogiochi (più due) che ci hanno insegnato ad affrontare una pandemia.

Resident Evil 2 e Resident Evil 6

Una delle saghe videoludiche più celebri: un virus misterioso sfugge al controllo e trasforma in zombie chiunque venga in contatto con esso.

Il caso vuole che vi sia una analogia molto vicina alla situazione che stiamo vivendo in queste settimane: se prima era una città a essere infettata (Codogno come Racoon City di Resident Evil 2), da martedì 10 marzo tutta l’Italia è diventata ufficialmente zona rossa in quarantena (in Resident Evil 6 a essere preda del contagio è Edonia, una fittizia nazione dell’Est Europa).

Cosa ci può insegnare Resident Evil? Che se stiamo vicini, ci trasformiamo tutti in zombie, quindi meglio restare a casa. Plaid, birra e rutto libero in mezzo alla settimana non è male, alla fine.

Two Point Hospital

A pagina 2 del bugiardino libretto di istruzioni si legge: tenere lontano dalla portata degli ipocondriaci. In Two Point Hospital dovete costruire e gestire un ospedale, con tanto di emergenze e pazienti scontenti perché le macchinette automatiche non hanno il Kinder Bueno.

Il Covid-19 non è presente nel gioco, ma anche curare la sindrome della testa luminosa non è facile, soprattutto se le corsie sono piene e se il luminare odora leggermente di cavolo (cit. Theme Hospital).

Metal Slug 3

Il celebre sparatutto a scorrimento di Neo-Geo ci vede vestire i panni di un temerario soldato alle prese con orde di scagnozzi al soldo della Ribellione. Nel terzo capitolo della serie, in particolar modo, il protagonista Marco Rossi (nome italiano, origini dell’Idaho) deve fare attenzione anche ad alieni e, nella Missione 2, ai soldati zombie: può essere contagiato e diventare un reietto della vita lui stesso.

Cosa ci insegna, dunque, Metal Slug 3? Basta un attimo di distrazione per essere contagiati. Rispettate il metro di distanza l’uno dall’altro.

Radikal Bikers

Sei a casa. Ristoranti, pub e bar chiudono alle 18:00. Cosa fare? Prendi il telefono. Just Eat. Scegli. Selezioni. Ordini. Attendi l’arrivo del fattorino. Ringrazi il fattorino. In questi giorni i centauri del cinquantino avranno meno problemi di traffico del solito, ma la mole di lavoro sarà sicuramente decuplicata.

Rendiamo onore ai fattorini di tutta la Penisola con una partitina a Radikal Bikers.

Convertito alla fine degli Anni ‘90 anche per Playstation e dai più impropriamente chiamato “Crazy Pizza”, in sala giochi Radikal Bikers balzava subito all’occhio. Un cabinato con tanto di manubrio, così da immedesimarsi completamente nella parte del fattorino delle pizze che deve attraversare l’intera città e zigzagare per il traffico. Il gioco perfetto per immedesimarsi nel lavoro che più resiste all’emergenza Coronavirus.

Cooking Mama e La prova del Cuoco

Si esce di meno, c’è meno voglia di andare al ristorante. Meglio affinare le proprie (scarse) capacità culinarie, anche perché ordinare in continuazione su Glovo e scongelare bastoncini di merluzzo dopo un po’ stanca.

Da simpatico gioco per la gloriosa Nintendo Wii a serie di successo planetario. Cooking Mama è tanto semplice quanto geniale: ci sono delle ricette da preparare e cucinare, segui il tuo alter ego e impartisci tu i movimenti da eseguire tramite il Wii Mote (il controller senza fili che esegue con precisione i tuoi movimenti).

E, sì, anche in Italia abbiamo il nostro Cooking Mama: il videogioco ufficiale de La Prova del Cuoco, per Nintendo DS. Cucina giapponese – internazionale o la classicità della nostra tradizione? A voi la scelta.

Tetris

Il rompicapo per eccellenza, nato dalla mente geniale (e un po’ annoiata) di un programmatore russo nel 1984. Come non innamorarsi di Tetris? Un paio di sessioni di gioco, dedicate con concentrazione assoluta, danno risultati incredibili e funzionali per la vita reale.

Non ci credete? Sono riuscito a sistemare e ordinare l’armadio, ottimizzare lo spazio nel frigorifero e nelle credenze. Ho scoperto come sfruttare tutto lo spazio possibile fino all’ultimo nanometro. Funziona. Giuro.

Dr. Mario

Paracetamolo, eutirox, aspirine, ibuprofene, pillole per la pressione. Ipocondriaci di tutto il mondo, uniamoci. Cosa c’è di più rassicurante di un idraulico che si ricorda di avere un camice bianco ed una laurea in medicina?

Pubblicato nel 1989 per il Nintendo originale, NES per gli amici, Dr. Mario è apparso anche su Super Nintendo, Nintendo 64 e sistemi Andoird e iOS. In questo rompicapo, le cui meccaniche sono simili a quelle di Tetris, aiutiamo la baffuta mascotte di Nintendo a eliminare virus a colpi di pastiglie e pillole. È rilassante e appagante, lo giuriamo. Ci chiediamo ancora come Super Mario sia riuscito a laurearsi in medicina, tra un salvataggio e l’altro della principessa Peach, ma poco importa. Un virologo in più non fa male.

Guitar Hero

Concerti annullati ovunque. Cosa fare? Passare da essere pubblico a salire sul palco ed essere noi le rockstar. Virtualmente, almeno. Non crediamo ci sia bisogno di spiegare Guitar Hero, per anni uno dei brand più conosciuti anche al di fuori della ristretta cerchia degli smanettoni più incalliti.

Allora imbracciamo la chitarra (con tastoni) e via: si diventa novelli Malmsteen videoludici (come lui, anche io ho una collezione di Ferrari nel garage… di Assetto Corsa).

Pokémon Spada e Scudo

Adori Pokémon Go. Hai catturato l’ennesimo Zubat nel corridoio di casa. Ieri avevi catturato un Rattata sopra la lavatrice. Ti senti un po’ fesso, soprattutto dopo esserti fatto scappare Pidgey che era appollaiato sul balcone (poco male, sarebbe stato il trentesimo).

Come fare se non puoi uscire? Back to the origins: Pokémon Spada e Scudo. Ricordati che in modalità mobile monopolizzare il bagno, soprattutto se è l’unico presente in casa, non è la cosa più socialmente accettabile.

DOOM

Lo sparatutto per eccellenza, creato nel 1993 da Id Software, è una pietra miliare dei videogiochi (il 20 marzo 2020 arriverà un nuovo capitolo della serie, DOOM Eternal). Il Doomslayer, protagonista del gioco, deve farsi strada annientando orde di demoni e altre creature infernali attraverso l’uso delle più svariate armi da fuoco.

Ecco, tenete in mente quanto appena scritto: se per necessità estrema vado al supermercato e vedo che vi avvicinate troppo, divento amichevole quanto il Doomslayer. Uomo avvisato… Uomo avvisato (cit. Paolo Bitta).

a cura di
Andrea Mariano

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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