Nuovo appuntamento del ciclo “Per fare un film. Dialoghi sulla collaborazione creativa”, promosso dalla Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté. È dedicato all’approfondimento delle relazioni tra le diverse professionalità che contribuiscono alla realizzazione dell’opera cinematografica.
Il prossimo incontro si terrà sabato 22 febbraio alle ore 18:00 presso il Cinema Farnese ArtHouse di Roma. Protagoniste saranno Francesca e Paola Comencini, due sorelle che, pur avendo scelto strade diverse all’interno della settima arte, condividono la stessa eredità familiare e creativa.
Figlie di Luigi Comencini, maestro del cinema italiano, Francesca e Paola hanno infatti sviluppato due percorsi artistici distinti ma complementari. La prima dietro la macchina da presa come regista e sceneggiatrice, la seconda nel mondo della scenografia e del costume. Il loro incontro professionale non è casuale, ma nasce da una sintonia profonda, costruita nel tempo e maturata attraverso importanti collaborazioni.
Francesca Comencini ha esordito alla regia nel 1984 con “Pianoforte“, vincitore del Premio De Sica alla Mostra del Cinema di Venezia. Nella sua carriera ha alternato cinema e televisione, realizzando film come “Le parole di mio padre” (in concorso a Cannes nel 2001), “Mi piace lavorare (Mobbing)“, premio della giuria al Festival di Berlino e Nastro d’argento, “Lo spazio bianco” (2009) e “Un giorno speciale” (2012), entrambi in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, “Amori che non sanno stare al mondo” (2017), presentato al Torino Film Festival.
Il suo ultimo film, “Il tempo che ci vuole” (2024), vede come protagonista Romana Maggiora Vergano, diplomata in Recitazione presso la Scuola Volonté. Ha diretto anche film documentari – tra i più significativi “Carlo Giuliani, ragazzo” (2002) e “In fabbrica” (2007) – e numerosi episodi di “Gomorra – La serie” (2014-2019), oltre alla fiction “Django” per Sky (2023).
Paola Comencini, scenografa e costumista, lavora per il cinema, la televisione e il teatro. Ha collaborato, oltre che con Francesca, con il padre a film come “Voltati Eugenio” (1980), “Cuore” (1984), “La Storia” (1986), “La Bohème” (1988). Con la sorella Cristina ha lavorato in numerosi altri film tra cui “Zoo” (1990), “La fine è nota” (1993), “Va’ dove ti porta il cuore” (1996), “Matrimoni” (1998) e “Bianco e nero” (2008).
Ha affiancato alcuni tra i più importanti registi italiani, come Michelangelo Antonioni, Paolo Virzì, Riccardo Milani, Stefano Sollima, Daniele Luchetti, Michele Placido e Carlo Vanzina. Ha firmato la scenografia di “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. Tra i tanti riconoscimenti, nel 2006 ha ottenuto il David di Donatello, il Nastro d’argento e il Ciak d’oro per la scenografia di “Romanzo criminale“.
L’incontro è gratuito e aperto a tutti.
A seguire, sarà possibile assistere alla proiezione del film “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini (ingresso € 8,50 intero, € 6,50 studenti e over). Attraverso un racconto intimo e personale, l’opera ripercorre il rapporto complesso tra la regista (interpretata da Francesca Romana Vergano) e il padre (interpretato da Fabrizio Gifuni), esplorando i ricordi, le emozioni e l’eredità culturale e familiare lasciata dal grande cineasta. Alternando presente e passato, il film restituisce un ritratto profondamente umano di Luigi Comencini, mettendo in luce il legame tra memoria privata e collettiva. La proiezione è organizzata autonomamente dal Cinema Farnese.
La Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté è un Centro di formazione professionale della Regione Lazio, dedicato alle professioni del cinema. Il percorso formativo triennale 2023/25, gratuito, è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e gestito tramite convenzione dalla società regionale LAZIOcrea S.p.A.
a cura di
Staff
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