La ragazza della palude: il riscatto di una donna su una società fatta di pregiudizi

La ragazza della palude: il riscatto di una donna su una società fatta di pregiudizi
Condividi su

La ragazza della palude, pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Delia Owens, è disponibile su Netflix a partire dal 6 luglio. La storia racconta le vicende di Kya, una giovane donna, che a causa di determinate vicissitudini, dovrà iniziare a fare i conti con le difficoltà della vita, fin dalla tenera età.

Il romanzoLa ragazza della palude“, opera d’esordio della zoologa americana Delia Owens, ha fatto molto scalpore. Ha raggiunto i 4 milioni e mezzo di copie vendute, riuscendo a superare nella classifica Margaret Atwood, John Grisham e Stephen King.

La trama

La protagonista della storia è la giovane ragazza Kya Clark (Daisy Edgar-Jones). Abbandonata dalla madre, vittima di violenze da parte del compagno violento e alcolista, e successivamente dal padre e dai fratelli, Kaya rimane completamente sola. La sua vita verrà però stravolta, quando la ragazza è accusata di un omicidio.

La natura e la solitudine

Intorno alla protagonista regnano solitudine e natura. Kya è una ragazza che fin da piccola impara a cavarsela da sola. La palude è diventato il piccolo castello in cui si sente a suo agio, e di cui conosce ogni angolo più nascosto, ed è stato proprio il contatto con la natura a lenire le ferite che hanno segnato la sua vita.

Siamo nel 1968 e una donna che vive da sola è oggetto di chiacchere e di enorme diffidenza. C’è però un piccolo barlume di luce, rappresentato dal suo amico Tate e dai proprietari dell’emporio, in cui Kya si reca per vendere le cozze raccolte nella palude. Il giovane insegna alla donna a leggere e riesce a farla appassionare alla lettura. Trascorre tanto tempo con lei e la sprona a sfruttare la sua passione per la natura e il disegno.

Colpevole o innocente?

Kya viene accusata di un crimine terribile: l’omicidio del suo ex fidanzato Chase. Il corpo del ragazzo viene ritrovato immerso nella palude, sotto la torre di controllo antincendio. Nessuna prova, poiché a causa all’alta marea sono state lavate possibili tracce dell’assassino. Kya, però, in virtù dei suoi precedenti legami con Chase, un ragazzo ricco e frivolo, che l’ha ingannata e ha cercato di violentarla, promettendole di sposarla, viene accusata di omicidio.

La pellicola per una buona parte si incentra sul processo di cui è oggetto la ragazza, difesa dall’avvocato in pensione Tom Milton (David Strathairn), che la difenderà dalle accuse che le sono state mosse. La ragazza dovrebbe pagare una condanna esemplare più che per il reato, per essere una donna abbandonata dai genitori e dalla società.

I punti di forza del film

Il film racconta in maniera dettagliata non solo le vicende presenti e passate, tramite flashback, ma si sofferma anche sugli aspetti psicologici dei personaggi. La protagonista è interpretata da Daisy Edgar-Jones, che ci regala una grande prova attoriale, incarnando pienamente la sensibilità, la dolcezza, ma anche la forza ed il coraggio di una donna che deve combattere contro i pregiudizi della società. Una donna che, senza nessuna colpa viene abbandonata da una famiglia che non ha scelto.

Al tempo stesso, Kya è completamente diversa da chi l’ha temporaneamente cresciuta, perché mette da parte l’odio del padre violento, l’abbandono della madre e dei fratelli, decidendo di ritagliarsi un proprio posto nel mondo. Molto spazio viene lasciato dalle inquadrature alla natura, che viene raccontata silenziosamente tramite le immagini. Una natura che accoglie, laddove la società emargina.

Ve lo consigliamo?

La storia di Kya non è semplicemente un racconto di sofferenza e di emarginazione, ma soprattutto di riscatto. Lo spettatore non può non immedesimarsi con la protagonista, che nonostante le difficoltà, decide di prendere in mano la propria vita e di non percorrere la via che i genitori le hanno insegnato: quella dell’abbandono.

Anzi è lo stesso passato che le dà la forza di affrontare il presente. Considerata dagli abitanti della cittadina in cui vive, come una persona strana, un’emarginata che non merita alcuna considerazione, Kya è una piccola grande donna che, grazie all’amore per la scrittura e la natura, cela dentro di sé una grande sensibilità e amore per le piccole gioie della vita. E ci insegna che dobbiamo credere in noi stessi, anche quando quasi nessuno riesce a farlo.

a cura di
Maria Raffaella Primerano

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – “Horizon: An American Saga – Capitolo 1”: la recensione del nuovo film di Kevin Constner
LEGGI ANCHE – “Donnie Darko” – 20 anni dopo con un significato ancora da scoprire
Condividi su

Maria Raffaella Primerano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *