Steve Aoki – MIND Festival, Montecosaro (MC) – 28 luglio 2024

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Direttamente dal Tomorrowland al MIND Festival di Montecosaro, l’ospite d’onore è proprio Steve Aoki, portabandiera dell’Electro House e Progressive House

Steve Aoki è la bomba che viene sganciata al MIND Festival di Montecosaro, in chiusura dell’edizione 2024.

Un festival, quello del MIND, in costante crescita e che è un punto di riferimento per il giovane pubblico della zona ma non solo, in grado di mantenere prezzi popolari per rendere musica e cultura davvero fruibile a tutti, com’è giusto che sia.

Tuttavia, quest’anno i ragazzi del MIND sono riusciti a superarsi, ospitando per la serata finale un esponente di spicco della musica mondiale.

Un doveroso preambolo a un piccolo gioiello di festival

Il MIND Festival si tiene a Montecosaro (MC) dal 2013, anno in cui ha visto la luce la sua prima edizione. Le parole d’ordine di questo festival sono musica, luci, divertimento e ultima – ma non meno importante – organizzazione.

Se c’è un aspetto che colpisce un amante dei concerti e dei festival, è senz’altro l’organizzazione dell’evento. Appena arrivati a Montecosaro sono lampanti i cartelli in giallo fluo che indicano la strada per il festival e per i vari parcheggi gratuiti adiacenti ad esso. Arrivati alla cassa per richiedere pass stampa e foto, non ci sono stati problemi: i ragazzi erano pronti per accoglierci con il sorriso sulle labbra e la voglia di far festa.

Una volta all’interno dell’area dedicata al festival, dopo qualche controllo alle borse (che non può mancare), si possono notare i protagonisti dell’area: un grande palco dove le luci stroboscopiche fanno da guida, svariati stand con il cibo, le bevande, monili, vestiti vintage e tanto altro. Non mancano di certo i tavolini e le panche per potersi sedere e gustare la cena in tranquilla comodità con il sottofondo musicale.

Questa grande manifestazione, ospita ogni anno artisti tra i più disparati generi musicali. Come line-up dell’edizione di quest’anno il MIND ha ospitato: Nitro, FASK, Valerio Lundini e Mace (dj-set), e infine Steve Aoki.

Steve Aoki

Ad essere onesta, sono partita da casa un po’ alla cieca. Non conoscevo bene l’artista che stavo per andare ad ascoltare e, conscia che il suo genere non sia proprio tra le mie corde, mi sono lasciata trasportare in questa esperienza acustica spinta dalla curiosità per questo grande artista decantato da molti.

Ed è stata proprio un’esperienza fuori dal comune. In un palco immerso tra le fiamme, Steve Aoki ha fatto il suo ingresso, e ha fatto letteralmente impazzire la folla. L’accoglienza è stata a dir poco calorosa: le urla del pubblico sovrastavano il sottofondo musicale, e le persone più distanti dal palco si sono arrampicate su tavoli e panche per godersi meglio lo spettacolo.

L’immersione nella serata ha trovato il suo apice quando Steve ha tirato fuori dal suo repertorio alcune tra le canzoni più conosciute e amate di fan e le ha remixate. Per citarne alcune: “Play Hard” di David Guetta, saltando poi ai Rammstein con “Du Hast”, a “Tonight we are young” di Fun e “Whatcha Say” di Jason Derulo.

Il momento che tutti aspettavano

Chi conosce Steve Aoki, al termine della serata, si aspetta un finale di stratificata dolcezza. Sto parlando del lancio delle torte. Ebbene si, per concludere dignitosamente, il lancio delle torte non può mancare, e Steve negli anni ha affinato senz’altro la sua mira. Molti dei suoi fan avevano portato con sé cartelloni a tema “Cake me”, richiedendo proprio il lancio della torta su sé stessi.