Naska, il principe del punk italiano arriva all’Arcimboldi di Milano in una versione inedita: il suo nuovo tour unplugged nei teatri
Sono le 21.10, sipario chiuso e una voce inizia a cantare lì dietro. In realtà è la registrazione di “Ho smesso di essere un ragazzo a 18 anni”, nuovissimo brano di Naska. Qualche minuto e l’hype in sala è alle stelle.
Ancora qualche attimo ed ecco che la scena si svela ed un elegantissimo Diego Caterbetti (in arte Naska) inizia a cantare la celeberrima 7 su 7.
Dall’ultima volta all’Unipol Forum di Assago in cui il nostro amato cantautore marchigiano portabandiera del pop-punk italiano si è presentato in mutande sul palco qui c’è un a bella differenza.
Abito da uomo elegante, luci soffuse e live un po’ “intimo” nonostante al Tam ci siano migliaia di persone.
L’Unplugged Tour è un nuovo show che sta portando Naska ad esibirsi nei teatri più importanti d’Italia. Un’opportunità imperdibile per ascoltare le sue canzoni con un vestito inedito e arrangiamenti unici.
Un ritorno nei teatri per Diego, che già nel 2023 aveva sperimentato con successo l’esperienza in acustico nella tournée Rebel Unplugged, ottenendo sold-out uno dopo l’altro. Ironia e provocazione, romanticismo e riflessione, melodie pop e pura energia rock: c’è tutto questo nella musica di Naska e nel suo terzo lavoro in studio The Freak Show –uscito lo scorso 11 ottobre –che parla di amore amore come di alienazione, di eccessi come di ricerca di sé e di libertà.
La data di Milano è la prima del tour dopo l’uscita del suo nuovo EP Milanconia, che non poteva trovare battesimo migliore che nella città da cui prende il nome.
In un intreccio tra ispirazione e rappresentazione, i brani di recente pubblicazione hanno trovato dimora proprio nel luogo in cui sono nati. La “milanconia” è un sentimento che solo chi ha scelto Milano per inseguire un sogno può davvero comprendere: è il prezzo da pagare per chi ha abbandonato il sole e il mare, accettando la nebbia e il grigio nella speranza di una svolta (che poi questo è quello che “dichiara” chi arriva da fuori, ma anche a Milano ci son giornate di sole e spazi verdi… ma il mare no, vero. NDR).
Per Naska, questa svolta è arrivata dopo anni di sacrifici, culminati lo scorso dicembre con il trionfo al Forum di Assago, un palcoscenico che anche artisti più noti faticano a conquistare.
Tuttavia, l’euforia di quel successo si è presto trasformata in una malinconia profonda, spingendolo a riscoprire una dimensione più intima e autentica: i teatri.
Torniamo al Tam
Naska illumina l’Arcimboldi con il suo immenso sorriso, accompagnato da un po’ di emozione, ed anche da tre musicisti (due chitarre e un violoncello) che sembrano marionette sospese a fili invisibili, ma prive di vincoli reali, libere di muoversi e vivere la loro musica.

Sul palco, tappeti sparsi richiamano esplicitamente l’iconico live Unplugged dei Nirvana del 1994 ai Sony Studios di New York, sottolineando l’influenza del grunge nella sua musica.
Eppure, in Italia il teatro è un luogo carico di tradizione e rispetto quasi sacrale.
Come già accennato Naska si è presentato in abito sartoriale, riflettendo l’eleganza italiana e mostrando rispetto per questo tipo di venue.
La scaletta ha incluso brani tratti da The Freak Show, caratterizzati da una fusione di melodie pop e l’energia grezza del rock, affrontando temi come l’amore, l’alienazione e la ricerca interiore. L’arrangiamento acustico ha permesso di apprezzare nuove sfumature delle sue canzoni, creando un dialogo diretto con il pubblico.
L’Unplugged Tour rappresenta un’evoluzione naturale nel percorso di Naska, offrendo ai fan l’opportunità di scoprire il lato più intimo della sua musica.
La scelta di esibirsi in teatri prestigiosi come l’Arcimboldi evidenzia la sua volontà di sperimentare e di avvicinarsi al pubblico in modo autentico e sincero ed è stato occasione per mettere in luce la sua versatilità artistica, alternando momenti di energia a passaggi più riflessivi.
Sul fondo del palco, scorrono immagini in time-lapse di una giornata con i simboli più iconici di Milano: dal Duomo all’Arco della Pace, dal Castello Sforzesco ai tram, elementi che diventano la scenografia perfetta per le canzoni portate in scena.
Un sole di cartone si alterna a nuvole, fulmini e alla luna, ricreando in teatro l’impatto che il meteo ha sull’umore delle persone, soprattutto per i meteoropatici come lo stesso Naska si definisce.
Oltre ai brani del nuovo EP, tra cui Milano e Sex Toys, in scaletta trovano spazio anche i successi dei progetti precedenti, come Polly, Horror e Rebel, riproposti in una suggestiva veste acustica.
L’unico ospite della serata è J-Ax, con cui Naska ha collaborato nell’ultimo EP e insieme ci regalano il brano Quando sarò morto.
Il rapper non ha risparmiato complimenti, elogiando non solo il talento del giovane artista, ma anche il pubblico, energico e caloroso.
Diego stesso è orgoglioso dell’atmosfera che si respira ai suoi concerti: “Negli altri live sento che scoppiano risse, voi invece vi volete bene e fate amicizia”.

Attraverso le venticinque canzoni in scaletta, Naska non solo racconta la sua vita con aneddoti personali e familiari, ma svela anche le sue radici musicali.
Le influenze dell’adolescenza emergono chiaramente, dai Blink-182 ai Green Day, accanto a riferimenti più sofisticati come Nirvana e Velvet Underground.
Tra i momenti più intensi della serata spicca l’omaggio a Fred Buscaglione con Guarda che luna, un brano che suo padre, grande appassionato di rock e cantante per passione, dedicava spesso a sua madre.
Quando il concerto volge al termine, per rendere i saluti meno malinconici, Diego improvvisa alcuni brani a cappella, coinvolgendo il pubblico in un coro collettivo.
Poi, per l’ultima canzone, scende dal palco e attraversa la platea, scattando foto e partecipando a videochiamate con i fan, regalando loro un momento indimenticabile.
La scaletta del concerto
- Ho smesso (Intro)
- 7 su 7
- La mamma di ****
- Come te
- Polly
- Spezzami il cuore
- Non Aspettarmi
- A testa in giù
- Horror 2
- O mi uccidi
- Non me lo merito
- Mai come gli altri
- Piccolo
- Quando sarò morto
- Fine Settembre
- Cattiva
- Male
- A nessuno
- Rebel
- Sex Toys
- Horror
- Wando
- Guarda che Luna
- Pagliaccio
- Milano
Qui la photogallery del concerto
La prossima (ed ultima) data del tour:
25 marzo 2025 – Roma, Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli
a cura e foto di
Emanuela Giurano
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